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IndyCar, O’Ward lascia la Harding e scombina il mercato: Kimball nel mirino





La IndyCar ha subito un colpo di mercato dell’ultimo minuto. Patricio O’Ward saluta l’Harding Steinbrenner. E adesso è una pedina impazzita che cerca posto. Quattro i team in ballottaggio: Andretti, Coyne, Juncos e Carlin. Mentre pian piano si assestano gli altri pezzi in gioco: Kimball rivela i suoi piani part-time, e Castroneves sarà di nuovo nei ranghi a Indianapolis.

IndyCar, O'Ward lascia la Harding e scombina il mercato: Kimball nel mirino

Patricio O’Ward ha annunciato alcuni giorni fa che non correrà la stagione 2019 con l’Harding Steinbrenner Racing. Problemi di budget, a quanto pare. Il pilota di Monterrey portava in dote nient’altro che il suo milioncino di dollari, borsa di studio conquistata con la vittoria della IndyLights 2018. «Avrei potuto [portare altro denaro al team], e ne avrei ricevuto una percentuale, ma la squadra m’aveva detto che si sarebbe occupata di tutto».

Poi, la doccia fredda. Si scopre che il contratto di leasing della seconda vettura riguardava la sola 500 miglia di Indianapolis. Non c’è abbastanza denaro per una seconda guida a tempo pieno. E O’Ward decide di fare le valigie. «La Harding Steinbrenner Racing ha sostenuto la mia decisione» dichiara ai microfoni di Motorsport.com. In altri termini, la separazione è stata consensuale. E adesso il giovanotto è alla ricerca di un volante.

Secondo Marshall Pruett, nelle ventiquattr’ore successive O’Ward ha contattato tutti i team della IndyCar Series. E «benché esistano ancora speranze con Andretti Autosport», il vero ballottaggio si tiene tra Carlin e Juncos. «Con Dale Coyne possibile terza opzione».

In effetti la Juncos ha annunciato una seconda vettura ma non ha annunciato il secondo pilota. C’è da dire che non è nemmeno noto in quali corse competerà quell’auto (per ora) fantasma. Il primo pilota, Kyle Kaiser, sarà presente solo a Indianapolis. Anche la Carlin deve ancora decidere le corse in cui schierare RC Enerson. Il debuttante si alternerà con Charlie Kimball alla guida della macchina numero 23. Ma, se si sanno le corse in cui competerà Kimball, non si sanno i GP che spettano a Enerson. E la carta O’Ward potrebbe complicare la faccenda.

La Carlin Racing, scuderia britannica sbarcata in America la scorsa stagione, ha “promosso” il suo pupillo Max Chilton in pilota full-time. Relegando Kimball a part-time: l’americano correrà sui tre big ovals (Indianapolis, Pocono e Texas) e i GP di inizio e fine stagione (St. Petersburg e Laguna Seca). Enerson ha disputato i test di Laguna Seca e Austin, ma si attende di scoprire se correrà in tutte le restanti dodici corse o soltanto in alcune.

Pruett ha citato anche il Dale Coyne Racing: la piccola squadra americana ha però entrambe le vetture piene. È vero che Coyne non si è mai fatto problemi ad aggiungere eccezionalmente terze e quarte vetture nelle gare speciali. Affiancare O’Ward per qualche corsa alla coppia Bourdais-Ferrucci potrebbe non essere un problema.

Ma non finisce qui il carosello di mercato dell’ultim’ora. Helio Castroneves correrà per il Team Penske al GP e alla 500 miglia di Indianapolis. L’asso carioca ritorna nella IndyCar a dispetto di una scarsa conoscenza del nuovo aero-kit (in parte riparata da qualche giorno di test). «Ma la bella notizia» dichiara sornione «è che la IndyCar non avrà più tanti ovali, il che dovrebbe aiutarmi ad andare allo stesso passo dei piloti full-time». Ricordiamo che da anni Castroneves è a caccia del quarto successo a Indianapolis.

Il carioca quest’anno vuole correre anche la 24 Ore di Le Mans. «Finora non c’è niente di ufficiale, ma auspicabilmente arriverà un’opportunità, e se arriverà, il team [Penske] m’ha detto che potrò farla. Mi piacerebbe tantissimo quell’esperienza, davvero». Il carioca ha ammesso che preferirebbe correre con una LMP (i prototipi, coi quali corre anche nel WeatherTech SportsCar). Secondo Motorsport.com, Castroneves sarà il successore di Bruno Senna alla British RLR MSport. Il nipote d’arte, a sua volta, è accreditato alla Rebellion Racing per Le Mans e Silverstone.





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Marco Di Geronimo

The author Marco Di Geronimo

Nato a Potenza nel 1997, sono appassionato di motori fin da bambino, ma guido soltanto macchinine giocattolo e una Fiat 600 ormai sgangherata. Scrivo da quando ho realizzato che so disegnare solo scarabocchi. Su Fuori Traiettoria mi occupo, ogni tanto, di qualcosa.