close
4 RuoteSu pistaWEC & Endurance

L’appello di Ferrari AF Corse sul rigetto del reclamo riguardo il risultato della 6 Ore di Spa è andato a quel paese





La vicenda nata l’11 maggio scorso in occasione della 6 Ore (o 7 Ore e 44 minuti?) di Spa Francorchamps e che si è svolta in un discreto silenzio ha un epilogo amaro per Ferrari: l’appello presentato alla Corte d’Appello Internazionale della FIA è stato respinto.

ferrari ricorso spa
© Fabrizio Boldoni / Fuori Traiettoria

Facciamo qualche passo indietro fino ad arrivare alle 17:11 del 11 maggio 2024. Belgio, circuito di Spa Francorchamps, rettilineo del Kemmel, due Hypercar e una LMGT3 lanciate verso Les Combes a farfalla spalancata; Neel Jani, Sean Gelael e Earl Bamber sono a bordo di queste 3 vetture, molto vicine tra loro. Troppo vicine.

Il botto è violento, la Cadillac V-Series.R #2 di Bamber (poi penalizzato per la manovra discutibile) impatta di muso sul muretto in cemento sulla parte destra della carreggiata e compie un mezzo decollo trasversale spargendo detriti per centinaia di metri, la BMW M4 GT3 #31 di Sean Gelael finisce sulla sinistra danneggiando pesantemente i guardrail del circuito belga. I piloti e i commissari non riportano gravi conseguenze, ma lo stesso non si può dire delle infrastrutture del tracciato; sventola la bandiera rossa, sono necessari parecchi lavori di riparazione per consentire la regolare ripresa della 6 Ore di Spa. Ed è qui che iniziano le magagne per Ferrari AF Corse, sino a quel momento (metà corsa quasi esatta) in comoda lotta per la vittoria.

La Porsche privata del Hertz Team Jota #12 (Ilott/Stevens) e quella ufficiale del Team Penske #6 (Estre/Lotterer/L. Vanthoor) si sono fermate ai box qualche minuto prima del cataclisma sul Kemmel e, data la bandiera rossa, qualora la gara dovesse ripartire, sono in una netta posizione di vantaggio grazie alla grande quantità di tempo e posizioni che gli avversari perderebbero a causa del pit-stop in regime di corsa con il gruppo estremamente compatto.

A questo punto le opzioni che tutti gli addetti ai lavori si prefigurano sono due: la prima è che la Direzione Gara intervenga e ripari velocemente i danni, consentendo una ripresa della 6 Ore di Spa dopo qualche decina di minuti per consentirne lo svolgimento dell’ultima parte; la seconda è che la Direzione Gara, una volta valutata la grossa entità dei danni alle infrastrutture, decida di non riprendere la corsa. Quest’ultima sembra la più accreditata, data la mole di lavoro degli addetti alla sicurezza sul lungo rettilineo e le comunicazioni di “radio paddock” tra membri dei team.

E tra queste due opzioni, la Direzione Gara sceglie la terza. Non quella che in Ferrari AF Corse – soprattutto l’equipaggio della #51 Pier Guidi/Calado/Giovinazzi – avrebbero auspicato, in quanto sino a questo momento leader incontrastati della 6 Ore di Spa ma con ancora la sosta in programma da compiere. La gara riprenderà, tutti sono chiamati a correre l’ultima ora e 44 minuti rimanente sul cronometro al momento dell’interruzione.

Ne consegue discreta incazzatura (a parere di chi scrive anche parzialmente giustificata, come riportato nell’articolo riassuntivo della gara) da parte degli uomini in rosso che, costretti a chiudere un weekend – sin lì dominato e che verosimilmente si sarebbe concluso con una doppietta – solamente in 3a posizione con la #50 (Fuoco/Molina/Nielsen) e 4a con la #51, presentano alle 22:03 un reclamo contro la Decisione n. 71 dei Commissari (ossia la Classifica Provvisoria della 6 Ore di Spa 2024). Reclamo che, però, viene respinto con la Decisione n. 80 da parte dei Commissari che non analizzano nel merito l’art. 7.2.6 del Regolamento Sportivo (che prevede la possibilità di presentare reclamo nei diretti riguardi della Classifica Provvisoria), ma si riferiscono invece al Codice Sportivo Internazionale della FIA. Sulla Decisione n. 80 si legge infatti che “Il reclamo non è ammissibile per i seguenti motivi: Una decisione dei Commissari Sportivi non può essere oggetto di reclamo ai sensi dell’articolo 13.2.1 del Codice Sportivo Internazionale della FIA“.

