Dominio Toyota nella qualifiche della 8H del Bahrain, con la GR 010 #8 condotta da Hartley davanti a tutti. Segue una ottima Cadillac, poi Porsche e Ferrari oltre il secondo di distacco. Pole di United Autosports #23 nell’ultima sessione di qualifica per le LMP2 come categoria stabile del WEC, mentre il canto del cigno delle GTE vedrà partire la Porsche RSR delle Iron Dames in prima posizione grazie al best lap di Sarah Bovy.
Vediamo oggi per l’ultima volta il formato di qualifica con tripla sessione dedicata, che sarà sostituito l’anno prossimo da pre-qualifica e Hyperpole per le due classi Hypercar e GT3. E purtroppo ammiriamo per l’ultima volta in pista le fantastiche GTE in lotta per la pole position, col canto del cigno che avverrà domani nella gara finale di questi mezzi incredibili.
Dentro subito tutti in pista, con diverse auto che scelgono però di rientrare ai box alla fine del primo giro out, dopo aver svezzato un set di gomme (da usare in gara, per la partenza probabilmente) e scaldato a dovere la macchina in ogni componente. Rientrano ad esempio Ort by TF e le Iron Dames, tra i candidati per le prime posizioni. Spinge invece dal secondo giro la Corvette con Ben Keating alla guida. Non degno di nota, ovviamente, il primo giro in 2’04″5, mentre Perez Companc fa segnare un lento 2’03″719. In 2’01 basso Flohr su AF Corse, ma il tempo viene cancellato. Iniziano a vedersi i primi giri un po’ più seri, 2’00″314 per Keating che si prende la prima posizione, battuto poi da Thomas Flohr su AF Corse #54 in 1’59″810, questa volta giro valido rimanendo dentro i track limits.
Lontane le Iron Dames, in 2’01″523 per ora la Bovy, migliora invece Keating su Corvette in tutti i settori, chiudendo in testa in 1’59″412. Ried su Dempsey-Proton fa segnare il record nei primi due settori, ma chiude in 1’59″736, per la seconda posizione provvisoria, che gli viene poi strappata da Ian su Northwest AMR, in 1’59″683. Si porta quindi in testa Al Harthy in 1’59″199, superato poi da Kimura di Kessel con un ottimo 1’59″162. Neanche il tempo di festeggiare in Ferrari che la Bovy delle Iron Dames chiude un eccellente 1’58″692, prendendosi la pole provvisoria.
Mancano 4 minuti e mezzo alla fine, i protagonisti sono tutti in pista nelle ricerca del miglior giro lanciato. Viene cancellato il precedente giro di Ried sulla Porsche di Dempsey Proton Racing, che finisce quindi ultimo con la sua RSR. Record di Al Harthy nel primo settore, chiude poi in 1’59″161 per la seconda posizione. Butta il potenziale nuovo miglior tempo la Bovy, che si gira a un paio di curve dalla fine. Dal box le chiedono di non esagerare, visto che “nessuno si sta migliorando” e mancano due minuti alla fine. Effettivamente rinuncia al giro e rientra ai box l’inseguitore Al Harthy di ORT by TF, che torna in pista solo per pulire un set di gomme. Sale leggermente Ried, ottavo con la Dempsey Proton. Talbot di D’Station potrebbe avere l’ultima occasione, con -0.042 e +0.009 di distacco nei primi due settori, pronto a smentire il muretto delle Iron Dames. Ma perde tre decimi nell’ultimo settore, chiudendo a +0.290 in a 58 982. È quindi pole per le Iron Dames con la Bovy al volante, terzo Al Harthy su Ort by TF, mentre precipita in ultima posizione la AF Corse #21 che si vede un altro giro cancellato per track limits.
È il turno delle LMP2, anch’esse all’ultima qualifica prima di salutare il WEC come presenza fissa, non per morire come le GTE ma solo per lasciare spazio alle sempre più numerose Hypercar. Anche in questa categoria tutti subito in pista e tutti subito ai box, dopo aver ripulito le gomme e scaldato a modo l’intera macchina. Tutti tranne #10 Vector Sport, che decide di scendere sul tracciato con un giro di ritardo. Addirittura rientrano nuovamente in corsia box le due WRT, la Inter Europol Competition e la #22 di United Autosports, per un secondo pit dopo aver preparato un altro set di gomme. Assistiamo a una situazione particolare, in cui dopo 7 minuti, con 8 al termine, ancora nessuno ha fatto segnare un giro sotto i 2 minuti e 50. Ecco finalmente un tempo, 1’57″211 per Vector Sport, squadra che rivedremo l’anno prossimo in Hypercar con la Isotta Fraschini.
