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Toyota battuta, a Cadillac l’Hyperpole della 6 Ore del Fuji! BMW 3ª





Sorprendente risultato nelle qualifiche della 6 Ore del Fuji, con Lynn su Cadillac che ha rovinato la festa dei giapponesi padroni di casa. Grande risultato anche per BMW, inaspettatamente terza, mentre in LMGT3 Heriau e AF Corse hanno ottenuto la loro prima pole stagionale.

© FIA WEC

La qualifica parte come sempre con le LMGT3, con il primo turno da 12 minuti che garantirà ai migliori dieci l’ammissione in Hyperpole. Scendono subito tutti in pista, per sfruttare bene l’intera sessione e per preparare correttamente auto e gomme, con i primi due giri che vengono esclusivamente dedicati al warm up. Si vede ben poca roba anche al terzo passaggio, il secondo cronometrato, mentre i tempi iniziano a scendere dal terzo giro lanciato. Ian James con la Aston #27 di Heart of Racing va al comando in 1’41″426, battuto poi da Caygill sulla McLaren # (1’41″335). Supera entrambi Sarah Bovy, con la Lambo delle Iron Dames piazzata in 1’41″189. A breve distanza arriva anche Francois Heriau, con la AF Corse #55 provvisoriamente in P2 in 1’41″296. Ecco Van Rompuy, molto atteso con la Corvette. Il belga si issa in testa con un buon 1’41″110.
Nelle tornata successiva iniziano a vedersi tanti parziali interessanti, su tutti il record nel primo settore per Flohr, sulla 296 #54, superato un attimo dopo da Heriau, suo compagno di squadra. Sta segnando intertempi importanti anche Koizumi, che dal dodicesimo posto sale in 6ª posizione, per provare a portare in Hyperpole anche l’altra Corvette di TF Sport.
In pesantissima difficoltà Malykhin di Purerxcing, al quinto passaggio ancora fuori dalla Hyperpole, a 1.017″ dalla vetta! Stessa situazioni per l’altra Porsche Manthey, marchiata EMA, che segue a 64 millesimi dalla gemella, in 15ª posizione! Continua invece a spingere Heriau, che si prende la testa in 1’40″932 sulla AF Corse #55, con un tempo che gli consentirà di restare leader.
Sale in quarta posizione Koizumi, con la Z06 #82, mentre l’altra Corvette (#81) è ancora in 2ª posizione con Van Rompuy. Sta finendo il tempo, e sono ancora fuori entrambe le Porsche, 14esima e 15esima. Male anche le due BMW di WRT, in 12ª e 16ª, con la #46 leggermente più avanti, autrice di un pit stop che non ha risolto la situazione. La sessione finisce così, senza alcun acuto finale, dei 18 partenti nessuno ha trovato il giro buono nell’ultima tornata.
Sono ammessi in Hyperpole l’Aston #27 di James, la Lamborghini delle Iron Dames, le Ferrari, le Corvette e le McLaren, Passano il turno anche la Lexus #78 di Akkodis e la Mustang #77 condotta da Hardwick, mentre è lontanissima invece la #88, l’altra muscle car americana, con Ried alla guida.

Si riparte, siamo all’Hyperpole delle LMGT3, con la Aston e le McLaren in testa al gruppo quando scatta la bandiera verde. Questa volta già dal primo giro lanciato si inizia a scendere parecchio, con Ian James che trova subito un buon 1’41″397, seguito da Cottingham della McLaren #59, a 142 millesimi di distacco. Abbondantemente oltre il secondo di ritardo tutti gli altri, che non hanno forzato nel secondo passaggio.
Discorso diverso nel terzo giro, prima Cottingham prende la testa in 1’41″293, poi è Caygill a issarsi in cima alla classifica in 1’41″120. Due McLaren davanti a tutti, terzo Robin su Lexus.
Passa davanti a tutti Heriau con un bel 1’41″103, subito superato da Van Rompuy in 1’40″975.
Mancano tre minuti al termine, Robin, Caygill e Cottingham hanno tutti in mano la pole, sotto il tempo limite nei primi due settori. Robin segna il record nel primo, mentre il best sector 2 lo prende Ian James, che si trova in sesta posizione. Alla fine però non migliora nessuno in chiusura del giro, e ugualmente perdono Koizumi e la Bovy, che è addirittura ottava con la Lambo delle Iron Dames.
Caygill, Robin e Bovy ci riprovano nel quinto passaggio, con la belga che sale in quarta posizione in 1’41″265. Nel frattempo supera tutti Heriau su AF Corse #55, con un ottimo 1’40″893 che gli concede 82 millesimi di vantaggio sulla TF Sport #81. In terza posizione c’è sempre la United #95, a 227 millesimi di ritardo.
Bandiera a scacchi che sventola sul rettilineo d’arrivo, spinge ancora forte la Bovy che è in ritardo di pochi millesimi al primo settore, ma perde oltre mezzo secondo nel successivo, rinunciando al giro e tornando ai box. Come nella prima sessione anche in Hyperpole non migliora nessuno nell’ultimo passaggio, probabilmente le gomme con 29 gradi di aria e 41°C di asfalto hanno già dato il loro meglio. Solo Heriau è ancora velocissimo, per 6 millesimi non migliora il suo stesso record, chiudendo comunque in testa la sessione! Grande giornata per il francese e AF Corse, che trovano la prima pole della stagione.

