“No further action”. Tradotto, “nessuna azione ulteriore”. E’ questo il verdetto dell’incontro tra Sebastian Vettel – accompagnato da Maurizio Arrivabene – ed i vertici della FIA, reso noto pochi minuti fa. Tirano dunque un grosso sospiro di sollievo i tifosi ferraristi, che temevano l’arrivo di nuove penalità per il #5 della Ferrari a seguito di quanto accaduto durante il 19° giro dello scorso GP di Baku.
Alla presenza di Jean Todt e di altre personalità di vertice della Federazione (tra cui figurava anche Charlie Whiting), il tedesco di Heppenheim – che tra l’altro compie oggi 30 anni – ha ammesso la propria colpa, dichiarandosi unico responsabile di quel gesto (la ruotata data ad Hamilton, ndr). Alla luce di questa ammissione la FIA ha dunque deciso che non sarebbero state prese ulteriori sanzioni rispetto ai 10″ di Stop & Go già scontati da Vettel durante la gara azera.
Un comunicato ufficiale della FIA recita infatti: “Alla luce di questi sviluppi, il presidente della FIA Jean Todt ha deciso che in questo caso la questione possa considerarsi chiusa“. Ma non ci sarà più una seconda chance per Sebastian Vettel, ed a dirlo è lo stesso comunicato della Federazione: “Tuttavia, avendo notato la gravità dell’offesa e le sue potenziali conseguenze negative, il presidente della FIA Jean Todt ha chiarito che se dovesse ripetersi un comportamento simile la questione verrebbe subito devoluta al Tribunale Internazionale della FIA per ulteriori investigazioni”.
Restano quindi 9 i punti “disciplinari” accumulati da Sebastian Vettel, con i primi 3 che svaniranno in occasione del GP di Silverstone, allontanando così l’eventualità di incappare nella temutissima sospensione di una gara. E, in più, Vettel è stato rimosso fino alla fine dell’anno da qualsiasi ruolo all’interno delle iniziative della FIA per la promozione della sicurezza sulle strade.
Ma immaginiamo che rispetto ai rischi che si temeva potesse correre il tedesco questo provvedimento sia decisamente sopportabile…