A meno di un mese dal Gran Premio di Baku, resosi grottesco palcoscenico dell’incompetenza dei commissari di pista, una sensazione di Déjà-Vu pervade gli appassionati di tutto il mondo. Per la seconda volta in poche settimane una gru in procinto di riportare una vettura danneggiata ai box si è resa protagonista a propria volta di un incidente. Ma qui non ci troviamo in un qualche Paese sperduto senza storia e cultura motoristica, bensì negli Stati Uniti. A Indianapolis.
Proprio come accaduto a George Russell in Azerbaijan, un altro driver vede la propria monoposto maltrattata dai commissari. Chi potrà mai essere un pilota così sfortunato da incappare in un simile imprevisto in una corsa prestigiosa come la 500 Miglia?
Sì, è ovviamente una domanda retorica.
Nel corso della seconda giornata di Prove Libere nel Catino, Fernando Alonso è stato vittima di un brutto incidente, il primo per lui in un ovale, fortunatamente senza conseguenze per l’asturiano. Risucchiato dalla scia di Graham Rahal, Nando ha perso l’anteriore della propria Dallara-Chevrolet in curva 3 impattando violentemente prima contro il muro esterno, poi rimbalzando contro quello interno e terminando finalmente la propria corsa appoggiandosi nuovamente contro le barriere esterne.
La monoposto è distrutta ma il pilota viene dimesso immediatamente dal centro medico dopo i controlli di routine.
Quello che Alonso non sapeva è che nel frattempo la benna del camion in procinto di riportare la vettura ai box è rimasta incastrata in un sovrappasso pedonale.
Questa disavventura va inoltre a sommarsi ai guai elettrici che hanno afflitto il pilota del team McLaren nel corso della prima giornata di Prove Libere, costringendolo ad alzare bandiera bianca dopo poche tornate.
Botto importante nella giornata di ieri anche per Felix Rosenqvist, questa volta in curva 2, ma fortunatamente privo di conseguenze anche per lo Svedese.
Here’s the moment @alo_oficial hit the wall during #Indy500 practice ????
Fernando Alonso was checked, cleared and released from the @IMS infield medical center.#INDYCAR // #ThisIsMay pic.twitter.com/BPJX1c3ckk
— NTT IndyCar Series (@IndyCar) May 15, 2019
Prove Libere che hanno visto imporsi nella prima giornata Will Power, vincitore della scorsa edizione della 500 Miglia, che ha tenuto una velocità media sul giro pari a 229,745 miglia orarie. Nel Day 2 è stato l’attuale Leader di campionato Josef Newgarden a far registrare il miglior crono con una velocità media di 228,856 miglia all’ora. Agguerrito anche Alexander Rossi, vincitore all’esordio dell’edizione 2016, che è stato il pilota più veloce in un giro senza scia con una media di 224,648 mph.
Il giorno della gara si avvicina ma l’interrogativo più grande non pare delinearsi: chi avrà l’onore di bere il latte più bramato del mondo al termine della centotreesima 500 Miglia di Indianapolis?