Che Fernando Alonso fosse in uno stato di forma quantomeno… discreto lo avevamo intuito già durante il fine settimana del GP di Abu Dhabi, quello in cui – a bordo della sua vecchia Renault R25 – l’asturiano aveva chiuso un giro del tracciato di Yas Marina con un interessante 1’39″9.
La conferma di quelle prime impressioni è arrivata oggi, al termine della giornata di test post-stagionale che tutti i team (Racing Point e McLaren escluse) hanno svolto sul tracciato degli Emirati Arabi Uniti. In cima alla lista dei tempi di una sessione che avrebbe dovuto essere riservata solamente ai giovani piloti delle varie scuderie, infatti, c’è proprio Fernando Alonso. Il ritorno del #14 in Formula 1 si avvicina sempre più, e il 2 volte Campione del Mondo sembra si stia impegnando davvero a fondo per dissipare i dubbi e le perplessità di chi non lo reputa ancora in grado di dire la sua nel Circus più veloce del mondo. Alonso ha chiuso la giornata in 1’36″333, un crono più rapido di 26 millesimi rispetto a quello che era valso a Esteban Ocon l’11^ posizione in griglia nel GP di Abu Dhabi. Il miglior tempo il pilota di Oviedo lo ha messo a segno in uno dei 105 giri complessivamente percorsi quest’oggi, dimostrando dunque non solo un’ottima velocità ma anche un grande stato di forma.
Alle spalle della R.S. 20 dello spagnolo si è piazzato Nyck De Vries: l’olandese, che ha preceduto Stoffel Vandoorne (3° in 1’36″840 e con 82 giri completati), con la Mercedes W11 ha chiuso a poco più di due decimi di ritardo dal tempo messo a referto da Alonso. Buon 4° è poi Robert Kubica, che con l’Alfa Romeo Racing sigla un 1’37″446, mentre 5° in 1’37″557 è Yuki Tsunoda: erano parecchi gli occhi puntati sul giapponese, da sempre più parti indicato come il futuro compagno di squadra di Pierre Gasly, e il giovanissimo nipponico non ha deluso le aspettative completando senza problemi 123 passaggi a bordo della AlphaTauri AT01. 6^ posizione – e primo pilota ad avere fatto segnare il proprio miglior giro con gomme C4 – è poi Juri Vips: l’estone ha messo assieme 101 giri, il migliore dei quali in 1’37″770. 7° posto per Antonio Fuoco: il pilota calabrese è salito a bordo della Ferrari SF1000 completando 126 passaggi e fermando il cronometro sull’1’37″817, andando così a precedere per soli 9 millesimi Callum Ilott, che di giri a bordo dell’Alfa Romeo ne ha invece messi assieme 93.
8^ piazza poi per Guanyu Zhou e il suo 1’37″902, mentre si rivede sulla Williams Jack Aitken: il britannico, con le C4, non va oltre la 9^ posizione in virtù di un 1’38″153 che gli consente comunque di precedere Robert Shwartzman. Il russo della FDA non ha particolarmente brillato nella giornata odierna, finendo con l’accusare oltre tre decimi di ritardo da Fuoco pur completando 129 giri. La top ten di questa sessione di test la completa poi Sebastien Buemi con il suo 1’38″284, un crono che a parità di mescola utilizzata (C4) consente al francese di precedere tanto Marino Sato e la sua AlphaTauri (1’38″495 per il giapponese) quanto Roy Nissany e la sua Williams, autori di un 1’39″800. Fanalino di coda è infine Mick Schumacher: il tedesco, salito nuovamente a bordo della Haas dopo l’apparizione nelle FP1 del GP di Abu Dhabi, nonostante la mescola C5 non va oltre un 1’39″947, crono messo a segno in uno dei 125 passaggi completati.
Ecco la classifica finale dei test di Abu Dhabi: