Dopo un venerdì tutto a tinte argentee si tinge di rosso il sabato mattina del RedBull Ring: è infatti la Ferrari SF70-H di Sebastian Vettel a prendersi la vetta delle FP3 del GP d’Austria, grazie a quel giro in 1’05″092 che finora rappresenta la miglior prestazione dell’intero weekend.
Dopo aver visto la Mercedes di Hamilton dominare sia nelle FP1 che nelle FP2, il tedesco della Ferrari ha dato quasi l’impressione di aver cambiato passo durante la terza ed ultima sessione di prove libere del weekend austriaco. Oltre infatti a prendersi la cima della classifica al termine della simulazione di qualifica – durante la quale il #5 ha dimostrato di poter effettuare più di un tentativo di giro veloce con un solo treno di UltraSoft -, il tedesco della Ferrari ha messo in mostra un miglioramento anche per quel che riguarda il passo gara, con diversi giri inanellati sul passo dell’1’08″basso, un qualcosa che finora solamente Hamilton sembrava essere in grado di fare. Ma dopo la sostituzione del cambio sulla sua W08 Hybrid – e le conseguenti 5 posizioni di penalità in griglia – anche durante le FP3 l’inglese ha avuto qualche difficoltà di troppo: nei minuti conclusivi della sessione è infatti letteralmente esploso il freno anteriore destro, con il #44 che è stato costretto a rientrare ai box lentamente per parcheggiare nel garage la sua vettura. E’ lecito quindi supporre che, nonostante l’1’05″361 che gli consegna la seconda posizione virtuale a 269 millesimi da Vettel, l’inglese non sia più così soddisfatto dell’andamento del weekend austriaco. La seconda fila di queste FP3 è poi tutta finlandese: Valtteri Bottas, che accusa oltre 4 decimi di ritardo dal crono di Vettel, si tiene dietro per poco meno di un decimo Kimi Raikkonen, con il #7 che ha accusato oltre mezzo secondo di distacco dalla prestazione del compagno di team.
Quinta e sesta sono invece le due RedBull, con Verstappen davanti a Ricciardo: i due sono separati da poco più di un decimo, ma sul giro secco pagano dalla vetta rispettivamente 692 ed 804 millesimi mentre sul passo gara il distacco si avvicina drammaticamente ad 1″. Buona è invece la prestazione delle due Haas, entrambe nei primi 10 con Magnussen davanti a Grosjean per poco meno di un decimo, così come positive sono le FP3 per le Toro Rosso, con Kvyat che chiude 9° in 1’06″279 staccando di soli 5 millesimi Sainz, con lo spagnolo che è riuscito a raddrizzare una sessione che si era aperta con un guasto sulla sua STR12.
Appena fuori dai primi 10 troviamo Esteban Ocon, ad 1″2 dal tempo di Vettel ma capace di tenersi dietro Nico Hulkenberg e la prima delle McLaren, che stavolta è quella di Stoffel Vandoorne, 12° in 1’06″578. 13esima piazza per Palmer, che in queste FP3 contiene ad appena 32 millesimi il ritardo dal #27 e che precede Fernando Alonso, 15° davanti alla finora deludente coppia delle Williams, in difficoltà e con Stroll davanti a Massa. Crisi nera, almeno fino a questo momento, anche per Sergio Perez: il messicano, complice forse anche la sessione di FP in meno svolta per lasciar spazio ad Alfonso Celis, non sembra affatto a proprio agio sul circuito austriaco e non riesce ad andare oltre un 1’06″875 che gli permette di tenersi dietro solamente il duo Sauber, con Ericsson che stavolta precede Wehrlein per 90 millesimi.
Ecco la classifica completa al termine delle FP3: