“Sfortunatamente per noi, la seconda sessione è stata piuttosto compromessa da un qualche tipo di danno. Non è stato un gran pomeriggio e stamattina avevamo faticato a livello di grip: per noi è già difficile quando fila tutto liscio“. Stando a quanto detto da Robert Kubica al termine del venerdì del GP d’Australia, nonostante il passare dei giorni i nuvoloni neri che si addensano sul box Williams non accennano minimamente a diradarsi.
Il polacco, autore nelle FP2 di un modesto 1’26″655 che gli è valso l’ultima posizione in classifica ad oltre 4″ di ritardo dal crono messo a segno da Lewis Hamilton, ai microfoni dei media ha continuato a raccontare la pesante aria che si respira all’interno del team di Grove, ancora più allo sbando dopo l’improvviso congedo – ufficialmente dovuto a “motivi personali” – di Paddy Lowe. “La macchina è parecchio difficile da guidare, e se ti capitano dei danni lo diventa ancor di più (la FW42 #88 sembra aver accusato dei danni al fondo scalinato, ndr). Dobbiamo guidare stando lontani dai cordoli e quindi non è facile, soprattutto perché nelle nostre condizioni combatti per rimanere in pista“.
Il vero problema in Casa Williams, infatti, pare sia proprio la quasi totale indisponibilità di pezzi di ricambio, con il danno al fondo che dovrebbe essere riparato entro la giornata di domani ma con i piloti che devono curarsi di non essere troppo aggressivi con la monoposto per evitare di riportare danni che non potrebbero essere riparati. “Sfortunatamente per questo motivo il nostro lavoro è stato un po’ compromesso” – ha proseguito il polacco – “Sapevamo che in Australia la pista è più sconnessa e che il circuito è completamente diverso da Barcellona, ma è soprattutto il fatto che io conosca solamente il 20% di ciò che avrei dovuto sapere prima di venire qui a Melbourne ad impedirci di avere una lettura più chiara della situazione“.
Lettura più chiara della situazione che, a dire il vero, sembra latitare solamente per quel che riguarda gli aspetti positivi della Williams FW42. Su quelli negativi, infatti, le sensazioni di Kubica parrebbero essere sin troppo chiare: “Ora come ora fatichiamo per rimanere in pista: questo significa che il nostro bilanciamento è tutt’altro che eccezionale. Non è però una mera questione di equilibrio, è più una questione di grip che non abbiamo“, ha concluso laconicamente il polacco.