Stoffel Vandoorne vince il Monaco E-Prix del 2022. Il pilota belga, partito quarto, ha ottenuto la sua terza vittoria nella categoria sulle stradine del Principato davanti ad Evans e Vergne.
Gara sicuramente meno frizzante di quella dello scorso anno, ma comunque con qualche motivo di spunto. Al via il poleman Evans mantiene la posizione davanti a Wehrlein, Vergne e Vandoorne. Durante i primi giri i piloti di testa restano cauti, seguendosi nel più classico dei trenini monegaschi. Il primo dei piloti di testa ad usare il primo Attack Mode è Vergne nel corso dell’undicesimo passaggio, scivolando da terzo a sesto. Il francese utilizza bene la sua potenza extra, passando Frijns e Di Grassi nel giro successivo e portandosi quarto. Al tredicesimo giro il leader Evans e il terzo Vandoorne effettuano la loro “sosta”, rientrando terzo e quinto, lasciando Wehrlein al comando mentre Vergne è salito secondo. Il tedesco della Porsche va largo per usare la potenza extra nel giro successivo, scivolando terzo, ma la strategia è giusta, perché sorpassa subito Evans e Vergne, riportandosi davanti e addirittura allungando. Sembra che il numero 94 possa seriamente vincere nel Principato, ma incredibilmente un giro dopo essere passato al comando la sua Porsche accusa un problema verso il tornantino, e Wehrlein è costretto a parcheggiare la sua vettura in mezzo alla pista all’uscita del tunnel, dopo aver invano cercato di tornare ai box a passo d’uomo.
A questo punto la Direzione di Corsa decide di far entrare la gara di regime di Full Course Yellow, fregando Vergne che pochi secondi prima aveva deciso di usare l’Attack Mode, facendosi passare da Vandoorne. Al diciottesimo giro esce di nuovo la bandiera verde, ma dura pochi istanti, perché poco dopo Rowland prova ad attaccare Lotterer alla Saint Devote, sbagliando le misure e mandando il tedesco contro le protezioni, con anche l’inglese che sbatte. Entra quindi la Safety Car, che resta in pista solo nel corso de ventesimo passaggio, e rientrando ai box dopo solo un giro, abbastanza però per danneggiare Vandoorne, che era andato poco prima che entrasse la vettura di sicurezza ad usare l’Attack Mode, anche se senza perdere posizioni. Per le due neutralizzazioni vengono aggiunti 4:30 minuti in più di tempo.
Alla ripartenza Frijns, quinto, usa il secondo Attack Mode finendo settimo, ma è la scelta migliore, perché si sbarazza subito di Mortara (risalito dalla sedicesima piazza), per poi tornare quinto quando Da Costa usa la potenza extra il giro seguente e salire quarto passando Di Grassi. Al 23esimo giro Evans usa la potenza extra, scivolando quarto, ma riprendendosi le posizioni su Frijns e Vergne in pista.
Non succede più nulla, e dopo 30 giri Stoffel Vandoorne ottiene la sua terza vittoria in Formula E, davanti ad Evans e Vergne. Quarto Frijns, che si prende anche il punto addizionale per il giro veloce, mentre chiudono a punti anche Da Costa, Di Grassi, Cassidy, Buem, Dennis e De Vries. Menzione d’onore per Antonio Giovinazzi, quattordicesimo e finalmente molto vicino al gruppo, mentre Mortara si è ritirato negli ultimi passaggi. In classifica piloti proprio Vandoorne sale al comando della classifica con 81 punti, ma dietro di lui Vergne resta vicino a 75, con Frijns che resta terzo a 71 mentre Evans, al terzo podio consecutivo dopo le doppiette di Roma, si porta a 66. Tra i costruttori, invece, la Mercedes allunga in testa alla classifica, salendo a 120 punti, mentre dietro DS Techeetah (105), Jaguar (88) e Venturi (86) approfittano della clamorosa debaclé Porsche, ferma ad 85, per superarla in classifica. La Formula E tornerà tra due settimane, nel weekend del 14-15 maggio, per il doppio round del Berlin E-Prix, sul circuito ricavato all’interno dell’ex aeroporto militare di Tempelhof.