Sorge quindi un dubbio: non può essere oggetto di reclamo neppure qualora si riferisca alla pubblicazione della classifica provvisoria della competizione?

© FIA

Ferrari AF Corse non ci sta: la 6 Ore di Spa non è stata gestita correttamente, presenta ricorso in Appello

E proprio nei riguardi di questa famigerata Decisione n. 80 che Ferrari AF Corse ha deciso di procedere, presentando un ricorso in appello alla Corte Internazionale di cui il responso è stato reso pubblico il 10 settembre 2024 a seguito dell’udienza tenutasi a Ginevra il giorno 3 dello stesso mese con la partecipazione dei rappresentanti di FIA, Ferrari, Porsche Penske Motorsport e Hertz Team Jota.

All’interno del ricorso presentato da Ferrari AF Corse nei confronti della Decisione n. 80 che rigettava il reclamo a sua volta presentato a Spa nei confronti della Decisione n. 71 (che al mercato mio padre comprò), la Scuderia ha sostenuto che i Commissari Sportivi hanno violato il Regolamento Sportivo del FIA WEC estendendo il tempo di gara a sette ore e 54 minuti; l’art. 14.3.1, secondo gli uomini di Maranello, consente sì la modifica del tempo di gara, ma non può consentire di superare il tempo di gara previsto dall’Appendice 1 della competizione (che nel caso di Spa fissa la durata della gara a 6 ore). Ma non finisce qui, perché il ricorso alla Corte d’Appello Interazionale riguarda anche il famigerato reclamo respinto in nome del Codice Sportivo Internazionale della FIA: Ferrari AF Corse ha espresso la convinzione di essere autorizzata a sporgere reclamo contro la decisione di prolungare la gara e contro la classifica provvisoria, ai sensi dell’art 7.2.6 del Regolamento Sportivo WEC e degli artt. 13.2.1 e 13.7 del Codice Sportivo Internazionale.

Ferrari ha sostenuto inoltre che la decisione di prolungare la gara non poteva essere giustificata dalla “correttezza sportiva” decantata dai Commissari, e ha aggiunto che alle due Porsche è stata offerta “su un piatto d’argento” l’opportunità di finire prima e seconda, costando alle Hypercar 499P ben 30 punti nella classifica costruttori del WEC.

Il ricorso di Ferrari AF Corse sul risultato di Spa è respinto: le motivazioni della Corte Internazionale d’Appello

Nelle 15 pagine del documento Case ICA-2024-06, la Corte ha espresso le motivazioni del respingimento del ricorso. Iniziando dalle basi, ha iniziato con lo specificare che il periodo di bandiera rossa non può essere considerato parte della durata della gara perché “nessun Rapporto ufficiale indica una durata della gara superiore a sei ore, dunque l’appellante non può sostenere che la gara sia durata 7 ore e 44 minuti

Ha proseguito poi con alcune considerazioni parecchio rilevanti, dato che su un punto in particolare dà ragione a Ferrari AF Corse e torto alla FIA; ed è un punto importante, analizzato da noi nello stesso articolo citato qualche paragrafo sopra: “poiché l’appellante ha confermato di aver presentato il reclamo contro la decisione n. 71 e, di conseguenza, contro la classifica provvisoria, la Corte non condivide la posizione della FIA su tale punto; infatti, dato che il reclamo contro la classifica provvisoria è, secondo la ricorrente, la conseguenza del suo reclamo contro la decisione n. 71, non significa che poiché la decisione n. 71 non poteva essere reclamata allora la ricorrente non potesse protestare contro la classificazione provvisoria. Essendo il reclamo contro una classifica provvisoria espressamente menzionata nell’elenco dell’articolo 13.2.1 del Codice (come evidenziato nell’immagine precedente, ndr), il reclamo presentato dalla ricorrente ai Commissari Sportivi era, su questo punto, ammissibile; la Corte conclude che i Commissari Sportivi hanno sbagliato a respingere semplicemente la protesta per l’unico motivo, seppur giusto, che una decisione dei Commissari Sportivi non può essere protestata. I Commissari Sportivi avrebbero dovuto affrontare espressamente la questione della Classifica Provvisoria”

