Questo fine settimana la Formula E si recherà a Città del Messico per il terzo round dell’ottava stagione della storia della categoria. Andiamo alla scoperta del Mexico City E-Prix.
Archiviate le due tappe arabe del Diriyah E-Prix, la Formula E abbandona il Medio Oriente per approdare in Centro America, e più precisamente in Messico. Sarà infatti l’Autodromo intitolato alla memoria dei fratelli Rodriguez ad ospitare la terza gara del campionato, questa volta in tappa singola. Il tracciato situato nella capitale dello Stato centroamericano torna dopo un anno di assenza, poiché lo scorso anno, essendo stato adibito ad ospedale da campo per l’emergenza pandemica, era stato sostituito dal circuito di Puebla. Nonostante l’assenza, la gara dell’Hermanos Rodriguez è una vera e propria classica, essendo presente sin dalla seconda stagione.
La pista, situata a circa 2500 metri d’altitudine, viene usata nella configurazione da 2606 metri, introdotta nella stagione 2019/2020 dopo che in passato ne era stata usata una più corta. Il risultato è un circuito di 16 curve, 10 a destra e 6 a sinistra, molto ostico per i piloti soprattutto per le elevate temperature e per la bassa pressione causata dall’altitudine. Il record della pista è stato realizzato da André Lotterer, che nel 2020 (poco prima che il mondo si fermasse per qualche mese) realizzò con la sua Porsche la pole in 1:07.922; in gara, invece, il giro più veloce è stato realizzato da Alex Sims, che con la Mahindra stampò un 1:10.520.
Per quanto riguarda l’albo d’oro, il Messico è il giardino di casa di Lucas Di Grassi: il pilota brasiliano ha vinto due edizioni del Mexico City E-Prix su cinque, la prima nel 2016, dopo essere scattato addirittura quindicesimo, e la seconda nel 2019; proprio in questa gara ci fu uno dei colpi di scena più memorabili della storia della categoria: dopo una gara dominata dall’inizio alla fine, la Mahindra di Pascal Wehrlein esaurì l’energia proprio nell’ultimo curvone dell’ultimo giro, spegnendosi e procedendo di inerzia, mossa che la portò a farsi superare dall’Audi di Di Grassi proprio sulla linea del traguardo. A queste due affermazioni va aggiunta la vittoria ottenuta lo scorso anno sul circuito di Puebla durante gara 1, mentre va ricordato che nel 2015 tagliò il traguardo per primo, ma venne squalificato perché la sua vettura era sottopeso. Quella gara venne vinta da Jerome D’Ambrosio, che, curiosamente, oggi è proprio il team principal della Venturi e di Di Grassi. Una vittoria l’hanno ottenuta anche Abt e Evans, mentre è da ricordare che Mortara vinse lo scorso anno a Puebla la seconda gara.
Proprio il pilota italosvizzero si presenta in Messico da leader della classifica con 33 punti, frutto di un primo e un sesto posto. Segue De Vries a 29, con il pilota olandese che ha vinto gara 1 ma ha concluso solo decimo il secondo round a Diriyah, dopo aver condotto mezza gara in testa. In ogni caso, le due gare arabe hanno evidenziato una superiorità del powertrain Mercedes, perché terzo è Vandoorne con la seconda Mercedes a 28 punti, mentre Di Grassi con l’altra Venturi (motorizzata Mercedes) è quinto con 25 punti, gli stessi di Dennis quarto. Ne saranno contenti in casa Wolff, sperando che una lotta tra i due team non sia causa di litigi coniugali. Nella classifica a squadre i due team sono separati da un solo punto, 58 a 57 a vantaggio della Venturi, mentre il terzo team, la Andretti, segue a 27 punti.
Orari
Il Mexico City E-Prix sarà visibile sulla reti Sky e Mediaset in diretta, anche se il fuso orario potrebbe rendere complicato seguirlo.
- Sabato 12 febbraio
FP1: 14.55 (Sportmediaset.it, Facebook, YouTube, Formula E App, Formula E Website)
FP2: 16.45 (Sportmediaset.it, Facebook, YouTube, Formula E App, Formula E Website)
Qualifiche: 19.00 (Sportmediaset.it, Sky Sport Action)
E-Prix: 23.00 (Canale 20 Mediaset, Sky Sport Action, Sky Sport Uno; differita alle 01.00 su Italia 1)