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Daytona 500: come, quando e perché seguirla





Domenica 19 febbraio scatterà la Daytona 500, una delle gare più iconiche del mondo, nonché round di apertura della stagione Nascar Cup Series. Ecco alcune info utili su una delle regine del motorsport americano.

Brian Lawdermilk | Getty Images

Il circuito

Viene chiamata “Il Super Bowl del motorsport”, e probabilmente ci sarà il suo motivo. Fatto sta che, effettivamente, la 500 Miglia di Daytona non è una gara come tutte le altre, tanto che gli americani, che sono un po’ un mondo a parte, la inseriscono nella loro Tripla Corona, al posto del GP di Montecarlo. Certo è che la corsa, giunta alla sua 66esima edizione, non è sicuramente priva di storia.

Il circuito è, ovviamente, quello di Daytona Beach, lo stesso in cui si disputa la 24 ore di Daytona. In questo caso si utilizza però la sua configurazione ovale, lunga 4,023 km (o, se credete che il sistema metrico sia uno strumento del diavolo, potete dire 2,5 miglia), che va percorsa per 200 volte, per un totale quindi di 804,6 km, o, per l’appunto, 500 miglia. Le due curve presentano un banking di 31°, mentre per quando riguarda il rettilineo di partenza è inclinato di 18°. La lunga distanza di gara (più di un turno di guida medio alla 24 ore di Le Mans) e le forze G provocate dall’alta velocità sulle curve saranno sicuramente dei fattori molto importanti per l’andamento della gara, e probabilmente premieranno i più “resistenti”, anche se le (probabilmente) frequenti neutralizzazioni, dovute anche alla divisione della corsa in stages, potranno permettere ai piloti di tirare un po’ il fiato.

Per quanto riguarda l’albo d’oro, il pilota più vincente di sempre in Florida è Richard Petty, che ha conquistato sette successi tra il 1964 e il 1981. Il costruttore più vincente è invece Chevrolet, che ha conquistato addirittura 24 vittorie, tra il 1960 e il 2018. Non l’ultima, però, perché nel 2022 si è imposta la Ford del Team Penske, condotta da Austin Cindric.

Format della gara e delle qualifiche

Iniziamo dalle qualifiche. Mercoledì sera (quindi giovedì mattina presto qui in Italia) si disputerà la sessione di qualifica. Tuttavia, questa sarà rilevante soltanto per i primi due, che andranno ad occupare la prima fila. Tutti gli altri invece si giocheranno le posizioni dalla terza alla quarantesima nel Vacations Duels, ossia due gare da 60 giri (240 km/150 miglia), in cui la griglia sarà divisa in due. Il vincitore della prima gara partirà in seconda fila nel lato interno al via della Daytona 500, mentre il vincitore della seconda partirà dal lato esterno; il secondo della prima gara partirà in terza fila all’interno, il secondo della seconda gara nel lato esterno, e così via.

Per quanto riguarda la gara, questa sarà divisa in tre stages, da 65, 65 e 70 giri ciascuna (quindi giro 65, giro 130 e giro 200). Al termine delle prime due stages entrerà in pista la pace car, con i primi dieci che prenderanno punti da 10 a 1. Fondamentale sarà perciò la strategia: i piloti infatti non potranno entrare ai box nei due giri precedenti alla fine della stage, e una volta entrata la vettura di sicurezza dovranno attendere che il gruppo si sia ricompattato prima di poter rifornire. Con il serbatoio che dovrebbe consentire di effettuare 40 giri circa, sarà quindi interessante vedere chi anticiperà la sosta e chi invece andrà lungo per prendere i punticini della stage. Inoltre, le vetture non hanno il limitatore, e pertanto se superano la velocità consentita ai box (50 mph/80 kmh), verrà arretrato in fondo allo schieramento.

Infine, non esistono bandiere blu. In compenso, il primo dei doppiati avrà il diritto di sdoppiarsi in ogni giro trascorso dietro la vettura di sicurezza, per poi riaccodarsi in coda al gruppo, ma solo nel caso abbia un solo giro di distacco e non due, tre, ecc.

Entry list e favoriti

A partecipare alla gara saranno quaranta macchine a fronte di quarantadue iscritti. I trentasei piloti che corrono full season saranno qualificati di diritto, mentre gli altri sei dovranno giocarsi i quattro posti rimanenti nel corso dei Duels.

Ora, lo so che il paragrafo è intitolato “entry list e favoriti”. Ma la verità è che non esistono dei favoriti in questa categoria. La caratteristica principale della Nascar è la sua imprevedibilità, e infatti potenzialmente potrebbero vincere, se non tutti e quaranta, almeno una trentina di concorrenti. Scie, incidenti, neutralizzazioni, doppiati, pit stop: una qualunque di queste cose potrebbe essere il battito d’ala di farfalla che può portare da una sicura vittoria ad una catastrofica sconfitta, e viceversa.

Orario e diretta televisiva

Per quanto riguarda gli orari e la diretta tv, potrete seguire la Daytona 500 direttamente con il commento in italiano su Mola TV, servizio di streaming gratuito. Vi basterà scaricare l’app (o accedere da desktop) e registrarvi per vedere la gara.

Domenica 19 febbraio

  • Nascar Cup Series Daytona 500: 21.00 – 01.00

Si ringraziano per la collaborazione nella stesura di questo articolo Gabriele Dri (Nascar Live IT su Twitter) e Jan Santarius (SVKR), quest’ultimo il quale mi ha chiesto espressamente di menzionare il nome completo della gara della XFinity (la categoria inferiore alla Cup Series), ossia “Beef. It’s what’s for dinner. 300”, e in cui il vincitore vince un frigo pieno di carne.





Tags : 500 miglia di daytonadaytonadaytona 500NASCAR
Alfredo Cirelli

The author Alfredo Cirelli

Classe 1999, sono cresciuto con la F1 commentata da Mazzoni, da cui ho assorbito un'enorme mole di statistiche non propriamente utili, che prima che Fuori Traiettoria mi desse la possibilità di tramutarle in articoli servivano soltanto per infastidire i miei amici non propriamente interessati. Per FT mi occupo di fornirvi aneddoti curiosi e dati statistici sul mondo della F1, ma copro anche la Formula E (categoria per cui sono accreditato FIA), la Formula 2, la Formula 3, talvolta anche la Indycar e, se ho tempo, anche tutte le varie formule minori in giro per il mondo.