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Ferrari, Cannizzo: “Setup e strategia per compensare il power gain”





Nel mercoledì che avvia le operazioni in pista per la 24 Ore di Le Mans 2024 abbiamo partecipato alla conferenza stampa Ferrari, con Antonello Coletta e Ferdinando Cannizzo, Head of Endurance Race Cars. Quest’ultimo ci ha raccontato le evoluzioni di 296 GT3 e 499P, con la Hypercar che si trova ad affrontare il nuovo BoP con power gain.

“Quanto è buono l’adattamento della 296?”

“La 296 si è adattata molto bene a una serie di piste, dopo il primo anno di esperienza siamo molto contenti dell’handling, delle performance. Sappiamo bene che dobbiamo ancora migliorare in tanti piccoli aspetti, ci stiamo lavorando. Con l’ultima gara che abbiamo fatto, al Nurburgring, ha fatto vedere che è una macchina molto versatile, pensiamo che possa fare una bella gara alla 24 Ore di Le Mans”

“Tutti noi [italiani] qui, sappiamo come vorremmo che finisse la gara. Dopo il test day, quali sono le tue sensazioni?”

“Per la fine della gara stiamo ancora decidendo chi fare arrivare per primo, secondo e terzo, quindi ci stiamo ancora pensando… [risata generale] l’obbiettivo è riempire il podio. Parlando più seriamente, dopo la prima giornata di test sicuramente non pensiamo di essere la vettura favorita, il che significa raddoppiare la concentrazione e gli sforzi, per chiudere quel gap che abbiamo visto nella prima giornata di test. Ma non ci demoralizziamo, non fa parte del nostro atteggiamento. Rimaniamo combattivi e cerchiamo di trovare tutte quelle possibili soluzioni di setup e di strategia per chiudere il gap e addirittura annullarlo. Stiamo ovviamente cercando di lavorare sull’attenzione ai dettagli, e avere una esecuzione della gara che sia il più possibile pulita. Questi elementi saranno fondamentali per massimizzare, dobbiamo assolutamente essere fortissimi in affidabilità ed esecuzione della gara.”

“Qual è la più grande sfida per piloti e squadra per vincere la 24 Ore?”

“Di sicuro per i piloti sarà abbastanza importante mantenere alta la concentrazione durante la gara, e non demoralizzarsi se nelle prime fasi di gara non saranno super competitivi, bisognerà cercare di puntare sulla consistenza, non sulle prestazioni di picco, dobbiamo lavorare insieme come squadra per cercare di fare le scelte giuste al momento giusto, le condizioni quest’anno saranno molto variabili fra il giorno e la notte, ci sarà anche i meteo, con qualche scroscio di pioggia isolato qua e là, che può essere un valido aiuto per noi se possiamo mantenere le prestazioni. Dobbiamo sfruttare bene ognuna di queste situazioni, i piloti hanno una buona forma mentale in tutto questo, penso che per loro sia importante darci le indicazioni giuste, per fare le scelte giuste al momento giusto. Dopo di che, il massimo coordinamento fra di loro, fra la squadra, sarà la cosa che conterà di più in questa 24 Ore che ci aspetta”

“Non ci sono tyre heaters qua, poi sembra un’estate alternata, 18-19 gradi di giorno, 10-11 di sera, condizioni di umido anche, quanto importanti saranno gli out laps? Alcuni team dicono che si perdano 10 secondi nel giro di uscita a gomme fredde. Che strategie adotterete in tal senso?”

“Eh questo aspetto sicuramente è fondamentale, perché chiaramente nel giro di out, probabilmente forse si perde anche più di 10 secondi, magari anche 15 o 20, a seconda delle condizioni della pista e del compound che si sta mettendo in vettura. È chiaro che questo ha un impatto decisamente importante sulla strategia, perché magari non cambiare gomme ci dà la possibile di ri-uscire con gomme un po’ più calde e quindi compensare, non solo con meno tempo di pit stop, ma uscire con gomme calde e minimizzare la perdita di lap time. Sappiamo che è un aspetto importante ma ci sono tantissime considerazioni da fare, è una gara lunga, bisogna essere competitivi anche sul multiplo stint, e sicuramente c’è quel frangente lì che teniamo in considerazione. Quello che non dobbiamo fare sicuramente è di sovra guidare la vettura, i piloti dovranno essere bravi nel giro di out, con le gomme fredde, soprattutto durante la notte, per cercare di affrontare i primi settori, che sono peraltro quelli un pochino più difficili, perché abbiamo rettilinei lunghi, frenate importanti e le chicane da fare, senza perdere il controllo. Sarà importante quella prima fase, con molta concentrazione, sapendo sempre che non solo loro fanno la differenza in una 24 Ore, ma bisogna arrivare pronti in fondo per battagliare.”

