Era previsto un incremento della pioggia per questo pomeriggio in quel di Monza. E invece, come a voler fare un regalo ai protagonisti del Circus e soprattutto alle migliaia di appassionati accorsi sulle tribune del tracciato brianzolo, il sole ha fatto capolino durante la seconda sessione di prove libere del GP d’Italia, permettendo alle squadre di lavorare con maggiore serenità in vista della gara.
Il mutamento climatico, tuttavia, non ha stravolto troppo la classifica della mattinata. La prima fila virtuale è infatti di nuovo occupata dalle due Frecce d’Argento, anche se stavolta è Valtteri Bottas a mettersi davanti a tutti con il suo 1’21″406, un crono di 56 millesimi più rapido rispetto a quello di Lewis Hamilton. Alle spalle delle due Mercedes ci sono ancora le due Ferrari, sensibilmente più vicine rispetto alla classifica delle FP1: Sebastian Vettel, 3°, paga 140 millesimi di ritardo dalla vetta, mentre Raikkonen è staccato di quasi 4 decimi dal crono del suo connazionale. 3^ fila che è invece tutta RedBull, con Verstappen stavolta davanti a Ricciardo: i due – che sconteranno rispettivamente 15 e 20 posizioni di penalità in griglia a causa della sostituzione di alcune componenti delle loro PU – sono staccati tra di loro di poco più di 3 decimi, ma entrambe le RB13 pagano oltre 1″ dal crono della prima delle Mercedes.
Buona prestazione, almeno finora, per le due McLaren, 7^ e 8^ ad occupare tutta la quarta fila. Vandoorne, con il suo 1’22″947, si piazza ad 1″5 dal tempo di Bottas, tirandosi dietro a 21 millesimi di distanza Fernando Alonso, che dopo uno dei soliti e malinconici “No Power!” ha trovato il modo di risolvere in corsa i problemi sulla sua MCL32. 9° posto per Esteban Ocon, che si ferma a 9 millesimi dall’asturiano, davanti a Felipe Massa, in 10^ posizione come avvenuto durante le FP1.
Appena fuori dai primi dieci c’è poi Carlos Sainz: lo spagnolo, che ha chiuso le FP2 in 1’23″150, è stato costretto ad abbandonare anzitempo la sessione per via di un guasto al suo motore Renault, per la sostituzione del quale avrebbe già dovuto scontare 10 posizioni di penalità in griglia. Risalgono bene, rispetto a questa mattina, le due Renault: Hulkenberg e Palmer si issano infatti rispettivamente in 12^ e 13^ posizione, distanti rispettivamente 1″8 ed 1″9 dalla cima della classifica. Solo 14° è invece Sergio Perez, che si tiene dietro Lance Stroll – resosi protagonista di un testacoda nella percorrenza della Variante Ascari -, Romain Grosjean e Kevin Magnussen, costretto a dare forfait in anticipo per via della rottura della sospensione destra dopo un passaggio particolarmente violento sul cordolo della seconda di Lesmo. Solo 18° – ed anche lui in preda a qualche problema di troppo – è Daniil Kvyat, a precedere il duo Sauber con Ericsson che stavolta per 4 decimi si mette davanti a Wehrlein.
Per quanto riguarda il passo gara, queste FP2 hanno saputo dirci qualcosa – ma non troppo – di più rispetto alle prove libere mattutine. Hamilton e Bottas, equipaggiati con gomme SuperSoft, hanno toccato il muro dell’1’24″1, ma a causa del blistering di cui soffrono le Pirelli “rosse” – sia sulla spalla interna delle gomme anteriori che sulla parte centrale di quelle posteriori – il loro ritmo medio si è attestato attorno all’1’24″5. Un crono rapido, che è stato però replicato da Vettel e dalla sua Ferrari con gomme Soft, in grado di girare con costanza (e nonostante parecchio traffico) sul piede dell’1’25″basso. Tempi più alti, da 1’25″8 a salire, per tutti gli altri, RedBull in primis.
Ecco la classifica completa al termine delle FP2: