Frederic Vasseur fa quadrato. A poche ora di distanza dalla fine della sessione di test di F1 in Bahrain, il nuovo team principal della Scuderia Ferrari serra i ranghi per difendere la Rossa da chi, da più parti e in modo quasi inspiegabile, ha già bollato la SF-23 come un progetto deludente e fallimentare.
Il francese, nonostante l’ottimo stato di forma mostrato dalla Red Bull RB19 sull’asfalto di Sakhir, non si lascia andare a disfattismi: gli uomini di Milton Keynes sembrano avere ulteriormente affinato la già velocissima RB18, ma secondo il team principal della Scuderia Ferrari non sarà quanto visto durante le tre giornate dei test a decretare vincitori e sconfitti di una stagione 2023 sempre più alle porte.
“Che risultato mi aspetto nel GP del Bahrain? Non è questo il modo giusto di ragionare durante dei test” – ha esordito Vasseur nel corso della canonica media session svolta a fine prove – “Si ha un programma di lavoro da portare avanti, ci sono delle caselle da spuntare, e credo che da questo punto di vista sia stato fatto un ottimo lavoro. Abbiamo avuto a disposizione tre giorni, durante i quali abbiamo scansionato l’auto e completato tutte le prove che avevamo pianificato di svolgere senza preoccuparci troppo dei tempi sul giro. I weekend di gara sono tutto un altro paio di maniche, e nessuno di loro rispecchia fedelmente quello che si vede durante una sessione di test”. “Faccio un esempio: Charles ha girato al mattino quando la temperatura dell’asfalto era di 55°” – ha proseguito il francese – “È impossibile paragonare i suoi tempi con quelli fatti segnare da avversari che hanno girato sei ore dopo di lui, in condizioni completamente differenti. Non credo che sia molto indicativo fare delle valutazioni leggendo la classifica di fine giornata”.
“Non penso che a oggi ci sia un’immagine chiara degli effettivi valori in campo: quella l’avremo solamente la prossima settimana” – ha aggiunto Vasseur – “Sono però fiducioso, perché sul fronte dell’affidabilità la SF-23 ha risposto bene. Abbiamo percorso molti km e questo è un dato incoraggiante, e inoltre abbiamo completato un importante lavoro di comprensione della monoposto: quando tutti i tasselli del puzzle sono andati al loro posto i riscontri sul fronte performance sono stati incoraggianti, ma chiaramente stiamo ancora capendo la vettura e dunque è troppo presto per sbilanciarsi. Potremo dire qualcosa di più in merito alle prestazioni solamente dopo il prossimo weekend perché, lo ripeto, non possiamo mettere a confronto un tempo ottenuto al mattino con un riferimento cronometrico fatto segnare con il fresco della sera”. “Se nella simulazione di gara una monoposto copre 55 giri limitandosi a cambiare gomme e tornare in pista allora sei certo del fatto che sia partita con 110 kg di carburante a bordo” – ha poi risposto il team principal della Scuderia a chi gli chiedeva conto della apparente superiorità sul fronte passo gara mostrata dalla Red Bull RB19 – “Se però tra uno stint e il successivo la vettura rientra nel box allora non si può sapere con sicurezza quanta benzina sia stata caricata. Noi eravamo focalizzati sul nostro lavoro: abbiamo sicuramente delle analisi da svolgere, e non sono certo che tra una settimana rivedremo esattamente ciò che si è visto nel corso di queste tre giornate di test. Il morale della squadra è perfetto, e credo che siamo in ottima forma per iniziare questo lungo campionato”.
Parole, quelle di Frederic Vasseur, che vanno dunque in direzione ostinata e contraria rispetto alle opinioni di chi vede sin da ora arrancare la Ferrari SF-23: al GP del Bahrain – e alle successive 22 gare in calendario quest’anno – il compito di decretare chi abbia ragione e chi, invece, si sbagli.