Aggiungi un posto a tavola, che c’è un amico in più. Chi è? L’ennesimo licenziato dal mondo della Formula 1, costretto a reinventarsi una carriera quando ormai i sedili scarseggiano. E quale posto migliore della Formula E per piazzarsi in attesa che il vento cambi?
Con l’approssimarsi dell’ePrix del Messico non poteva esserci momento migliore di questo per Esteban Gutierrez per debuttare nella serie all-electric. Proprio oggi il pilota centramericano ha tenuto una conferenza stampa nella capitale del suo Stato per annunciare il suo nuovo amore per le batterie al litio.
«Correrò la gara del mio Paese e probabilmente altre in preparazione della stagione 2018». Con questo commento fioriscono i rumours per capire su quale sedile il pilota della famiglia Ferrari atterrerà. Motorsport.com suggerisce un arrivo alla Dragon Racing in sostituzione del pilota francese Loic Duval.
Secondo la testata motoristica online l’arrivo di Esteban sarebbe una tantum, il che giustificherebbe la temporanea dipartita di Duval. Il secondo pilota del Future Faraday Dragon Racing è sempre apparso più debole di D’Ambrosio in termini di prestazioni e per questo la squadra americana sarebbe più incline a sostituirlo con Gutierrez.
Ma a intrecciarsi col destino di Gutierrez potrebbe essere anche il doppio impegno di Duval. Eh sì, perché il francese corre anche nel DTM e la serie tedesca ha degli appuntamenti al Lausitzring e a Norimberga. Weekend di corsa che si sovrappongono agli ePrix di Parigi (gara di casa del transalpino) e di Bruxelles (il layout di quest’ultimo è stato annunciato oggi).
La Gazzetta dello Sport ritiene che il definitivo ripiego di Gutierrez sulla serie elettrica sia dovuto all’annuncio della Manor di essere passata in amministrazione controllata. Dopotutto fino a pochi giorni fa dichiarava a Motorsport.com: «Esattamente la mia priorità è di rimanere in F1». Chi scrive però si domanda se il messicano abbia davvero mai messo in conto l’opzione di aggregarsi a quei due team perché entrambi sono in situazioni particolarmente delicate. La Manor è in orbita Mercedes da mesi, e potrebbe raccattare valige più pesanti viste le difficili condizioni finanziarie in cui versa, mentre in Sauber per l’appunto c’era da settimane in sospeso la trattativa per l’arrivo di Pascal Wehrlein (arrivo poi convolato a giuste nozze).
Insomma: Gutierrez non solo aveva poche carte in F1, ma ha reagito anche troppo presto. È possibile che la sua decisione di arrivare in Formula E non sia repentina. Questa conferenza stampa priva di annunci coi team è però inusuale e non deve indurci a conclusioni affrettate: non abbiamo visto alcun contratto e non sappiamo il tipo di impegno che Esteban ha preso… e nemmeno con chi.
Alla stessa press conference hanno partecipato Alejandro Agag e il sindaco di Città del Messico, Miguel Angel Mancera Espinosa. Personalità politicamente importanti ed esposte, che suffragano la serietà dell’impegno del pilota messicano. Ma che non rappresentano nessuna squadra.
In attesa di capire i dietro-le-quinte dell’arrivo di Gutierrez in Formula E (che intanto aveva dichiarato: «Con me la Haas è stata scorretta»), non ci resta che augurargli buona fortuna e di riuscire a portare a casa risultati importanti. Anche se il livello della serie è competitivo e di conseguenza ad Esteban serviranno tutte le sue capacità per riuscire ad emergere con questa sua partecipazione estemporanea.