Dopo un’incredibile rimonta il pilota spagnolo della Ferrari è passato dall’iniziale dodicesimo posto alla sesta piazza finale, stupendo tutti per il suo passo gara.
Un weekend di gara dal sapore agrodolce, quello di Carlos Sainz. Il pilota spagnolo, dopo una qualifica al sabato molto complicata, in gara ha dato il meglio di sé giungendo fino al sesto posto finale davanti al suo compagno di squadra Charles Leclerc. Un ritmo incredibile e una gestione gomma sontuosa, quella di Sainz, che hanno permesso di sfruttare la gomma media per ben 41 giri – record di giornata condiviso con Daniel Ricciardo – per poi concludere il rush con la gomma bianca mantenendo un passo eccezionale. Lo spagnolo si è dimostrato sorpreso per quanto fatto in Stiria: “Sì, mi sono sentito davvero forte fin dall’inizio, quando eravamo con le gomme medie e gli altri hanno iniziato a rientrare ai box. Siamo riusciti a scavalcare praticamente tutto il gruppo centrale, mostrando un ottimo passo. Più o meno molto simile alle Red Bull di oggi, quindi molto, molto sorpreso da questo.”
Sainz però, mai pago nonostante l’ottima prestazione, ammette che c’è un po’ di rammarico per non aver preso la quinta piazza di Lando Norris. Nonostante il ritmo fosse buono lo spagnolo ha incontrato sulla sua strada Lewis Hamilton, e ha dovuto attendere svariati giri per poterlo superare in quanto lo spagnolo era stato doppiato: “Siamo riusciti a metterci in lizza per il quinto posto dopo essere partiti dodicesimi, ma sfortunatamente dopo il pit stop sono uscito dietro a Lewis, ho passato quasi 15 giri dietro di lui stressando le gomme anteriori. Alla fine l’ho superato, ma purtroppo era troppo tardi per raggiungere Lando e le mie gomme erano ormai al limite per poter fare qualcosa. C’è da dire però che il ritmo è stato decisamente positivo”. Le prestazioni viste in Stiria mantengono però tanto Sainz quanto la Ferrari con i piedi per terra, viste le difficoltà incontrate nel round precedente in Francia al Paul Ricard. Difficoltà che non sono ancora del tutto risolte: “Purtroppo al momento le difficoltà variano a seconda della pista. La macchina è molto simile a quella del Paul Ricard e non abbiamo davvero trovato una soluzione per le ragioni delle nostre difficoltà trovate lì. Ci aspettiamo che il nostro ritmo di gara oscilli su e giù a seconda della pista, almeno fino a quando non troveremo le cause che hanno portato alle prestazioni di Le Castellet”, ha concluso lo spagnolo.