In perfetto orario inizia la qualifica delle Hypercar, come sempre con Toyota che esce davanti a tutti, seguita da quasi tutti i competitors. Leggermente più attardate la Alpine #35, la Jota #38, la 963 di Proton e le due BMW. Dopo un giro di assestamento arrivano i primi tempi, alti e ignorabili, con le due Porsche davanti alle Ferrari. Come visto a Austin c’è spazio per gli outsider all’inizio, con le Peugeot #94 e le BMW. Unico tempo degno di nota, ma comunque alto, il 1’32″857 della #20, fatto al secondo giro. Al terzo torna in testa Duval sulla 9X8 #94, mentre Lynn è 3° con la Cadillac, ma scala subito quarto per la P2 provvisoria della Jota #38.
Si inizia a fare sul serio quando abbatte completamente tutti i i precedenti tempi Kevin Estre, sulla Porsche ufficiale #6, primo in 1’29″256, seguito dalle due Toyota, #7 e #8, con Kobayashi e Hirakawa distaccati di 167 e 257 millesimi. Seguono due Ferrari, ufficiale #50 e clienti, la Porsche #5 e l’altra 499P ufficiale.
Torna in terza posizione Cadillac, con Lynn a chiudere il suo terzo giro cronometrato in 1’29″495. Il V8 aspirato americano oggi sta sorprendendo.
Siamo a 4 minuti dal termine, quando Andlauer issa la 963 di Proton in seconda posizione con un ottimo 1’29″399, mentre BMW con Vanthoor conquista la quinta posizione in 1’29″505. Al giro successivo il belga trova il record nel primo settore, ma poi sbaglia e rinuncia. Ancora fortissimo Lynn, che in 1’29″090 trova la prima posizione provvisoria per Cadillac a 3 minuti dal termine.

Stava trovando un ottimo tempo Kvyat sulla Lamborghini SC63, ma il pilota con licenza italiana finisce largo nella penultima curva e spreca la sua occasione. In ogni caso al momento la Hypercar italiana st mantenendo la qualificazione con l’ultimo posto disponibile, il decimo. È invece scivolata fuori la AF Corse #83 privata, con Kubica che da 14° guadagna solo una posizione quando si sta per entrare nell’ultimo minuto di sessione. Male anche Giovinazzi, che lo precede in 12ª, mentre la #50 al momento è settima.
Rientrano i primi quattro, tranquilli per la classifica, con Cadillac davanti a Porsche #6 ufficiale, Proton e Toyota #7. Bandiera a scacchi che sventola, non migliorano le due Jota che sono in fondo alla classifica, davanti solamente alla Peugeot #94 che non ha proprio più confermato quanto di buono fatto vedere a inizio sessione. Male anche le altre francesi, tranne il solito sorprendente Milesi, che come ad Austin ha trovato un gran 1’29″402 al settimo e ultimo passaggio, portando la A424 in quarta posizione e in Hyperpole!
Mancano solo gli ultimi passaggi sul traguardo, spinge Giovinazzi, record personale nel primo settore, è in vantaggio sul decimo tempo necessario a qualificarsi, ma l’italiano perde tutto nel finale e chiude non facendo meglio che confermare la 12ª posizione.
Supera il turno l’altra 499P, l’unica Ferrari qualificata. Oltre ai primi di cui abbiamo detto prima, passano il turno la BMW #15 con Vanthoor, l’altra Toyota, la Porsche #5 e, sorpresa delle sorprese, la Lamborghini SC63 con Kvyat che ha trovato il decimo tempo nel finale. Fuori di 3 millesimi Vanthoor, in 11esima posizione davanti alle Ferrari.
L’intero schieramento è compattato in 1.067″, un risultato che fa ben sperare per la competitività nella gara di domani.

