È una pole position straordinaria quella che Charles Leclerc conquista nelle qualifiche del Gran Premio di Spagna: il monegasco della Ferrari, che percorre meno giri cronometrati di tutti i suoi diretti avversari a causa di strategia ed errori, sbaraglia la concorrenza grazie a un 1’18”750 che non lascia spazio a repliche. Nulla ha potuto questa volta Max Verstappen, 2° e incapace di replicare al #16 per via di un problema tecnico che ha colpito la sua RB18 nel secondo e decisivo tentativo cronometrato, mentre Carlos Sainz con la seconda delle Ferrari chiude davanti a George Russell. Bene entrambe le Haas, mentre deludono Norris, Alonso e le due Aston Martin. Ecco la cronaca completa.
La Q1 scorre via senza particolari colpi di scena. Davanti a tutti, per un leitmotiv che prosegue ininterrotto sin dalle FP1 di questo fine settimana, è ancora Charles Leclerc: il #16 chiude la prima manche delle qualifiche in 1’19”861, precedendo per soli 31 millesimi Carlos Sainz e per poco più di due decimi la Red Bull di Max Verstappen, nuovamente inseguito da George Russell e da un sorprendente Kevin Magnussen, 5° davanti a Lewis Hamilton. Come sempre accade durante la Q1, la lotta infuria nelle posizioni di rincalzo: a essere esclusi al termine della prima fase delle qualifiche sono le due Aston Martin di Sebastian Vettel e Lance Stroll, deludenti nonostante il corposo aggiornamento sfoggiato dalle AMR22 al via del fine settimana catalano, la Alpine di Fernando Alonso (che gabbato dal traffico viene escluso nonostante l’ottimo potenziale mostrato fino al via delle qualifiche dalla sua monoposto) e le due Williams di Alexander Albon e Nicholas Latifi, che si spartiranno l’ultima fila dello schieramento nel GP di domenica.
Ecco la classifica completa al termine della Q1:
Anche nella Q2 non ci sono intoppi, con la seconda manche delle qualifiche che premia Max Verstappen. Il Campione del Mondo in carica ferma il cronometro sull’1’19”219, rifilando 234 millesimi a Carlos Sainz e poco più di due decimi e mezzo la Mercedes di George Russell, anche stavolta davanti a Lewis Hamilton. Solamente 7° è Charles Leclerc, che assieme alla Ferrari decide di correre un rischio: il #16 della Ferrari, che mette a segno il proprio 1’19”969 con un set di gomme usate, decide di non rientrare in pista per un nuovo tentativo con pneumatici nuovi in modo tale da conservare un set di Soft fresche in vista della gara di domenica. A essere esclusi dalla seconda manche delle qualifiche sono dunque Lando Norris – che si vede cancellato il proprio miglior giro per avere infranto i track limits -, Esteban Ocon, le due AlphaTauri di Yuki Tsunoda e Pierre Gasly e l’Alfa Romeo di Guanyu Zhou.
Ecco la classifica completa al termine della Q2:
Nella decisiva Q3 è Max Verstappen a sferrare il primo colpo, fermando il cronometro sull’1’19”073 e agguantando così la pole position provvisoria. Alle sue spalle c’è Sainz, mentre commette un errore Charles Leclerc: il #16 finisce in testacoda all’ingresso dell’ultima chicane, venendo così costretto ad abortire il proprio tentativo e ritrovandosi senza un tempo valido a poco meno di 4’ dallo sventolare della bandiera a scacchi. Il monegasco, tuttavia, sul giro secco sta dimostrando di avere nervi d’acciaio: con un solo colpo a disposizione, Leclerc sfodera un giro velocissimo e conquista la pole position del GP di Spagna grazie al suo 1’18”750 che in un attimo spazza via tutte le paure che aleggiavano sul box della Scuderia Ferrari. Al decisivo rush finale non partecipa Max Verstappen: il Campione del Mondo, fermato da un problema tecnico occorso alla sua RB18 all’inizio del secondo giro lanciato, deve quindi accontentarsi della seconda posizione davanti a Carlos Sainz – 3° in 1’19”166 – e a George Russell, ottimo 4° quest’oggi davanti anche alla Red Bull di Sergio Perez. 6^ piazza per Lewis Hamilton, che condividerà la terza fila dello schieramento assieme al suo ex compagno di squadra Valtteri Bottas, mentre Kevin Magnussen e la sua Haas priva di aggiornamenti precederanno in griglia la McLaren di Daniel Ricciardo e la VF-21 gemella di Mick Schumacher, 10° in 1’20”368.