© Fabrizio Boldoni / Fuori Traiettoria

“Come team, come costruite la vostra confidenza in base agli eventi qui in Francia?”

“Questa è una bella domanda. La prima cosa che facciamo noi è che cerchiamo di creare fiducia ancora prima di arrivare qui, con tutta la fase di programmazione che facciamo a casa, riguardando un po’ le strategie, cercando di raffigurare la gara ancora prima che accada, sulla carta, provando al simulatore, e poi mentre siamo qui penso che l’elemento più importante sia creare la confidenza e mantenere la calma. Per ogni situazione che accade, cerchiamo di essere molto tranquilli, affrontare le cose per come arrivano, l’agitazione non ci aiuta, e penso che anche l’anno scorso l’abbiamo dimostrato, che in situazioni abbastanza difficili mantenere la concentrazione e la calma, ci han dato la possibilità di affrontare due momenti abbastanza difficili, ma alla fine abbiamo tagliato il traguardo per primi. Questo è un insegnamento per tutti, e devo dire che tutti quanti si stanno affiatando e mantengono la calma in situazioni anche difficili.”

“L’anno scorso avete corso senza pressioni, quest’anno è completamente differente. Come vi sentite?”

“Beh anche l’anno scorso un po’ di pressione c’era dai, ma in realtà la grossa forza di questa squadra è quella di non soffire la pressione. Quest’anno sappiamo che la missione è un po’ più difficile, perché dopo la vittoria dello scorso anno le aspettative sono un po’ più alte, ma per noi è come se fosse una prima volta. Non ci pensiamo, ci concentriamo su quella che è la nostra missione, dobbiamo mettere la vettura nelle migliori condizioni possibili di prestazione, dobbiamo concentrarci sulla strategia. Tutto quello che accade fuori è distrazione, ci chiudiamo nel nostro piccolo guscio. E quando dico “ci” significa piloti, meccanici, ingegneri, siamo tutti nel nostro mondo, anche se abbiamo altri impegni tipo questo da fare, che in realtà è soltanto una piccola pausa. Però riusciamo a concentrarci e buttare fuori la pressione, farla scivolare via, e questa penso che sia una cosa importante. Quella che viene, viene fuori dalla gara, non deve venire fuori dall’agitazione, dal sentire le aspettative. Sapendo di avere le possibilità do fare un bel risultato, ma sapendo anche che il risultato si ottiene soltanto con l’atteggiamento giusto, che è quello che stiamo cercando di fare, passo dopo passo, senza angosce, senza essere ansiosi, portare a casa il risultato un piccolo passo alla volta. Se riusciremo a farlo come l’abbiamo fatto lo scorso anno ci toglieremo ancora una volta una bella soddisfazione.”

“Avete detto di non essere l’auto più competitiva qua, quanto pensi che possa contare il power gain in questa situazione, e quanto supporti il power gain come ulteriore tool del BoP?”

“Come dicevo dopo la prima giornata di test non sembra che siamo la vettura favorita, però fa parte anche del nostro lavoro cercare di compensare questo gap di prestazione, trovando soluzioni di setup che ci consentano di avvicinarci molto alle vetture che hanno mostrato delle performance più forti delle nostre. Detto questo, per noi è importante concentrarci sul nostro pacchetto, cercando di capire quali sono le forze degli altri, ma sfruttare al massimo i nostri punti di forza, minimizzando i nostri punti deboli. Sicuramente le condizioni in cui andremo a gareggiare possono impattare un po’ la raceability della nostra vettura, per cui non sarà facile probabilmente effettuare sorpassi nelle condizioni di traffico, e quindi dovremo fare anche lì delle scelte alternative di strategia, che ci consentano di minimizzare queste situazioni, ed evitare di perdere tempo in tutte quelle situazioni in cui possiamo essere più deboli, e sfruttare invece gli altri nostri punti di forza. In sintesi, la missione sarà decisamente difficile, ma dobbiamo puntare tantissimo sullo sfruttare al massimo i nostri punti di forza. Non ci diamo per vinti, perché pensiamo comunque di avere la possibilità di fare un bel risultato.”

“Non vuoi parlare di power gain quindi. Perché a me sembra che abbia leggermente cambiato gli equilibri, vorrei sapere se è una misura che supporti”

“Sicuramente è importante, posso dare delle indicazioni di massima. Le Mans è un circuito dove per il 45% del tempo siamo sopra i 250 km/h, quindi lascio a voi concludere cosa significa girare con un power gap di quel tipo per tutto quel tempo. Però questo è il pacchetto che abbiamo, quindi siccome dobbiamo girare così noi punteremo a sfruttare la macchina in questo modo, dobbiamo cercare di farlo nel migliore dei modi, e se riusciremo a vincere sarà una doppia vittoria”

© Fabrizio Boldoni / Fuori Traiettoria

“Quale saranno le chiavi in GT3, prima volta per la categoria a Le Mans? Triplo stint per le gomme, andare oltre? Cambio freni?”

