Non è stata di certo una delle gare online più tranquille di questa quarantena, la 500 Miglia di Indianapolis virtuale che è stata disputata ieri su iRacing. Quinto appuntamento del campionato organizzato dalla Indycar Series, la corsa andata in scena sull’iconico catino dell’Indiana ha lasciato dietro di sé uno strascico di polemiche e malumori decisamente inaspettato.
Tutto ha avuto origine da un sorpasso effettuato da Lando Norris all’interno della prima curva del tracciato di Indianapolis. Il giovane britannico, già vincitore all’esordio nella gara virtuale tenutasi tra i cordoli del Circuit of The Americas, era in lotta per la testa della corsa quando la sua manovra ha involontariamente causato l’incidente di Simon Pagenaud. Il francese, che si trovava all’esterno durante il più classico dei three-wide, è stato accidentalmente toccato da un Graham Rahal che si era fatto sorprendere all’interno proprio da Norris ed era quindi stato costretto ad allargare leggermente la propria linea di curva.
Simon Pagenaud – come si sente chiaramente nel video – sin dall’inizio identifica in Lando Norris la causa dell’incidente che lo ha messo fuori gara. Evidentemente frustrato dalla velocità messa in mostra dal pilota della McLaren, il francese ha di lì a poco pianificato una subdola vendetta: tornato ai box ed ormai palesemente escluso dalla lotta per la vittoria della Indy 500 virtuale, Pagenaud è infatti sceso di nuovo in pista solo per…buttare fuori Norris. “We’ll take Lando out, let’s do it!”, si sente infatti nel colloquio che va in scena tra il pilota Indycar e Ben Bretzman, che lo stava supportando nella corsa online: i due, complici in una manovra che di sportivo ha davvero ben poco, hanno deciso di rallentare il proprio ritmo quel tanto che bastava per farsi recuperare velocemente da Lando (in quel momento in testa alla corsa), per poi rendersi autori del più classico dei brake testing in uscita dalla velocissima Curva 4 del circuito di Indianapolis.
L’impatto tra le due auto virtuali è stato violentissimo, ed ha prodotto l’esito che tutti state immaginando: la vettura di Lando Norris è letteralmente decollata contro le barriere all’interno del circuito, perdendo com’è ovvio la testa della corsa ed oltretutto riportando danni ingenti che hanno definitivamente rovinato la Indy 500 del pilota della McLaren. “Stavo finendo in testacoda, non era mia intenzione colpirlo“, ha pateticamente cercato di giustificarsi Pagenaud a fine gara, con Norris che in risposta ha replicato con un “Che bugiardo! L’hai fatto di proposito, sei solo uno sfigato!“ che lascia spazio a ben poche interpretazioni. “Sapete quante ore ho passato al simulatore per imparare a guidare in un ovale e perfezionare il mio stile di guida per questo genere di circuiti?” – ha detto il britannico della McLaren, infuriato per l’esito della corsa e per il comportamento dei suoi colleghi della Indycar – “E tutto è stato rovinato solo perché un pilota che non corre nella Indy sta vincendo la gara“.
A chiedere scusa a nome di tutta la categoria a stelle e strisce ha dovuto provvedere Max Chilton, una vecchia conoscenza della Formula 1. L’ex pilota della Marussia, in uno scambio di Tweet con Zak Brown (CEO della McLaren, ndr), ha scritto di essere “infastidito per il fatto che ora tanti fan pensino male dei piloti Indycar. Lando meritava la vittoria, e così l’avrebbe meritata Oliver. So bene che sia solamente un gioco, ma quando stai indossando la casacca di un team rappresentando una scuderia, degli sponsor ed un campionato intero dovresti comportarti in maniera quantomeno responsabile“. Già, ma chi è questo “Oliver” che secondo Max Chilton “avrebbe meritato” la vittoria della Indy 500 virtuale?
I’m not surprised…..
— Zak Brown (@ZBrownCEO) May 3, 2020
Dare una risposta a questa domanda è impresa piuttosto facile: il pilota a cui l’ex Marussia fa riferimento altri non è se non Oliver Askew, compagno di team di Norris nella Indy 500 virtuale e favorito per la vittoria finale sino agli ultimissimi metri della corsa. Se Lando se l’è infatti dovuta vedere con Pagenaud, al giovane pilota americano è toccato scontrarsi con una ben nota conoscenza della Formula 2: Santino Ferrucci, colui che era salito alle luci della ribalta per aver tamponato volontariamente il compagno di squadra a gara finita e per essere riuscito nella non facile impresa di farsi multare per aver guidato in Pit Lane indossando un solo guanto e tenendo il proprio cellulare in mano. L’ex pilota Trident, allontanato dal team italiano non senza che venissero fuori altri clamorosi retroscena, si è reso protagonista di una manovra folle proprio all’ultimo giro della Indy 500 virtuale: finito in 2^ posizione a seguito di un incidente di gara andato in scena in Curva 4 e subito alle spalle del poco più sopra citato Askew, Ferrucci ha deliberatamente sterzato “dentro” la monoposto del team Arrow McLaren nel tentativo di spedirla fuori strada ed agguantare così la vittoria.
Il risultato è stato misero, tanto dal punto di vista umano quanto dal punto di vista sportivo: non solo infatti la manovra scorretta di Ferrucci è costata la prima posizione ad un Askew andato addirittura in looping, ma la vittoria della Indy 500 stata centrata da uno Scott McLaughlin che ha semplicemente avuto la fortuna di trovarsi abbastanza distante dal caos che andava in scena davanti a lui.
Seppur tra polemiche e toni astiosi che mal si conciliano con l’intento di queste competizioni virtuali, il campionato Indycar su iRacing continuerà nel corso delle prossime settimane. Anche se, vista la voglia che sembrano aver tutti di danneggiare le gare altrui e di distruggere le auto degli avversari, inizio a domandarmi se non possa aver più senso iniziare a spostarsi su giochi come Crash Team Racing o Mario Kart…