Pronti per la Hyperpole, tutti schiacciati in corsia box attendendo il verde. Si apre in radio Kobayashi, che espone la sua teoria sulla conduzione della qualifica: “giro out doppio, giro di push, raffreddamento, e altro push”, questa la strategia. Il muretto concorda, confermando la fattibilità della cosa.
Semaforo verde, si parte con la Hyperpole delle Hypercar, sempre con le GR010 che scattano davanti a tutti, seguite dalle Porsche ufficiali. Nuovo confronto con il muretto per Kamui, a cui viene dato un “65 target temp tyre 1 first turn”, cioè 65 gradi di obbettivo per la gomma anteriore sinistra. Kobayashi nella percorrenza dell’ultima curva afferma di essere a 63°C, e viene autorizzato a spingere subito, senza il secondo giro di riscaldamento. Ha invece preso spazio l’altra Toyota, dietro le Porsche in pista.
Inizia a spingere Kobayashi, è l’unico a farlo, e trova un buon 1’29″065, mentre tutti gli altri al momento sono a 3-8 secondi di distacco.
Al terzo giro, secondo lanciato, si avvicina Lynn sulla Cadillac, comunque a +1.187″. Appiccicato invece Estre, a 87 millesimi, si prende la seconda posizione con l’altra Porsche a inseguire, terza.
Ecco finalmente Hirakawa, che ha fatto un lavoro differente e ha costruito il giro fino ad adesso. Il giapponese prende la testa in 1’28″942, mentre Fuoco sulla Ferrari #50 si trova ora al quarto posto con 254 millesimi di ritardo. L’italiano viene poi superato da Milesi, in 1’29″154.
Due soli minuti al termine, dopo il giro di raffreddamento Kobayashi prova a battere il proprio tempo, ma in quest’ultimo tentativo conclude sul traguardo con 19 millesimi di ritardo da sé stesso, a un decimo e mezzo dal collega giapponese.

Lynn, che sembra aver fatto anch’egli riposare l’auto, ottiene l’intertempo centrale record e chiude un grandioso giro, senza perdere nel settore finale, con un magnifico 1’28″901 che vale la provvisoria pole per Cadillac! Anche Fuoco sta andando fortissimo, nel primo settore quantomeno, ma il pilota nostrano perde poi 7 decimi nel secondo. Chiude il giro a soli 295 millesimi dalla testa ma in 7ª posizione.
Sta facendo qualcosa di incredibile Vanthoor, con la BMW #15, con il record nel primo settore, seguito da un buon secondo intertempo, e la chiusura poi con il terzo posto a 158 millesimi da Cadillac!
Bandiera a scacchi, ultimo giro per chi ancora ci sta credendo: registrano il proprio record Campbell e poi Fuoco nel primo settore, ma la prestazione di entrambi precipita, con i due che devono accontentarsi dell’ottavo e settimo posto rispettivamente. Non migliorano neanche le Toyota nel finale, nonostante le differenti strategie entrambi i piloti di casa non riescono a trovare il best lap nell’appuntamento casalingo e si dovranno accontentare della seconda e quarta piazza. In mezzo a loro la BMW #15, terza, forse quasi più sorprendente della Cadillac in pole.
Estre con la Porsche ufficiale #6 è solamente quinto, con il record nel terzo settore che non è stato accompagnato dalla performance nella prima parte di pista. Seguono Milesi sulla Alpine #35, Fuoco e l’altra Porsche ufficiale (Campbell, #5). Nono Kvyat, a 681 millesimi dalla testa, e a 7 millesimi di ulteriore ritardo troviamo Andlauer sulla 963 di Proton, a chiudere il gruppo dei dieci partecipanti alla Hyperpole.
Incredibile come anche in questa sessione il gruppo sia davvero compatto, con tutte le auto in meno di 7 decimi ma soprattutto la top8 in 322 millesimi.
Appuntamento domani alle 4:00 per la partenza della 6 Ore del Fuji, tutte le info e i canali TV nella nostra guida all’evento. La situazione meteo rimane ancora incerta, con un 60% di probabilità di pioggia a inizio gara e possibili showers durante l’intero svolgimento della gara, mentre il maltempo forte dovrebbe limitarsi a sabato sera.





Tags : 6 ore del fujiBMWCadillactoyotawec 2024
Tommaso Costa

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