Provvisoriamente seconda e terza le Oreca di United #23 e Prema #9, con tempi alti tra 1’58” e 1’59”, stiamo ancora giocando. 1’52″903 per Vector Sport, si inizia a fare sul serio per la prima posizione provvisoria. Arrivano quindi la Prema #9, seconda in 1’53″033, e United Autosports #23 che prende la testa in 1’52″863 per soli 40 millesimi. Quarta l’altra Prema #63.
4 minuti e mezzo alla fine, record nel primo settore per Blomqvist su United #23 (battuto poi dalla Alpine #36 per 7 millesimi), record al secondo intertempo e chiusura (senza record parziale) in un ottimo 1’52″290 che rilancia la prima posizione provvisoria. Completa il giro issandosi in seconda piazza Charles Milesi di Alpine in 1’52″561, mentre è ancora terza Vector, superata poi a 90 secondi dalla fine da WRT #31 con Frijns alla guida.
Finisce praticamente qui, con United #23 prima che si prende pure la libertà di preparare per la gara un altro treno di gomme, così come Vector Sport che lavora quel set che non aveva trattato a inizio sessione.
Nel minuto finale ancora alla ricerca del miglior tempo Costa su Inter Europol, che però all’ultima curva rinuncia al giro e non passa sotto la bandiera a scacchi, rientrando ai box e non migliorando la settima posizione.
Va in archivio l’ultima qualifica LMP2 dell’anno e della storia di questa categoria, almeno come stabile partecipante nel WEC. United Autosports comanda davanti ad Alpine e WRT, in un “podio” che dà merito a veri protagonisti di questi anni di LMP2.
Eccoci quindi alla classe regina, dove quasi tutte le auto, come visto per le altre categorie, scendono subito in pista per preparare le auto al difficile asfalto di Sakhir, mai rinnovato dall’esordio del 2004 nel panorama mondiale. Attendono un attimo le Ferrari, le Toyota e le Porsche 963 di Proton e #6 ufficiale. Tutti tranne Toyota, che rimane ancora ferma, partono circa un minuto dopo, per lasciare mezza pista agli avversari. Pista difficile nonostante le temperature prossime ai 40 gradi, a gomme fredde si fatica anche con questo meteo, complice l’asfalto vecchio. Sbaglia Lynn sulla Cadillac, che a coperture fuori range visita la via di fuga in asfalto all’esterno della curva 4. Non si sono ancora viste in pista le Toyota, mentre già rientrano la Porsche #5 e le Peugeot, che quindi hanno solo preparato un set di gomme in questi primi minuti di qualifica.
Primo giro quasi serio per Cadillac, 1’52″955, con Lynn che continua in realtà a scaldare le gomme sui rettilinei. Rientra ai box dietro di lui la Ferrari #50, come altri ha solo “curato” un treno di gomme. Seconda posizione provvisoria per la Vanwall, comunque lontanissima dalla testa, mentre nessun altro ha fatto ancora segnare un tempo. Ecco che arriva qualcosa di interessante da Proton Competition, con Gianmaria Bruni che si issa in testa in 1’50″715, ma in realtà siamo ancora molto lenti. Tempo molto più interessante poi per Cadillac, 1’47″265 per la pole provvisoria di Lynn.
Iniziano finalmente a segnare giri anche le Toyota, a 8 minuti dal termine, ma le GR 010 in realtà stanno ancora cercando di portare temperatura nelle gomme. Migliora la seconda piazza Bruni con un buon 1’47″964, superato poi da Pier Guidi sulla 499P #51, seconda in 1’47″828.
Arrivano le Toyota, prima Hartley che prende la testa in 1’46″564, poi Kobayashi che si accoda a mezzo secondo, in 1’47″053. Ultimissima la 963 di Hertz Team Jota, che ha eseguito due pit stop e non ha ancora fatto segnare un giro, mentre è indietro anche la 499P di Fuoco, che riesce poi a risalire la classifica piazzandosi in 1’47″739 in quarta posizione, davanti alla rossa gemella.
Tre minuti alla fine, richiamati nei garage i primi, cioè le due Toyota e la Cadillac. Finisce qua anche per Ferrari, che rientra poco dopo. Invece ci provano ancora gli inseguitori, con la Porsche ufficiale #6 di Penske che si issa in quarta posizione con Estre alla guida. Continua a cercare di mettere insieme il giro buono anche Makowiecki sulla Porsche #5, ma non migliora il settimo posto. Stessa sorte per Proton e Jota, che con le altre 963 seguono in 8a e 9a piazza.
Finisce così, senza miglioramenti da parte di nessuno nel finale, con la doppietta per Toyota, seguita da una ottima Cadillac in questo weekend. In classifica troviamo poi la Porsche #6 e le due Ferrari 499P, tutte e tre lontane oltre un secondo.
Appuntamento a domani per la 8H del Bahrain, con inizio programmato alle 12:00 italiane.