Si tinge di rosso la mattinata del Day 2 della seconda sessione di test pre-stagionali della F1 sul Circuit de Catalunya. Allo scoccare della pausa pranzo, infatti, Sebastian Vettel – autore di 48 giri in totale – ha chiuso davanti a tutti in virtù del suo 1’16″841 messo a segno con Pirelli C5. Il tedesco, che nel corso degli ultimi 40′ si è interamente dedicato a brevi run con gomme nuove (tanto gialle che rosse), si è preso la vetta della classifica dando però l’impressione di non voler assolutamente svelare il vero potenziale della Ferrari SF1000.
Al netto infatti di un drag che pare essere effettivamente aumentato, le velocità rilevate allo Speed Trap prima di Curva 1 sono più basse di circa 15 km/h rispetto a quelle fatte registrare pochi giorni fa nel corso della prima sessione di test: è lecito quindi pensare, anche in virtù del numero di tentativi effettuati praticamente in costanza di condizioni, che il tedesco stesse effettuando delle prove comparative e non un vero e proprio time attack. Alle spalle della Ferrari SF1000 #5 – finita peraltro come tanti altri in testacoda in un’inizialmente umida sessione mattutina – si è poi messo Lance Stroll, alla guida di una Racing Point ormai presenza abituale dei piani alti della classifica. Il canadese, apparso molto veloce tanto con mescola gialla quanto con mescola bianca, ha messo assieme stamane 30 passaggi, agguantando la 2^ posizione grazie ad un ottimo 1’17″118 (realizzato con mescola C3) che gli ha permesso di tenersi dietro la Williams di Nicholas Latifi. Il #6 si è preso il gradino più basso del podio virtuale grazie ad un 1’17″313, ed ha completato lo stesso numero di giri (43) di Lando Norris, 4° con la McLaren ad oltre 7 decimi di ritardo dalla vetta della classifica ma comunque in possesso di un discreto ritmo con la Pirelli C3.
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Max Verstappen is beached in the gravel at Turn 5#F1 #F1Testing pic.twitter.com/WKZch0oDpS
— Formula 1 (@F1) February 27, 2020
5° – e costretto ad alzare anzitempo bandiera bianca dopo un errore che lo ha “insabbiato” nella via di fuga di Curva 5 – è poi Max Verstappen. Il #33 ha perso il controllo della RB16 mentre cercava di migliorare il proprio tempo calzando Pirelli C2, e dunque sono solo 28 i passaggi messi a referto dall’olandese. Dietro all’1’17″738 fatto segnare dall’appena citato Verstappen c’è poi Valtteri Bottas, anche lui intento a nascondere il vero potenziale di una Mercedes W11 che non pare utilizzare più con estrema frequenza il tanto chiacchierato DAS: il #77 ha completato 47 giri – uno in meno di Vettel, risultato dunque il pilota più attivo in questa prima metà di giornata -, chiudendo prima della pausa pranzo con un 1’17″985 come miglior prestazione e rendendosi anche lui protagonista di un errore in uscita di Curva 5.
7° con 34 giri all’attivo è Esteban Ocon – la cui miglior prestazione è un 1’18″013 con gomme C4 -, mentre 8° è Kevin Magnussen: il danese della Haas, come tanti dei suoi colleghi autore di una sbavatura su un asfalto diventato scivoloso, ha messo assieme 31 tornate, ed il suo 1’18″225 con mescola C3 gli ha permesso di mettersi dietro tanto Antonio Giovinazzi quanto Pierre Gasly. Nonostante sia il francese il fanalino di coda di questa mattinata, la sessione dell’AlphaTauri è stata più lineare rispetto a quella dell’Alfa Romeo Racing: il pilota italiano è infatti finito – seppur non violentemente – contro le barriere di Curva 4, ed è stato dunque costretto a tornare nei box con soli 16 giri alle spalle. Ciononostante, l’1’19″670 fatto segnare dal #99 fino a quel momento è stato comunque sufficiente a chiudere davanti al #10 della scuderia faentina, che ha completato con un poco indicativo 1’22″566 il migliore dei 35 passaggi percorsi stamane.
Ecco la classifica completa al termine della mattinata del Day 2: