È un inizio tutto argentato per il GP di Francia. Anche le FP2 vanno a Stoccarda, con Bottas che sopravanza Lewis Hamilton di 4 decimi. Inseguono invece le Ferrari, mentre brilla Lando Norris con uno splendido 5° posto. E le macchine girano con la spada di Damocle del ricorso Ferrari: cambierà la graduatoria del GP del Canada?… Interrogativo risolto all’ultimo: no, la FIA respinge le nuove prove del Cavallino.
Pure le FP1 si erano chiuse con una doppietta Mercedes: Lewis Hamilton (1’32”378) precedeva Valtteri Bottas (1’32”807). Solo 3^ la Ferrari con Charles Leclerc (1’33”111), dopo un lungo lavoro di comparazione tra le vecchie e le nuove componenti. A referto vanno messi un testacoda per Gasly (6°) e una perdita d’acqua che ha obliterato le prove di Romain Grosjean.
Parti invertite nel pomeriggio. Valtteri Bottas ha chiuso la partita in simulazione qualifica con un ottimo tempo: 1’30”937. Il #77 è apparso sempre in palla in FP2 (incassa anche 34 giri). Segna il crono con la mescola Soft (che Oltralpe corrisponde alle Pirelli C4). Dietro di lui chiude invece Lewis Hamilton (1’31”361), più irrequieto. Il #44 s’è rimediato una investigation. Sul finale ha infatti perso la macchina ed è andato fuori pista, ostacolando Verstappen nel rientro e abbattendo un birillo. Nessuna conseguenza per nessuno, ma i commissari hanno voluto annotare il caso. Hamilton ha montato a lungo le gomme gialle: che voglia tentare di qualificarsi in Q3 con quelle? Le rosse sembrano offrire un vantaggio risicato… Sul finire della sessione i tedeschi hanno iniziato la simulazione gara con strategie differenziate: medie per Bottas, morbide per Hamilon (poi si sono scambiati i ruoli). Entrambe le Mercedes paiono avvantaggiate sul passo gara, specie con le gialle.
Le Ferrari sono 3^ e 4^ a circa 7 decimi di distacco. Charles Leclerc chiude il podio delle FP2, con 649 millesimi di ritardo da Bottas. Dietro di lui c’è Sebastian Vettel (1’31”665). Il #5 ha subìto il traffico a inizio sessione («Carina la Williams, a parcheggiare in uscita da curva 11»). La Ferrari ha schierato una vasta gamma di aggiornamenti nel tentativo di aumentare il carico aerodinamico: pare riuscirci, migliorando nelle curve medio-lente. La squadra ha continuato con le comparazioni. Purtroppo Maranello è apparsa un po’ in difficoltà in simulazione gara, specie con le gomme gialle (1’36”, vs l’1’35” delle Mercedes) . Sulle rosse invece le Ferrari sono apparse più vicine ai tempi di Hamilton. Ma le gomme morbide paiono poco prestanti a causa delle alte temperature.
Spicca su tutti la quinta posizione di Lando Norris (1’31″882). Il giovane pilota britannico ha firmato un’ottima FP2, sfruttando bene anche le gomme Hard a inizio pomeriggio. La McLaren ha schierato alcuni ritocchi aerodinamici ma ha patito un problema al cambio di Carlos Sainz jr (7°, 1’32″432), fortunatamente rientrato senza troppe preoccupazioni. Più nascoste le due Red Bull (Verstappen è 6°, +1’112, Gasly è 8°, +1’511). Ma i Bibitari sembrano competitivi su gomme medie rispetto alla Ferrari… Ottima la 9^ piazza di Raikkonen (1’32″677), che con l’Alfa ha dovuto scontare un lungo. Chiude la Top 10 Kevin Magnussen (1’32″789), un buon risultato comparato al calvario patito dal compagno Grosjean (17°, +2″654). Il francese si è molto lamentato per le condizioni della vettura ma senza sortire grandi effetti. Bisogna ricordare anche la buona 11^ piazza del nostro Antonio Giovinazzi (1’32″973), bravo anche a rispondere a Raikkonen in corso di sessione mentre esordiva con la gomma morbida.
La FIA ha giudicato non significative e rilevanti le nuove prove presentate da Ferrari. Il risultato del GP del Canada non subisce variazioni #FrenchGP #SkyMotori pic.twitter.com/0z0ZzWX7Eh
— Mara Sangiorgio (@mara_sangiorgio) June 21, 2019
Deludono le Renault, che giocano in casa e hanno portato un grande pacchetto di aggiornamenti. Ricciardo e Hulkenberg chiudono rispettivamente 12° e 14° (+2″083, +2″144). E pensare che il #3 schiera pure una versione avanzata del motore transalpino, portata apposta per il GP di casa. Altrettanto fa Kvyat in Toro Rosso: il pilota russo partirà dal fondo nella gara di domani a causa delle penalità. Per questo oggi si è dato a un lavoro diverso, concentrandosi sulle gomme morbide prima e su una simulazione su gomma dura poi. Il #26 chiude 15° (1’33″254) davanti alla Racing Point di Sergio Perez, a sua volta seguito da Grosjean e Stroll. Fanalini di coda le solite Williams, con Russel (+3″677) davanti a Kubica (+4″258).
Ha fatto parlare di sé la nuova pit-lane. La Direzione Gara ha ridotto il limite di velocità da 80 a 60 chilometri orari per motivi di sicurezza. L’ingresso è stato anticipato, ma a destare più perplessità è l’uscita. La pit exit infatti è stata allungata e adesso i piloti si immettono in piena traiettoria, tra l’altro proprio in prossimità del punto di frenata. Lo stesso Vettel se ne è lamentato in mattinata.
Al termine della sessione di prove libere è arrivata la nuova sentenza della FIA. Gli steward hanno giudicato “non significative e non rilevanti” i nuovi elementi prodotti in giudizio dalla Scuderia Ferrari: la vittoria di Hamilton a Montréal è adesso consolidata. Le FP2 si sono tenute nell’atmosfera di tensione creata dal ricorso, visto che le ultime audizioni si sono tenute proprio appena prima del semaforo verde. Non verranno sentiti i piloti coinvolti (Hamilton e Vettel).
Il collegio dei giudici ha rigettato il ricorso ritenendo che, dei 7 argomenti presentati dalla Ferrari, 5 non erano nuovi (bensì disponibili fin dalla fine della gara), uno era soltanto una mera opinione personale (un commento di Karun Chandhok per Sky Sports), e infine uno non rilevante. Quest’ultimo era il video della telecamera frontale di Sebastian Vettel, col quale evidentemente Maranello ha tentato di dimostrare la mancanza di intenzionalità del #5 nella manovra. I giudici l’hanno ritenuto irrilevante perché “la prova contenuta in questo video può essere reperita in altri“.