Era apparso in difficoltà, poco veloce e poco concreto, ma non appena è arrivato il momento di spingere davvero Lewis Hamilton ha ancora una volta risposto “Presente”. Va infatti al #44 della Mercedes la Pole del GP della Malesia grazie al suo 1’30″076, un tempo che permette alla W08 Hybrid dell’inglese di tenersi dietro per 45 millesimi l’unica Ferrari superstite, quella di Kimi Raikkonen, mentre la rottura del turbo sulla PU della SF70-H di Sebastian Vettel nel corso della Q1 ha condannato il tedesco ad una partenza dall’ultima posizione dello schieramento. Bene le RedBull, 3^ e 4^ con Verstappen e Ricciardo, e bene anche Ocon e Vandoorne. Deludono invece Bottas, Alonso e le Haas. Ecco la cronaca completa.
La Q1 si apre immediatamente con un colpo di scena: la Ferrari SF70-H di Sebastian Vettel, con la 4^ PU installata in tutta fretta dopo il guasto occorso nelle FP3, riesce a scendere in pista solamente per pochi km. Il 3° turbo della Casa di Maranello infatti cede di schianto nel corso del primo giro cronometrato del tedesco, costringendo il #5 a rientrare ai box non dandogli neppure la possibilità di far segnare un tempo. Nel garage del ferrarista si lavora alacremente, ma agli uomini Ferrari non riesce questa volta il miracolo: Vettel è costretto ad alzare bandiera bianca, venendo così costretto a partire dal fondo dello schieramento nell’appuntamento forse cruciale nella lotta per il Mondiale. Davanti a tutti, in pista, si mette nel frattempo Lewis Hamilton, che con le Soft chiude in 1’31″605 riuscendo a tenersi dietro Verstappen, Bottas e Raikkonen, tutti equipaggiati con le Pirelli “gialle”. Nelle retrovie invece cambia tutto nei secondi conclusivi della sessione, con parecchi piloti che si migliorano proprio sotto la bandiera a scacchi. Esclusi sono quindi – oltre a Vettel – Grosjean, Magnussen, Wehrlein ed Ericsson.
Ecco la classifica al termine della Q1:
La Q2 scorre via invece senza particolari colpi di scena, con tutti i piloti che scendono in pista calzando le SuperSoft. A chiudere davanti a tutti c’è ancora una Mercedes, ma questa volta è Valtteri Bottas a dettare il passo in 1’30″803. Alle sue spalle, divisi da soli 5 millesimi, si piazzano Raikkonen e Verstappen, con Hamilton e Ricciardo che si piazzano rispettivamente in 4^ e 5^ posizione. Con un colpo di reni nei secondi conclusivi della manche si issano bene nella Top Ten Hulkenberg e le due McLaren, con Vandoorne davanti ad Alonso, mentre esclusi sono Massa, Palmer, Stroll e le due Toro Rosso, con Sainz davanti a Gasly per poco più di un decimo e mezzo.
Ecco la classifica al termine della Q2:
In Q3 al termine del primo tentativo c’è Lewis Hamilton davanti a tutti, con la W08 dell’inglese che ferma il cronometro sull’1’30″076 rifilando oltre due decimi a Kimi Raikkonen e distacchi superiori al mezzo secondo a tutti gli altri. A poco meno di 3 minuti dalla bandiera a scacchi scendono di nuovo tutti in pista per l’ultimo tentativo cronometrato di queste qualifiche, ma sono in pochi a migliorarsi. Non ci riesce Lewis Hamilton, ma il suo primo giro veloce è sufficiente per garantirgli la 70^ Pole Position in carriera visto che Kimi Raikkonen si ferma a soli 45 millesimi dal crono dell’inglese, andando ad occupare la seconda posizione. 3° è Max Verstappen, a quasi mezzo secondo dal #44, per una seconda fila tutta RedBull vista la 4^ piazza di Ricciardo. Solamente 5°, a 7 decimi dal compagno di team, è poi Valtteri Bottas, che verrà affiancato da un ottimo Esteban Ocon, 6° davanti ad uno strepitoso Vandoorne ed a Nico Hulkenberg. Quinta fila che invece sarà occupata da Sergio Perez e Fernando Alonso, quest’oggi battuti da entrambi i compagni di squadra.
Ecco la griglia di partenza del GP della Malesia: