La FIA, a seguito delle analisi effettuate sulle gomme utilizzate dalle vetture nel corso della Sprint Race, ha deciso che nel corso del GP del Qatar le gomme avranno un limite massimo di utilizzo di 18 giri. Questo vuol dire che team e piloti dovranno effettuare almeno tre pit stop nel caso la gara dovesse essere completata nella sua interezza.

Con una distanza di 57 giri, infatti, saranno almeno quattro gli stint che dovranno essere effettuati, con non più di 18 giri, uno in meno di quelli effettuati nella Sprint Race di ieri. Chiunque dovesse superare tale limite vedrebbe esposta la bandiera nera, e sarebbe automaticamente squalificato dal GP del Qatar. Il limite di 18 giri riguarda però i set di gomme nuove: per quanto riguarda quelle usate, saranno FIA e Pirelli a comunicare quanti giri potranno effettuare, e quale sarà il criterio per determinare tale risultato.
Già nella nottata tra venerdì e sabato erano erano emersi alcuni problemi, con la Pirelli che aveva riscontrato dei danni agli pneumatici utilizzati nel corso dell’unica sessione di prove libere: in molte gomme infatti, dopo appena 20 giri di utilizzo, era risultata una separazione tra il battistrada e la carcassa in corrispondenza del fianco. Ciò ha fatto pensare FIA e Pirelli che un numero superiore di giri avrebbe fatto scoppiare la gomma, ponendo seri rischi di sicurezza durante la gara. Sempre secondo la FIA questi problemi sono stati causati dai cordoli particolarmente aggressivi presenti in Qatar. Sul circuito di Losail infatti viene fatto ampio uso dei cordoli piramidali da 50 mm che innescano frequenze pericolose sulle gomme quando le vetture vi passano sopra. Ricordiamo che anche nel 2021 c’erano stati problemi connessi ai cordoli non solo sulle gomme in gara, ma anche sui telai.
Per questo motivo, già ieri erano stati risistemati i track limits nelle curve 12-13, riducendo la sezione stradale di circa 80 cm e allargando il cordolo. Era poi stata aggiunta una sessione di 10 minuti per acclimatarsi con le modifiche, prima della qualifica shootout. La FIA si era anche riservata la possibilità di decidere, al termine della Sprint Race, se confermare o meno le tre soste obbligatorie, con le gomme che non avrebbero potuto superare i 20 giri. Non solo la conferma è arrivata, ma sono anche stati tolti due giri: evidentemente, quanto emerso dalla Sprint Race di ieri è stato più grave del previsto.
Una situazione che riporta alla mente quanto accaduto nel 2005 ad Indianapolis, nel GP degli Stati Uniti, anche se almeno in quel caso sei vetture erano a posto. Non essendoci adesso una divisione tra fornitori di pneumatici, evidentemente è stato più facile raggiungere un accordo che soddisfacesse tutti.