Torna in azione la Formula E per il decimo e l’undicesimo round stagionale sul circuito di Giacarta, capitale dell’Indonesia. Ecco tutto quello che c’è da sapere sul double header del sudest asiatico.
Il circuito
Il tracciato di Giacarta, situato nella zona di Ancol Beach, è stato inaugurato solo lo scorso anno, dopo che il Covid ha fatto slittare l’esordio dell’Indonesia nel mondiale di Formula E. Lungo 2400 metri, ruota in senso orario ed è composto da 18 curve, 9 a destra e 9 a sinistra. Il rettilineo di partenza è piuttosto lungo, circa 700 metri, e qui potrebbero vedersi delle velocità di punta che superino sui 250 km/h; è anche il punto principale in cui tentare i sorpassi, insieme alla staccata di curva 7 e al tornantino di curva 13. La gara sarà lunga 36 giri, per un totale di 85.320 km, al netto dell’eventuale recupero dovuto a Safety Car o neutralizzazioni. La zona di attivazione dell’Attack Mode, infine, sarà posizionata all’esterno di curva 16. Proprio la modalità di utilizzo dell’Attack Mode è stata modificata: si passa infatti da quattro a otto minuti, con tre finestre di utilizzo: 2+6 minuti, 4+4 minuti e 6+2 minuti.
Il caldo torrido (sono previste temperature superiori ai 30 gradi, con un’umidità superiori al 60%) e il lungo rettilineo potrebbero rappresentare un problema per quanto riguarda la gestione dell’energia, tanto che questo è probabilmente il circuito più impegnativo da questo punto di vista. Nelle ultime gare c’è stata una tendenza a vedere gare “ciclistiche”, con il gruppo che rimaneva molto compatto e i piloti che si scambiavano molto spesso la posizione di testa per lo svantaggio dato dall’essere primi senza scia. È abbastanza probabile che vedremo uno scenario simile anche a Giacarta.
Per quanto riguarda il record della pista, lo scorso anno in gara Mitch Evans, che vinse anche, girò con la sua Jaguar in 1:09.786; il giro più veloce in assoluto fu però ottenuto da Antonio Felix Da Costa nei quarti di finale delle qualifiche in 1:08.336, circa due decimi più veloce di quella che poi sarebbe stata la pole, ottenuta dal suo allora compagno di squadra in DS Teechetah Jean Eric Vergne. Sia a Berlino che a Monaco i tempi sul giro sono calati rispetto allo scorso anno, ed è quindi abbastanza probabile che anche qui le vetture di Formula E terza generazione riescano a fare meglio delle loro predecessore, soprattutto per la differenza in termini di potenza e, quindi, di velocità di punta.
Cambi di piloti
A Giacarta ci saranno due cambi di formazione: il primo riguarda la Andretti, con André Lotterer che salterà la trasferta asiatica per concentrarsi sulla 24 ore di Le Mans, che lo vedrà impegnato la settimana prossima al volante della Porsche-Penske. L’assenza era nota già da tempo, e il tedesco, che quest’anno sta deludendo le aspettative, sarà l’unico dei sette piloti di Formula E che prenderanno anche parte anche alla gara della Sarthe (gli altri sono Buemi, Da Costa, Vergne, Rast, Frijns e Nato) ad assentarsi in Indonesia. Al suo posto ci sarà il tedesco David Beckmann, pilota con esperienze in Formula 2 e che ha anche guidato la Porsche nel Rookie Test di Berlino. In Mahindra ci sarà invece l’ex pilota spagnolo di F1 Roberto Mehri, che sostituirà Oliver Rowland, il quale ha rescisso il suo contratto con il team e non prenderà parte alle ultime sette gare del campionato. Essendo entrambi i piloti due rookie, questi varranno nel conteggio delle sessioni di FP1 che da quest’anno ogni team deve obbligatoriamente riservare agli esordienti.
Situazione in campionato
Con sette gare ancora da disputare è accesa la battaglia tra i motorizzati Porsche e Jaguar. Dopo aver vinto le ultime due gare di Berlino e Montecarlo, Nick Cassidy è salito al comando della classifica della Formula E con 121 lunghezze, prendendosi anche un certo margine sugli inseguitori. Il secondo è infatti Pascal Wehrlein a 101, che dopo due vittorie e un secondo posto nelle prime tre gare non è più salito sul podio. Terzo è Jake Dennis a 96, ripresosi dopo quattro zeri consecutivi, mentre quarto è il vincitore dello scorso anno Mitch Evans a 94, seguito da Jean-Eric Vergne con la DS-Penske a 87. Raggiunto dai nostri microfoni, il leader della classifica Cassidy c’ha detto come, nonostante lo scorso anno a vincere sia stata una vettura motorizzata Jaguar, non è chiaro se questa possa essere o meno avvantaggiata in Indonesia, e che è ancora tutto sconosciuto.
La Envision comanda anche tra i team con 182 punti, seguita dalla Porsche a 169, dalla Jaguar a 156 e dalla Andretti a 119. Da non escludere neanche l’apporto che potranno dare i compagni di squadra dei piloti sopra citati, quali Da Costa (sesto a 68 punti), Bird (settimo a 62) e Buemi (ottavo a 61), che hanno ancora la possibilità di riaprire il campionato a loro favore.
Gli orari
Le prove libere del Jakarta E-Prix saranno visibili sul sito e sui social della Formula E e su Sportmediaset.it, le qualifiche su Sportmediaset.it e su Sky Sport Arena, e le gare sul Canale 20 Mediaset e su Sky Sport 1.
Venerdì 2 giugno
- 10.30 – 11.00 -> FP1
Sabato 3 giugno
- 03.10 – 03.40 -> FP2
- 05.40 – 06.55 -> Qualifiche
- 10.00 – 11.30 -> Jakarta E-Prix R1 (36 giri + eventuale recupero o 60 minuti + 1 giro)
Domenica 4 giugno
- 03.10 – 03.40 -> FP3
- 05.40 – 06.55 -> Qualifiche
- 10.00 – 11.30 -> Jakarta E-Prix R2 (36 giri + eventuale recupero o 60 minuti + 1 giro)