Benissimo. TUTTAVIA

Poiché la decisione n. 71 non è stata impugnata in appello entro il termine di un’ora stabilito dall’articolo 15.4.2 del Codice ed era quindi definitiva e vincolante, le argomentazioni del ricorrente dinanzi ai Commissari Sportivi contro la classifica provvisoria e, di conseguenza, dinanzi alla Corte, contro la classifica finale, devono essere respinte in quanto si basano esclusivamente sulla tesi che la decisione n. 71 avrebbe violato il Regolamento e che, di conseguenza, la Classifica Provvisoria (e la Classifica Finale), avrebbero dovuto essere riviste

Sotto questo aspetto, Hertz Team Jota e Porsche Penske hanno sostenuto (e sarebbe stato strano altrimenti, ndr) argomentazioni simili a quelle della FIA, affermando che “la corretta interpretazione dell’articolo 13.2.1 dell’Codice Sportivo Internazionale implica che una Decisione dei commissari non possa essere reclamata, ma solo impugnata in appello” (interpretazione smentita dalla Corte, come abbiamo visto) aggiungendo in ogni caso che Ferrari: “non abbia soddisfatto i requisiti stabiliti dall’articolo 13.7 del suddetto Codice per presentare validamente un reclamo” (aspetto confermato dalla Corte, come abbiamo visto).

Il carico da 90 sulle speranze Ferrari di vedersi riconosciuto qualcosa di concreto la Corte d’Appello Internazionale lo piazza poi contestando l’argomentazione della Scuderia secondo cui le Porsche #12 e #6 sarebbero state avvantaggiate dalla singolare situazione creatasi nella 6 Ore di Spa. Nella sentenza si legge difatti che “[Ferrari] non ha fornito alcuna prova a sostegno dell’affermazione che le sue vetture avrebbero mantenuto le posizioni di testa se la gara fosse ripresa per soli undici minuti.

Nel documento Case ICA-2024-06, dunque, la Corte d’Appello conferma dunque la Decisione n. 80 dei Commissari (ossia quella che rigettava il reclamo sulla Decisione n. 71) facendo notare che il ricorso di Ferrari AF Corse era stato presentato solo contro il rigetto iniziale del reclamo esposto a Spa, e non contro la decisione di prolungare la gara. Si legge: “Dopo aver esaminato attentamente gli articoli 13.2.1 e 13.7 del Codice Sportivo Internazionale, la Corte ritiene che una decisione dei Commissari non può essere reclamata, ed esistono solo tre modi per correggere o contestare tale decisione: la correzione di un errore materiale (art. 11.9.5), il diritto di revisione (art. 14) o – appunto – l’appello (art. 15)” Secondo la Corte, dunque, “L’argomentazione del Ricorrente in merito all’articolo 13.7 del Codice deve essere respinta in quanto tale articolo non consiste in un elenco di proteste inammissibili che, fatto salvo l’articolo 13.2.1, al contrario consentirebbe un reclamo contro una decisione dei Commissari Sportivi. L’articolo 13.7 del Codice chiarisce infatti che un reclamo può essere diretto solo contro un concorrente o contro uno dei casi elencati all’articolo 13.2.1 del Codice

Ricapitolando:

Ferrari AF Corse avrebbe dovuto presentare un ricorso in appello (e non un reclamo) nei confronti della decisione n. 71, entro un’ora dalla sua pubblicazione. In ogni caso è vero che i Commissari avrebbero dovuto analizzare il reclamo nel merito della classifica provvisoria, senza respingerlo immediatamente aggrappandosi al Codice Sportivo Internazionale nel nome del divieto di reclamare nei confronti di una loro decisione.

Eccoci giunti al termine di una singolare vicenda che – si spera – rimmarrà un unicum nella storia sia del WEC che di altre competizioni fregiate FIA. Ma nella sostanza qual è il risultato della sentenza? Quello di attribuire ufficialmente alla Porsche Hertz Team Jota #12 di Callum Ilott e Will Stevens la vittoria della 6 Ore di Spa 2024, che la elegge come prima Hypercar (LMDh) privata a vincere in classifica assoluta nel WEC (raggiunta pochi giorni fa dalla LMH Ferrari 499P #83 di Kubica/Shwartzman/Ye).





Tags : 6 ore spaferrari 499phertz team jotawecwec 2024world endurance championship
Lorenzo Mangano

The author Lorenzo Mangano

Classe '97, appassionato di motorsport dal 2004. Con la tastiera scrivo di F1, IndyCar, GT World Challenge, nonché FIA WEC e FIA Formula E per cui sono accreditato FIA. Con il microfono commento campionati come European Le Mans Series, DTM e Intercontinental GT Challenge.