Si è conclusa con la 10^ posizione la prima gara del 2020 di Sebastian Vettel. Il tedesco della Ferrari, scattato dall’11^ casella dello schieramento dopo una qualifica estremamente complicata, è riuscito a conquistare un punticino iridato andando a chiudere la top ten del GP d’Austria.
La sensazione, tenendo conto dei ritiri e delle penalità altrui, è che il #5 avrebbe potuto chiudere la gara anche più avanti in classifica se non fosse incappato in un grave errore nel corso del 31° passaggio. E’ stato quello infatti il giro in cui, all’altezza di Curva 3 e cercando di approfittare della lotta che davanti a lui stava andando in scena tra Carlos Sainz e Charles Leclerc, il tedesco della Ferrari è finito in testacoda cercando improvvidamente di superare all’interno proprio quel #55 che dal prossimo anno prenderà il suo posto al fianco del monegasco.
Vettel, sprofondato nei bassifondi della classifica dopo essere stato costretto a far sfilare tutto il gruppo, da quel momento in avanti non è più riuscito a trovare il giusto ritmo e si è dunque dovuto accontentare di approdare – non senza fatica – in una zona punti all’interno della quale il #16 è stato invece piuttosto comodamente, volendo utilizzare un eufemismo. Secondo il tedesco, tuttavia, le cose sarebbero potute andare molto peggio dato che lui stesso ai microfoni di Sky Sport F1 ha ammesso di aver rischiato di finire in testacoda addirittura più di una volta. “Sono contento di essermi girato solo una volta, perché oggi era davvero difficile” – ha infatti dichiarato Vettel – “Siamo arrivati molto vicini io e Carlos, si è spostato verso l’interno e io a quel punto ero già al limite perché avevo cercato di arrivare il più vicino possibile”. “Ho perso il posteriore, ma l’ho perso almeno un altro paio di volte oggi: come ho detto, sono contento di essermi girato solo una volta. La macchina era difficile da guidare, io ho dato il massimo. La Safety Car ci ha aiutato un po’, il Gran Premio è stato divertente alla fine ma il risultato non è quello che volevo“, ha concluso un apparentemente sempre più in difficoltà quattro volte Campione del Mondo.