Questo finesettimana si correranno le due gare del doubleheader del Diriyah E-Prix, seconda tappa del campionato del mondo di Formula E. Tra info sul circuito, alcune novità tecniche, e un esordio nella categoria, ecco tutto quello che dovete sapere.
Il circuito
Il circuito di Ad-Diriyah, situato nei pressi del sito patrimonio dell’Unesco di At-Turaif, è uno dei più tecnici e complessi del calendario. Lungo 2495 metri (e con un offset tra la linea di partenza e quella del traguardo di 590 metri), ruota in senso orario e presenta la bellezza di 21 curve, 12 a destra e 9 a sinistra. Nonostante due rettilinei discretamente lunghi, quello di partenza tra curva 17 e curva 18, e quello d’arrivo tra curva 21 e curva 1, si caratterizza soprattutto per il lungo tratto di cambi di direzione che va da curva 1 a curva 14: quest’anno potrebbero essere persino più impegnative degli altri anni, poiché le nuove gomme Hankook sono più dure delle precedenti Michelin, cosa che rallenta le vetture nelle curve lente, visto il minor grip. Minor grip che sarà un fattore rilevante anche per l’altra caratteristica principale del circuito, ossia il fatto di trovarsi nel deserto: questo comporta anche che il vento porti in pista un’ingente quantità di sabbia, a ridurre ancora l’aderenza. Infine, c’è da ricordare che, a differenza di Città del Messico, l’asfalto qui è quello di una normale strada urbana, e questo riduce ancora di più l’aderenza, e che tale asfalto sarà anche abbastanza freddo, visto che si corre con il buio.
Tutti fattori da tenere in considerazione: secondo Jake Dennis, nonostante le Gen 3 siano decisamente più veloci delle vetture precedenti, a causa delle gomme a Diriyah potrebbero addirittura girare più piano dello scorso anno. A tal proposito, è bene ricordare che il record della pista in gara ufficiale appartiene a Sam Bird con la Jaguar, che lo scorso anno nel secondo round girò in 1:08.723, mentre il miglior tempo assoluto appartiene a Nyck De Vries, che con la sua Mercedes girò nelle semifinali sempre della seconda gara del Diriyah E-Prix dello scorso anno in 1:06.835. Infine, la zona dell’Attack Mode sarà posizionata tra le curve 18 e 19.
Le novità del weekend
Nelle due gare del Diriyah E-Prix ci saranno due importanti novità, la prima sul fronte tecnico, la seconda su quello dei piloti. Per quanto riguarda la prima, da questa gara le vetture torneranno ad avere i freni meccanici al posteriore: una delle caratteristiche di queste vetture di terza generazione era non avere infatti dei freni nella parte posteriore, ma si affidavano all’azione frenante del motore elettrico. Alcuni incidenti nei test hanno però fatto emergere un piccolo allarme di sicurezza, e pertanto si è deciso di fare un passo indietro. In condizioni normali, le vetture continueranno a frenare grazie al generatore; tuttavia, in caso di perdita di potenza, le vetture useranno i freni classici meccanici.
L’altra novità del weekend è l’esordio del pilota sudafricano Kelvin van Der Linde, chiamato dalla ABT a sostituire Robin Frijns: il pilota olandese, nelle prime fasi della gara in Messico, si era toccato con la vettura di Norman Nato, e il contraccolpo subito dal volante gli ha provocato una frattura del polso sinistro. Impossibilitato a correre quindi almeno per queste due gare, la ABT-Cupra ha deciso di chiamare al suo posto una vecchia conoscenza del team, ossia, appunto, van der Linde, due volte vincitore dell’ADAC GT Masters, nonché nella 24 ore del Nurburgring nel 2017. Van der Linde (che sarà anche il primo sudafricano della storia della categoria), farà il suo esordio assoluto in monoposto, dopo una vita passata nelle ruote coperte, specie in Audi. Con la ABT (allora ancora Audi) ha però già effettuato un test nella stagione 2019-2020, quindi questa non sarà la sua prima volta in assoluto con una Formula E.
Classifiche e albo d’oro
Per quanto riguarda le classifiche, essendosi disputata una sola gara finora sono abbastanza semplici, con Dennis che conduce a 26 punti davanti a Wehrlein e Di Grassi a 18, a Lotterer a 12 e a Hughes a 10, mentre tra i team la Andretti vanta 38 lunghezze contro le 24 della Porsche e le 18 della Mahindra. Per l’albo d’oro, invece, nelle sei edizioni fin qui disputate del Diriyah E-Prix hanno vinto due volte Sam Bird e Nyck De Vries e una Antonio Felix Da Costa e Edoardo Mortara. Con una Porsche che sembra partita alla grande, il più quotato di questi quattro sembra essere il portoghese quello più quotato per ripetersi, sempre ammesso che non ci sarà un nuovo vincitore: forse Dennis, partito alla stragrande quest’anno, o forse qualcun altro, voglioso di rubare la scena all’inglese dell’Andretti.
Gli orari
Come sempre, le due gare del Diriyah E-Prix saranno visibili sia su Sky Sport Arena che sul Canale 20 di Mediaset, le qualifiche su Sky e su Sportmediaset.it e le prove su questo sito e i social della Formula E.
Giovedì 26 gennaio
- FP1: 16.00-16.30
Venerdì 27 gennaio
- FP2: 11.30-12.00
- Qualifiche: 15.40-16.55
- Diriyah E-Prix R1: 18.00-19.00
Sabato 28 gennaio
- FP2: 11.30-12.00
- Qualifiche: 15.40-16.55
- Diriyah E-Prix R2: 18.00-19.00