È Alex Palou a vincere il GP di Detroit. Il pilota spagnolo, scattato dalla pole, ha vinto il GP di Detroit con la sua Ganassi-Honda in casa della Chevrolet. Secondo è Power, mentre terzo è Felix Rosenqvist. Gara molto combattuta, con ben cinque neutralizzazioni causate da vari incidenti, tra cui quello di O’Ward e quello di Grosjean.
Risultati delle qualifiche
La pole position del GP di Detroit è stata ottenuta da Alex Palou, alla seconda stagionale e consecutiva dopo quella della Indy 500. Al suo fianco parte Scott McLaughlin, mentre in seconda fila partono Romain Grosjean e Scott Dixon. Terza fila per i primi due della Indy 500, Newgarden e Ericsson, mentre solo decimo Pato O’Ward. I primi partono con le morbide, mentre il primo con le dure è Power.
Cronaca della gara
Pronti, via! Anzi no: la partenza viene subito abortita per un errore nella procedura, e deve essere ripetuta, con gara accorciata di un giro. Alla seconda partenza Ilott stacca profondissimo e prende in pieno Kirkwood: il pilota di Juncos deve ritirarsi, mentre quello Andretti torna ai box a riparare l’ala posteriore. Si riparte al settimo giro, e Grosjean passa subito McLaughlin, mentre dietro di lui le due Ganassi entrano in lotta, con Dixon che si riprende la posizione su Ericsson.
Palou vola via, e la situazione resta più o meno cristallizzata fino al giro 17, quando Ericsson, in crisi da qualche passaggio, rientra ai box per montare le dure. Il più arrembante è Power, che dopo aver passato Ericsson si rende protagonista anche di una bella manovra su Dixon, e sale fino al quarto posto. Il campione in carica, con le dure, passa anche McLaughlin, e risale fino al podio, girando più veloce di tutti, tanto che al giro 22 supera anche Grosjean.
Al giro 25 Dixon si ferma. Quattro giri dopo Grosjean, pressato da McLaughiln, sbaglia e va lungo; cerca di rimediare e si dirige ai box, seguito un giro dopo da Palou e proprio da McLaughin. Va quindi in testa Power, che allunga lo stint fino al 34esimo giro, tornando dietro Palou. Rientrano al giro dopo sia Rossi che O’Ward, che si erano portati al comando, ma uno pneumatico del messicano incredibilmente non viene avvitato, e deve effettuare una sosta lunghissima. Si ristabilisce la classifica, con Palou davanti a Power, Dixon, Rosenqvist e Rossi.
O’Ward prova quindi a recuperare, ma al giro 44, mentre attacca Ferrucci, prende in pieno il muro e si ritira. Viene chiamata quindi in causa per la seconda volta la Pace Car. Ne approfitta per rifornire Ericsson appena riapre la pitlane. Alla ripartenza però Robb esce fuori di pista, e viene subito richiamata la Pace Car. Sembra esserci quindi un momento di calma, ma sia Rahal che Pedersen prendono il muro in curva 1 durante la neutralizzazione. Nuovo restart al giro 56, e Power prende la scia e sorpassa all’interno Palou con una bella manovra. Lo spagnolo attende però qualche giro, e alla tornata 65 sfrutta la migliore tenuta delle gomme dure per riportarsi al comando.
Tra il giro 65 e il 70 vengono effettuate le ultime soste: Palou mantiene la testa, mentre McLaughlin tampona Grosjean che esce dai box e perde posizioni. Chi incredibilmente ne ha guadagnato è stato Kirkwood, che dopo l’incidente al primo giro è risalito addirittura al sesto posto. Quando a ventitré tornate dal termine anche Ericsson rientra a rifornire, Palou ritorna in testa, con circa cinque secondi di vantaggio su Power.
A venti giri dalla fine è Grosjean a riaccendere la gara, andando a muro e ritirandosi. Rientra ancora in pista la Pace Car, ma questa non fa in tempo ad uscire dopo cinque giri che subito Malukas prende il muro, facendo di nuovo neutralizzare la corsa.
Si riparte per l’ennesima volta, e Palou sbaglia l’ultima curva, favorendo l’avvicinamento di Power. L’australiano attacca, ma dietro Dixon lo tampona, facendo perdere posizioni ad entrambi. Non è però ancora finita, con Ferrucci e Robb che si toccano nelle retrovie, chiamando in pista la Pace Car per la quinta volta.
Incredibilmente Rossi è salito in seconda posizione, ma all’ultima ripartenza viene passato da Power, che si rimette a caccia di Palou. Al penultimo giro Rossi perde la posizione anche su Rosenqvist e su Dixon.
Finisce così, con Palou che precede Power e Rosenqvist. Lo spagnolo consolida così la sua leadership in campionato, con 51 punti di vantaggio su Ericsson e 70 su Newgarden. La Indycar tornerà il 18 giugno, sul circuito di Road America.