Che le dimissioni di Mattia Binotto dalla Scuderia Ferrari potessero innescare un effetto domino rilevante lo avevamo un po’ subodorato tutti. Alzi la mano, tuttavia, chi aveva sinceramente pensato che il gioco delle sedie iniziato suo malgrado dall’ingegnere emiliano potesse coinvolgere così tanti personaggi in così tante scuderie.
Non più tardi di ieri, tanto per ricordarlo a chi magari se lo fosse lasciato sfuggire, la Williams ha ufficialmente cessato i propri rapporti tanto con il suo Team Principal – quello Jost Capito arrivato da Volkswagen Motorsport – quanto con il suo Direttore Tecnico, l’ingegnere francese Francois-Xavier Demaison. I due non hanno ancora sciolto le riserve circa il loro futuro, e lo stesso ha fatto il team di Grove: nel momento in cui questo articolo viene scritto, infatti, la storica scuderia che porta il nome del fu Sir Frank non ha ancora annunciato i nomi dei due sostituti.
Ben diversa è invece la situazione in Alfa Romeo Racing. O meglio, nel Sauber Group dato che la partnership tra la scuderia di Hinwil e il marchio del Biscione si sta rapidamente avviando verso i titoli di coda. Pochi minuti dopo l’ufficialità dell’approdo di Frederic Vasseur tra le fila della Scuderia Ferrari, il gruppo elvetico ha annunciato l’ingaggio di Andreas Seidl nel ruolo di CEO. Per il 46enne ingegnere tedesco, che prima di approdare in McLaren aveva svolto un ruolo chiave nel vittorioso primo ritorno di Porsche nel FIA WEC, si tratterà in realtà di un ritorno a casa. Seidl è stato infatti Responsabile delle operazioni di pista del team di Hinwil per anni, salvo poi accasarsi in seno al Gruppo Volkswagen quando il colosso tedesco ha deciso di riportare il marchio di Stoccarda nel World Endurance Championship. Il trasferimento, a ben guardare, appare tutto fuorché casuale: sono passati pochi mesi dall’annuncio della partnership tra Audi Sport e Sauber Group, e non deve quindi affatto stupire che il gruppo Volkswagen abbia cercato di riportare a sé uno dei suoi uomini di fiducia in vista della futura riorganizzazione della squadra.
“Sarà bello tornare in Sauber a partire da gennaio” – ha dichiarato Seidl, il cui primo compito sarà sicuramente quello di cercare un nuovo Team Principal – “Questo è un team con una storia gloriosa in Formula 1, e vanta oltretutto una grande organizzazione che posso dire di conoscere molto bene: ho lavorato e vissuto a Hinwil per quattro anni. Non vedo l’ora di unirmi al team e di ricominciare a lavorare con i miei colleghi, nel tentativo di raggiungere gli ambiziosi obiettivi che ci siamo posti”.
I più attenti tra voi avranno capito che, per un Seidl che parte, dev’esserci qualcuno che arriva. O che, nel caso specifico di McLaren, resti ma con un ruolo diverso. La scuderia di Woking, per sostituire il tedesco, ha infatti promosso dai propri ranghi una vecchia conoscenza dei tifosi Ferrari: Andrea Stella. L’ingegnere italiano, accasatosi in McLaren a partire dalla stagione 2015 dopo la rottura dei rapporti tra Fernando Alonso e il Cavallino Rampante, è stato scelto da Zak Brown per prendere le redini di un team che è sì in crescita da diversi anni, ma al quale manca sempre l’ultimo guizzo per agganciarsi con costanza ai primissimi della classe.
“Sono felicissimo che sia Andrea Stella a ricoprire il ruolo di Team Principal e a guidare così il nostro programma tecnico e operativo in F1” – ha dichiarato Zak Brown, CEO di McLaren – “Ha un grande talento, enorme esperienza ed è un membro estremamente rispettato del team: i successi ottenuti nel corso della sua carriera in Formula 1 parlano per lui. Il fatto che abbiamo scelto lui per questo ruolo è esempio lampante della fiducia che riponiamo nel nostro team, e non vedo l’ora di iniziare a lavorare con lui per risalire ulteriormente la griglia e iniziare a vincere gare con regolarità”. “Avere questa possibilità è per me un privilegio” – ha aggiunto Andrea Stella – “Sono grato a Zak e agli altri azionisti per la fiducia che mi hanno dato, così come sono grato a tutti i colleghi che mi hanno dato supporto nel corso della mia carriera. Sappiamo di avere molto lavoro da fare, ma sono ottimista e fiducioso perché so di poter contare su un team pieno di talento, esperienza e dedizione. Lavoreremo assieme, anche con Lando e Oscar, per raggiungere grandi successi”.
La musica, dunque, inizia a scemare. Le sedie della Formula 1 del prossimo futuro, pian piano, si stanno riempiendo. Al tempo il compito di rivelare chi avrà scelto quella giusta su cui sedersi.