Dopo i tanti problemi avuti a Spa tornano, unicamente per la 24H di Le Mans, gli armadi riscaldanti che vengono utilizzati per portare in temperatura le gomme. FIA e ACO, gestori del World Endurance Championship, dopo un’attenta analisi dei dati insieme ai fornitori hanno deciso di applicare una esenzione al divieto dei tyre warmers.
Il weekend di Spa è stato veramente critico per i pneumatici, con tutte le auto che si sono trovate in enorme difficoltà quando le temperature sono scese, in particolare nei momenti di pioggia all’interno della tre giorni belga. Il botto di Hartley nelle qualifiche è stato seguito dall’incidente in gara di Fuoco sulla 499P #50, e subito dopo la 6H di sabato è partita la polemica che già montava durante prove e qualifiche di giovedì e venerdì. Antonello Coletta, Responsabile Attività GT Ferrari, era stato tra i più duri a esprimersi contro il ban dei tire warmers, dicendo che era “necessario riflettere sul divieto di utilizzare i riscaldatori”. Inoltre il boss del Cavallino Rampante aveva fatto sapere che è “opinione comune tra tutti gli addetti ai lavori, piloti compresi, che questa situazione sia diventata pericolosa”. Le proteste sembra siano proseguite nei giorni successivi, mentre anche sui social vari piloti di IMSA e WEC hanno concordato sul fatto che la situazione con le attuali gomme fosse troppo al limite in condizioni fredde.
Non solo Hypercar su Michelin, nella 6H di Spa-Francorchamps si sono trovate in seria difficoltà anche le GTE, sempre su coperture francesi, e le LMP2 con gommatura Goodyear. Dopo aver lavorato, con questi due fornitori, all’analisi dei dati dei pneumatici, ACO e FIA hanno quindi preso una decisione assolutamente sensata: tornano i sistemi di riscaldamento gomme per la sola 24H di Le Mans. Il ripristino dei tyre warmers cerca anche di aiutare i meno esperti al volante, con gli organizzatori che vogliono “assicurarsi che i piloti di tutti i livelli di esperienza siano in grado di competere nelle migliori condizioni possibili, a prescindere dallo stato del tracciato e dalle temperature”. Scelta quantomeno condivisibile, anzi necessaria, ma che pone interrogativi sul perché allora si sia deciso così improvvisamente di eliminare gli armadi riscaldanti a inizio stagione! Ironicamente il comunicato stesso fa intendere che queste gomme siano state calate a sorpresa sulla schiena degli equipaggi, visto che viene anche evidenziato come grazie a questa esenzione “costruttori di pneumatici, team e piloti avranno a disposizione tempo prezioso per sviluppare una migliore comprensione sul come portare in temperatura le gomme fredde, nel prosieguo della stagione 2023″.
Si è palesemente creata una situazione di seria difficoltà per tutti, a causa di una modifica regolamentare affrettata e non condivisa, inizialmente neppure coi fornitori, che non hanno lavorato in anticipo per preparare le mescole. In verità la eliminazione di termocoperte e/o armadi riscaldanti, di cui si fa un gran parlare in ottica F1 in quest’ultimo periodo, è una operazione assolutamente fattibile, ma necessita dei giusti tempi di sviluppo e test sulle gomme, cose che in questo inverno del WEC non sono state minimamente fatte. L’ecologia è comunque salva, visto che “gli armadi riscaldanti saranno alimentati con carburante 100% sostenibile, prodotto da TotalEnergies, fornitore esclusivo FIA WEC”. Battute a parte è apprezzabile il parziale mea culpa del WEC, che rasserena gli animi di tutti in vista di una delle gare più importanti di sempre per il campionato e per il motorsport.