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Valentino Rossi alla Gulf 12 Hours: “Lotteremo per il podio!”





Mentre per molti campionati è già off season, ad Abu Dhabi i motori sono ancora accesi. La Lenovo Gulf 12 Hours è nel pieno del weekend di gara che si concluderà domenica sera e tra i suoi protagonisti vi è un nome molto noto agli appassionati italiani. Sì, è proprio Valentino Rossi che ha raccontato ai giornalisti la sua esperienza nel mondo delle quattro ruote e i progetti futuri.

In Italia, la Lenovo Gulf 12 Hours sarà trasmessa con commento in italiano su MS MotorTV a partire dalle 6.30 italiane. Al commento troverete anche il nostro Lorenzo Mangano!

© Gulf 12 Hours

Anno dopo anno la passione per il motorsport in Medio Oriente cresce sempre di più e questo è molto interessante. Penso che sia giusto correre anche in questa parte del mondo e spero che la passione cresca ancora nel futuro.” Ha esordito Valentino Rossi davanti ai giornalisti presenti ad Abu Dhabi. Un pilota conosciuto in tutto il mondo per le sue vittorie nel Motomondiale, con i riflettori addosso anche nel mondo delle quattro ruote, in cui ancora sta imparando. “A volte corri sempre nello stesso circuito, altre volte corri con le auto su circuiti in cui non hai mai corso nemmeno in moto, come qui a Yas Marina. È diverso anche dal punto di vista delle gare ovviamente: la MotoGP dura circa 40 minuti, mentre l’Endurance… un po’ di più! Mi piace molto, ho sempre desiderato di poter correre in auto una volta lasciate le moto, quindi sono molto felice di essere qui.

Lo sticker dietro la M4 in pista alla Gulf 12 Hours riporta la dicitura PRO: per Valentino è molto importante essere parte di un equipaggio PRO e di avere compagni di squadra molto forti. “Già dall’anno scorso, ma soprattutto quest’anno con tutti i piloti BMW. È ottimo per migliorare, imparare e capire diverse cose da loro. I PRO corrono tantissimo durante la stagione, sono velocissimi già dal primo giro e ovviamente per me è importantissimo per migliorare.”

La Lenovo Gulf 12 Hours chiuderà il 2023 di Rossi, ma già ci si prepara ovviamente all’anno prossimo. “Nel 2024 continuerò a correre con la M4 del Team WRT, ma correremo anche nel WEC che è il Mondiale e ha tante gare molto belle, una su tutte le 24 Ore di Le Mans. In ogni caso continueremo anche nel campionato di quest’anno quindi sarà un anno molto interessante.” Un rapporto con il team belga, quello di Valentino, che non è nato per caso. “Alla fine del 2021 è stato un po’ difficile per me capire quale team scegliere, ne sapevo molto di MotoGP, ma nonostante seguissi l’Endurance non conoscevo bene i team nel paddock. Ho parlato con diversi di loro e diversi costruttori, ma quando ho conosciuto Vincent Vosse, il boss di WRT, mi sono subito sentito bene con lui dal primo momento e anche lui si è fidato di me e della mia velocità. Ho scelto loro e ne sono molto felice perché è uno dei migliori team del Campionato. Abbiamo iniziato con Audi nel 2022 e quest’anno siamo passati a BMW e mi sento molto bene, abbiamo molto supporto dalla factory e abbiamo seri programmi per me. La macchina è molto diversa già dalla posizione del motore, è turbo e mi piace molto, è molto bella da guidare e sono felice di essere con loro.”

La Gulf 12 Hours chiude un anno molto positivo per il Team WRT: “Quest’anno siamo stati più competitivi nelle Sprint che nell’Endurance, abbiamo vinto a Misano e abbiamo fatto altri due podi. Penso possa essere dovuto anche al fatto che i layout dei circuiti delle Sprint erano più adatti al nostro tipo di auto. Per quanto riguarda la 12 Ore del Golfo, vediamo come andrà, proveremo a lottare per il podio e vogliamo portare a casa punti per il campionato per BMW. Come sempre ci sono un sacco di auto e un sacco di piloti che sono veloci, è presto per dire come andrà!”

© Gulf 12 Hours

Valentino Rossi, però, non è nuovo alla gara dicembrina di Abu Dhabi: Ho partecipato alla 12 Ore del Golfo con Ferrari nel 2019 ed è stata una bellissima esperienza anche perché eravamo arrivati a podio nell’overall! Il layout del circuito però è cambiato da allora, ora è più veloce e ci sono meno curve, ci sono due o tre punti in cui devo imparare un po’ di cose. Quest’anno il livello della gara è molto alto e sono 12 ore continuative, mentre nel 2019 erano 6 ore più altre 6. Sarà difficile, ma ora dobbiamo capire come usare l’auto al massimo e confrontare le nostre performance con quelle dei nostri avversari.”

Il mondo delle quattro ruote ha ancora qualche segreto per il #46 più veloce del mondo: “Ho ancora molto da imparare perché le GT non sono facili da guidare, sono molto pesanti e davvero particolari. Ho bisogno di altra esperienza e spero che il prossimo anno possa essere un bell’anno. Il livello dei piloti è impressionante, per me è stato uno shock all’inizio perché ci sono davvero tanti piloti bravissimi e poi ci sono dei ‘top top drivers’. In generale, la macchina è pesante e ti dà un sacco di feedback, ma entri nelle curve troppo velocemente e perdi in accelerazione perché la macchina che essendo pesante non ha molta potenza. È sempre velocissima eh, ma devi guidare in anticipazione cercando di non entrare troppo velocemente e aprendo il gas presto.” Conoscere un circuito non dà vantaggio automatico in gara e questo Rossi lo sa bene, nonostante abbia calcato piste di tutto il mondo per decenni. “Le linee sono molto particolari, soprattutto in confronto alle MotoGP con cui tagli dappertutto. Quindi a volte arrivi in un circuito che pensi di conoscere e invece è come se ti ritrovassi in uno diverso”.

Le competizioni GT stanno vivendo un nuovo periodo di grande interesse anche in Italia. “È un grande momento per questo tipo di competizioni e sono molto felice perché è un settore in cui ci sono i veri costruttori e questo è importante. Sicuramente sono felice se posso guidare un prototipo, ora l’obiettivo è provare l’Hypercar il prossimo anno, ma prima dobbiamo capire quali siano le mie performance perché sono i top driver che guidano le Hypercar. Ovviamente sono felice con le GT ma se ci fosse la possibilità anche con i prototipi mi farebbe piacere!” E Vale ha già avuto modo di spaziare, guidando la Oreca 07 Gibson LMP2 del Team WRT durante i Rookie Test in Bahrain “La differenza più grande è l’ABS, la macchina è veloce e più leggera quindi specialmente nelle curve veloci hai aria e un buon grip, puoi spingere di più. Ma la frenata è difficile perché senza l’ABS hai tutta la potenza nel tuo piede ed è necessario avere un buon feeling perché è estremamente semplice bloccare le gomme. L’inizio della giornata è stato complesso soprattutto perché mi aspettavo di dover frenare più forte, invece devi frenare dolcemente. È stata una bellissima esperienza, ma sicuramente gareggiare senza l’ABS è un’altra storia. Poi è molto piccola e scomoda, soprattutto se sei un po’ alto, ma è una macchina da corsa, è così!”





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