“Beh, ma io non ho mai detto che mi sarei ritirato”. È così che risponde sorridendo Lewis Hamilton a chi, nel corso della presentazione della Mercedes W13, gli chiede come abbia affrontato gli inevitabili strascichi che l’epilogo del Mondiale 2021 di Formula 1 ha portato con sé.
Dà una risposta diretta, che in un colpo solo spazza via settimane di illazioni su quello che sarebbe stato il futuro del #44. Alimentate da un silenzio social che nulla in realtà dice, per mesi le voci sull’imminente ritiro dell’inglese si sono inseguite senza sosta. E nessuna di loro, colpevolmente, ha tenuto conto di un fattore fondamentale: la mentalità di Lewis Hamilton. Una persona – prima ancora che un pilota – che subisce, incassa e poi reagisce con più forza. Fine settimana del Gran Premio del Brasile 2021 docet, al netto di tutte le supposizioni che si possano fare sulla superiorità tecnica (e non sull’irregolarità) della sua Mercedes in quel weekend di Interlagos.
Leggi anche: Mercedes W13, tornano i bargeboards anche se vietati: ecco come
Chi è rimasto stupito dal silenzio social di Hamilton, mi viene da pensare, raramente si è trovato nella condizione di dovere metabolizzare una delusione cocente. Il #44, è inutile negarlo, ha subito – e non poco – l’esito della stagione 2021 di Formula 1. Si è sentito derubato, ha avuto la netta sensazione che regole applicate a senso unico per anni siano state arbitrariamente piegate per strappargli di mano quell’ottavo Mondiale che lo proietterebbe da solo sulla vetta dell’Olimpo del Motorsport. E come si pretende, chiedo io, che dopo un Campionato così intenso, che ha vissuto al ritmo del respiro di una delle più aspre rivalità della storia della F1, non si resti ammutoliti da una sconfitta maturata nel corso dell’ultimo giro dell’ultima gara? È vero, Hamilton è un pilota che condivide spesso pensieri e momenti della propria vita sui suoi canali social. Ma è altrettanto vero (e naturalmente comprensibile!) che a seguito di una batosta emotiva del genere possa non esserci così tanta voglia di esternare al mondo pensieri che al 99% erano tutt’altro che positivi, ispiratori e motivazionali.
Leggi anche: Ben Sulayem rivolta la F1: fuori Masi, no ad alcuni Team Radio e sì al VAR
“In questi mesi sono rimasto con la mia famiglia, ho vissuto dei bei momenti” – aggiunge Hamilton, dimostrando come nei mesi che avrebbero dovuto precedere l’annuncio del suo ritiro non abbia in realtà fatto altro che godersi semplicemente la vita – “E a un certo punto ho capito che ero pronto per tornare ad attaccare in un’altra stagione al fianco di Toto e George”. “È straordinario vedere George arrivare nel team e portare con sé la sua energia, posso già percepirla da ogni membro della squadra, e credo che questo abbia posto le basi per un’altra stagione entusiasmante” – spiega il sette volte Campione del Mondo di F1 – “Adoro quello che faccio, ed è un tale privilegio potere lavorare con queste persone, quando percepisci di essere parte di una famiglia, di una scuderia che lavora insieme per raggiungere un obiettivo comune, che non c’è nulla di paragonabile a questo”.
“Credo che Lewis si sia comportato nel modo giusto” – interviene Toto Wolff – “Credo che abbia fatto benissimo sia a escludersi dal microcosmo della Formula 1 prendendo un po’ le distanze, sia a scomparire dai social. È tornato con il giusto atteggiamento mentale: è positivo, è determinato e ancora una volta dimostrerà che le avversità vissute non fanno altro che renderlo ancora più forte. Come ha già detto lui, è in modalità d’attacco”.
“Non mi sono ancora prefissato degli obiettivi da raggiungere quest’anno” – conclude Hamilton – “Naturalmente ogni persona nel team sta lavorando da mesi verso un unico obiettivo: vincere il nono Titolo Costruttori e tornare ad alzare ulteriormente l’asticella, facendo qualcosa che mai nessuno è riuscito a fare. Ne abbiamo conquistati otto, ora si tratta di andare avanti per cercare di ottenerne un altro. E se pensate che quello che avete visto alla fine della passata stagione sia il meglio che io possa fare, aspettate di vedere cosa farò quest’anno”. Mica male per un pilota che secondo alcuni non avrebbe dovuto essere al via della stagione 2022 del Circus, non trovate?