“Gli elementi per vincere la gara sulla GT3 sono tantini. Di sicuro i piloti devono riuscire a non fare errori, soprattutto nella prima fase della gara, e durante la notte che sarà un punto abbastanza importante, soprattutto per i piloti gentlemen, un po’ difficile guidare durante la notte con due classi di vetture che continueranno a sorpassarli. Per cui la guida pulita sarà sicuramente fondamentale. La seconda cosa è che la vettura ha tanti punti di forza, bisogna conoscerli bene e saperli sfruttare bene in questa pista, frenata dentro le chicane, inserimento in curva, l’handling abbastanza facile, per cui io penso che ci siano tutti gli ingredienti per poter avere un bel risultato, è chiaro che la 24 Ore è lunga e bisogna cercare di portare la macchina in fondo, e questo significa averne cura nelle prime fasi, cercando di non abusare dei cordoli, cercando di non danneggiare la vettura all’inizio, ma spingere di più nella fase finale, in modo tale che si possa man mano guadagnare con la prestazione, quando è il momento giusto, anche in caso di Safety Car la strategia sarà importante, è chiaro che le crew sono diverse nella GT3, abbiamo piloti professionisti, i silver e bronze, e quindi l’equilibrio fra le guide sarà decisamente importante, determinante, per il risultato finale.”

“Pensi che si possa fare un quadruplo stint?”

“Diciamo che in funzione del compound sarà possibile fare un multiplo stint, penso che tre siano fattibili, quattro sia fattibile, ma sicuramente sarà qualcosa che analizzeremo in queste free practice, e poi da lì vedremo quale sarà la soluzione migliore, se puntare a un lunghissimo stint durante la notte oppure limitarci a stare un pelino più corti, è qualcosa che certamente prenderemo in considerazione.”

Fuori Traiettoria: “La mescola hard sarà una gomma da gara per le Hypercar?”

“Con queste condizioni penso che la mescola più dura non sarà certamente una opzione, in questo momento. Ma non possiamo escluderla a priori, e soprattutto essendo una opportunità, una possibilità, dobbiamo essere consci del fatto che i nostri competitors potrebbero sorprenderci, e quindi va sicuramente tenuta in conto, se rimane una possibilità quali sono i vantaggi [a usarla]. Multiple stint per esempio, 4 stint può dare un vantaggio, è qualcosa che certamente va annotato, anche se in queste condizioni abbastanza autunnali secondo me le due mescole più plausibili sono le soft e le medie”

“Abbiamo visto la 499P avere un vantaggio sugli avversari nei rettilinei, con la nuova situazione con il power gain non siete più i più veloci nei rettilinei. Quanti km/h circa avete perso?”

“Di sicuro abbiamo perso un po’ di competitività nel rettilineo, e questo è un dato di fatto, dall’altra però abbiamo dimostrato nelle gare precedenti, Spa, Imola, che abbiamo migliorato in altri settori, e quindi dobbiamo ottimizzare il pacchetto completo. Essere un pochino penalizzati in rettilineo ci fa perdere un po’ di competitività anche sulla raceability, quindi ci complicherà un po’ il lavoro durante le fasi di traffico. Per cui dobbiamo tenere conto di questo nell’impostare la strategia e dobbiamo assolutamente puntare su quelli che sono gli altri punti di forza che abbiamo imparato a conoscere durante la parte finale della scorsa stagione, durante l’inverno e durante la fase iniziale di questa stagione. La 499P si è presentata all’inizio della stagione decisamente più competitiva dell’anno scorso, e speriamo che dimostri anche qui che il pacchetto complessivo è super competitivo e possiamo compensare le prestazioni in rettilineo”

“Quanto è importante per te, da un punto di vista tecnico, avere una terza auto quest’anno?”

“Forse più che tecnicamente è strategicamente importante, perché avere tre vetture ci consente durante le free practice di suddividere il lavoro per investigare più soluzioni, che poi bisogna mettere in comune per il beneficio della squadra. Mentre durante la gara sicuramente avere tre vetture ci dà la possibilità di anticipare magari qualche scelta, in maniera tale da poter massimizzare poi la prestazione finale. Mettere a fattor comune quello che si impara in anticipo su una vettura, e come pensare per ottimizzare il pacchetto, in modo che alla fine della fiera ci siano una o più Ferrari sul podio”





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Tommaso Costa

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