In un’intervista a Motorsport.com l’istrionico Jim, fondatore e boss di Glickenhaus, ha annunciato il futuro della sua Scuderia: niente iscrizione al WEC il prossimo anno, si punta tutto sulle auto stradali, in particolare la SCG 004 di cui è stata avviata la produzione. Nel prossimo futuro c’è il ritorno in gara alla 24H del Nurburgring con la 004 Competizione.
Triste ma non inattesa decisione quella che giunge dalle parole di James Glickenhaus, rilasciate a Motorsport.com in una intervista. La sua Scuderia, come negli anni precedenti, ha deciso di non partecipare neanche con una Hypercar SCG 007 agli appuntamenti di Fuji e Bahrain che chiudono il calendario del WEC. Decisioni di budget, oculate, che hanno consentito al micro costruttore americano di dire la propria per tre stagioni. Ma che tornano ora a pesare nelle scelte del team, probabilmente anche a causa del gran numero di avversari che si sono aggiunti in questo 2023, con altri agguerriti equipaggi che stanno per esordire il prossimo anno. “Non voglio essere carne da macello” aveva detto Jim a fine luglio, ragionando in ottica 2024 su una auto che stava retrocedendo nelle gerarchie della categoria. È anche un problema di sponsor, perché “per essere competitivi avremmo bisogno di una versione EVO e di far correre due auto. Non è fattibile per un privato, a meno di trovare uno sponsor o un cliente che corra con una delle due macchine”.
Mai come quest’anno Glickenhaus ha sofferto un tale gap dai primi, nonostante un mezzo che sotto il punto di vista della affidabilità ha tradito molto poco in tre campionati disputati. Le due SCG 007 sono arrivate sesta e settima nella recente 24H di Le Mans del Centenario, fronteggiando ben 14 avversari in Hypercar, riuscendo a battere Porsche e Peugeot. Riavvolgendo il nastro va assolutamente ricordato lo storico podio nella edizione 2022 della superclassica francese, che stava per essere completato da una clamorosa vittoria alla 6H di Monza, sfumata a causa di uno dei rari problemi di affidabilità, che ha colpito proprio sul più bello. In questa stagione invece non c’è stato molto da fare, l’esercito di Hypercar e LMDh si è mangiato le Glickenhaus quasi in ogni occasione.
Quale sarà dunque il futuro per Glickenhaus? Auto stradali, in primis la SCG 004 su cui si stanno concentrando gli sforzi del piccolo gruppo di lavoro negli USA. “Abbiamo una certa capacità produttiva e abbiamo venduto tutta la produzione, anche se potessimo costruire di più il WEC non ci aiuterebbe. Per la nostra piccola azienda competere nel WEC semplicemente non ha senso”. O meglio, aggiungiamo noi, non ha più senso ora che non c’è più un gran ritorno di immagine, soprattutto se ci si trova nelle retrovie e se il numero dei marchi coinvolti è quadruplicato. Rimane comunque vivo un obbiettivo racing per SCG, con la 24H del Nurburgring, proprio con la 004: “torneremo, perché vogliamo promuovere ciò che vendiamo“.
Nel frattempo siamo ai saluti nel WEC, quasi sicuramente per sempre, per una piccola realtà che ha servito alla grande il Campionato Mondiale Endurance, proprio quando c’era più bisogno, negli anni più difficili, quando latitavano gli iscritti. Cambiando pure i piani in corso d’opera, situazione killer per un piccolo team, subendo le pesanti modifiche chieste e ottenute dalla (poi ritirata!) Aston Martin, onorando la propria missione di unica Hypercar avversaria di Toyota, per certificare la credibilità di un Campionato Mondiale in estrema difficoltà. Davide contro Golia, per amore del motorsport. Se oggi nel WEC abbiamo tutti questi costruttori, questo mix di Hypercar e LMDh, se ancora esiste la possibilità di vivere le più grandi sfide a Le Mans, un pochino è anche per merito di un sognatore, James Glickenhaus. Grazie.