Si apre nel segno della Ferrari l’ultimo weekend di gara della stagione 2017 di F1. Al termine delle FP1 del GP di Abu Dhabi infatti, andate in scena su un asfalto estremamente “green” che ha impedito ai piloti di spingere davvero a fondo, c’è la SF70-H di Sebastian Vettel a guidare la classifica.
Il #5 della scuderia di Maranello ha chiuso la prima sessione di prove libere in 1’39″006, un crono che nonostante sia stato realizzato su una pista davvero sporca è già ampiamente più veloce rispetto ai ritmi visti nel 2016. Alle sue spalle, staccato di 120 millesimi, si è poi piazzato Lewis Hamilton, a propria volta davanti per poco meno di 3 centesimi a Max Verstappen, che chiude il podio virtuale. Prove di 2018 invece alle spalle della prima delle RB13: sia Raikkonen che Bottas infatti, rispettivamente 4° e 5° allo sventolare della bandiera a scacchi, sono scesi in pista nella parte iniziale della sessione o con a bordo vistosi tubi di Pitot e griglie per la raccolta di dati sull’aerodinamica o addirittura con soluzioni aerodinamiche sperimentali (come il diffusore montato sulla SF70-H del finnico) che dovrebbero essere introdotte a partire dalla prossima stagione. In più, come se non bastasse, il #77 è sceso in pista nei minuti conclusivi con a bordo un’altra delle grandi novità del 2018, l’HALO. Dietro alle due “cavie” finlandesi si è poi piazzato Perez, buon 7° in 1’40″293, davanti al duo delle McLaren, con Alonso davanti a Vandoorne per 47 millesimi. 9° è poi Felipe Massa, che da quando ha avuto la certezza del suo ritiro sta mettendo in mostra ottime prestazioni, mentre solamente 10° è Ricciardo, che ha chiuso la sessione in 1’40″773.
Appena fuori dai primi 10 troviamo invece George Russell, il neo campione della GP3 Series che in queste FP1 è salito sulla VJM10 al posto di Esteban Ocon. Il giovane talento inglese non ha demeritato pur chiudendo la sessione in 1’41″131, un crono che l’ha portato a 2″1 dalla vetta ed a 9 decimi dal tempo del più esperto Perez. Buon 12° è poi Romain Grosjean, che con il suo 1’41″306 si è tenuto dietro Lance Stroll e Pierre Gasly, a loro volta davanti a Carlos Sainz – alle prese con una Renault che non è apparsa proprio in grandissima forma sull’asfalto di Yas Marina – e ad un ottimo Wehrlein, 16° in 1’41″752 a bordo della Sauber. Solamente 17^ posizione per l’altra R.S. 17, quella di Nico Hulkenberg, che accusando 2″8 di ritardo dalla vetta riesce a tenersi dietro solamente la Haas di Giovinazzi – che ha chiuso in 1’42″065 non venendo messo però in condizione di simulare la qualifica -, la C36 di Ericsson e la STR12 di Hartley, che chiude lo schieramento con il suo 1’42″585 e con lo spauracchio di dover ancora una volta subire posizioni di penalità sulla griglia di partenza per via di problemi alla sua PU Renault.
Poche sono state poi, almeno in queste FP1, le indicazioni relative al passo gara. Le condizioni e le temperature di aria ed asfalto sono state infatti talmente diverse rispetto a quelle che i piloti affronteranno in qualifica e in gara che nessuno ha osato spingere davvero. Finora le monoposto più rapide sono state le due Mercedes, che hanno girato sul passo dell’1’41″basso, ma per darvi un’idea di quanta poca convinzione ci fosse nelle simulazioni di gara vi basti pensare che la Ferrari, che con Vettel è prima in classifica, non è andata oltre l’1’43” basso…
Ecco la classifica completa al termine delle FP1: