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Prost: “Alonso non al top? Io nel ’93 ero completamente perso”





Il quattro volte campione del mondo Alain Prost ha commentato il ritorno in Formula 1 di Fernando Alonso e le conseguenti naturali difficoltà dell’Asturiano, tracciando poi un parallelismo con la propria esperienza personale.

Alain Prost e Fernando Alonso

Non è un mistero che il ritorno in Formula 1 di Fernando Alonso abbia avuto un inizio in salita: nemmeno lo stesso Asturiano aveva nascosto le difficoltà di rientrare in un ambiente così competitivo dopo due anni di assenza dal Circus. Sebbene allo scorso Gran Premio di Baku si siano finalmente riscontrate la fame e la spietatezza sportiva che hanno contraddistinto la sua carriera, l’inizio di stagione lo aveva visto arrancare quasi costantemente per tenere il passo del compagno di squadra Esteban Ocon. Questo tema lo avevamo già dibattuto con Luca Ghiotto nel corso di una diretta su Twitch: il pilota Vicentino aveva sottolineato come fosse necessario dare un po’ di tempo al #14 perché potesse finalmente tornare ai livelli che gli competono. “Al momento è Fernando… ma non ancora Alonso”, aveva dichiarato Ghiotto dopo il GP di Monaco, e Alain Prost sembra avvallare questa tesi. Qualora foste interessati a seguire e a commentare con noi le future live, potete iscrivervi al nostro canale Twitch cliccando qui.

Intervistato da Tom Clarkson nel podcast F1 Nation, il quattro volte iridato Alain Prost ha voluto spendere qualche parola sulle iniziali difficoltà di Alonso, che ha potuto osservare da vicino nei panni di consulente Alpine: “Non sono sorpreso che abbia bisogno di tempo, non è un passo immediato il ritorno in F1. Il simulatore è un buon test, ma è all’interno dell’auto vera dove devi essere a tuo agio. E non è solo la condizione fisica, ma anche la dimensione psicologica, la visione, la testa. E non dimenticare che ha avuto anche l’incidente in bicicletta, e non sapendo l’effetto che avrebbe potuto avere su di lui ero un po’ preoccupato.” Il campione francese ha poi aggiunto di avere molta fiducia nei confronti dell’Asturiano: “Sta migliorando sempre di più, ma non è ancora completamente al top secondo me. Lui lo sa e ci aspettiamo che al Gran Premio di Francia, dove si troverà in una pista diversa, un circuito più ampio che conosce bene, possa far bene. Quindi vedremo, ma non mi sorprende che ci voglia un po’ di tempo prima che ritrovi la condizione ottimale”.


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Come accennato in precedenza, lo stesso Prost si ritrovò suo malgrado in una situazione simile. Era il 1993 e dopo essersi preso “un anno sabbatico” complice il licenziamento da parte della Ferrari, Alain ritornò in Formula 1 alla guida della Williams. I primi test sul finire del 1992 misero a dura prova la tempra del francese: “In Portogallo mi sono chiesto ‘Perché sono tornato!?’. È stato uno shock fisico e mentale. Ero davvero, davvero in forma… incredibilmente in forma! Avevo appena il 5% di massa grassa. Nonostante ciò, quando sono arrivato a settembre con una condizione ottimale per riprendere in mano il volante di una Formula 1, mi sono sentito completamente perso“. Il Professore ha poi aggiunto concludendo: “Questo significa che tutto ciò che fai fuori dalla macchina è importante, ma non è importante quanto tutto il lavoro all’interno della vettura. Tutti i muscoli che stai allenando sono muscoli diversi, tutta la psicologia, la visione e tutto il resto… non puoi allenarli all’esterno.”

@Alpine Racing
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Marco Perziani

The author Marco Perziani

Dal 1991 ossessionato dai motori. Vi parlo di nuove uscite, e narro storie. Tutto esclusivamente a base di cilindri, passione, odor di carburante possibilmente sulle note di un V10 aspirato.