Max Verstappen rassicura gli appassionati dopo l’incidente di Silverstone tramite un post sui social: “sono grato di stare bene”, ma sostiene di non aver apprezzato il comportamento di Hamilton.
“Innanzitutto: sono grato di stare bene”, esordisce Max Verstappen in un post sui propri canali social. “L’impatto è stato violento, ma ora mi sento meglio”. Il pilota olandese, nel mezzo di un acceso duello con il rivale Lewis Hamilton nel corso del primo giro del GP del Regno Unito, è stato tamponato dalla Mercedes numero 44 alla velocissima curva Copse. La Red Bull di Verstappen è immediatamente divenuta ingovernabile, spedendo così il #33 contro le barriere. La decelerazione registrata è stata di 51 G e, come da prassi a seguito di impatti tanto violenti, il pilota è stato immediatamente trasportato al centro medico del circuito. Da lì, a causa di un prolungato stordimento, Verstappen è stato trasferito all’ospedale locale per eseguire una TAC alla testa. L’esame ha fortunatamente dato esito negativo.
“Sono ovviamente molto deluso per essere stato buttato fuori così”, ha proseguito, “La penalità data ad Hamilton non ci aiuta in alcun modo e non rende giustizia alla pericolosa manovra che Lewis ha compiuto”. Ma a risultare ancora peggiore agli occhi dell’olandese è stato il post gara: “Festeggiare mentre ancora ero in ospedale è stato un comportamento irrispettoso e antisportivo, ma guardiamo oltre”, senza specificare verso chi fosse indirizzato il commento.
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Non si fa remore ad usare parole pesanti anche Christian Horner, team principal Red Bull, che ai microfoni di Channel 4 ha commentato: “La manovra è stata sconsiderata. Hamilton le ha provate tutte nella prima metà di giro, poi ha tentato un attacco disperato. Ha infilato una ruota all’interno, cosa che non puoi fare lì: Copse è una delle curve più veloci del mondo, non ti butti dentro lì. Questa è solo guida sporca.” Nel commentare l’incidente ai microfoni della Formula 1, Horner ha poi sottolineato come: “Grazie a Dio oggi non abbiamo avuto un pilota gravemente ferito, o peggio.”