È facile affermare che quella del Messico sia una delle gare più piccanti dell’anno; prepariamoci dunque a vivere il GP del Messico grazie alle 10 cose che nessuno vi ha mai detto a riguardo!
Ritorna a correre la Formula 1, e lo fa su una delle piste – quella dedicata ai Fratelli Rodriguez – che più favorisce le scuderie che hanno investito molto denaro nello sviluppo della Power Unit; per semplicità potremmo affermare che il motore in Messico ha molto pesos.
Chi non ha problemi sotto questo punto di vista è sicuramente la Ferrari, notoriamente la vettura con più velocità in rettilineo; durante la consueta conferenza stampa dei team, Mattia Binotto ha infatti ribadito un atteggiamento aggressivo anche per questo Gran Premio: alla domanda “A cosa vi ispirate per puntare alla vittoria qui in Messico?” il team-principal ha risposto “Al sombrero, famoso per essere sempre in testa in queste zone”.
La Mercedes prevede, di contro, una gara in salita (probabilmente dopo aver letto che la pista si trova a 2285 metri di quota); la scuderia tedesca regina del Mondiale ha messo prudentemente le mani avanti, individuando la Ferrari quale assoluta favorita per la vittoria. A pensarci bene però, non avendo nulla da perdere e visti gli usi e costumi della nazione in cui si correrà questo weekend, a Stoccarda possono pensare che un’eventuale vittoria della Rossa gli faccia un baffo.
Ma entriamo nel merito della questione: siete davvero pronti a vivere appieno il GP di Città del Messico? Quante cose non sapete a riguardo? Se quelle lette fino ad ora non vi bastassero, ecco che vi presentiamo qua sotto le 10 cose che nessuno vi ha mai detto sul GP del Messico!
- Per entrare in pista serve il permessico;
- Dopo la strepitosa pole position ottenuta lo scorso anno, Daniel Ricciardo fu davvero sfortunato in gara. A causa di un malfunzionamento del motore infatti la sua prova si concluse con un buco nell’acqua, fatto che ha portato alla denominazione di quell’evento come “l’ingolfo del Messico”;
- La marcia più utilizzata lungo l’infinito rettilineo principale è la siesta, che non per altro serve a far riposare il motore;
- Al termine del weekend la scuderia americana è solita congedarsi dal pubblico locale con un un’espressione tipica messicana: Haasta la vista;
- Si corre ad un altitudine di 2300m sul livello del mare, motivo per il quale per i piloti intenti a cambiare marcia la scalata è sempre molto difficoltosa;
- Il settore centrale è caratterizzato da moltissime “esse”, fatto probabilmente dovuto alla lingua parlata nella zona;
- La velocissima curva Peraltada è stata nel tempo modificata a causa della troppa vicinanza delle barriere, fatto che conferma la forte avversione ai muri da parte del popolo messicano;
- È l’unico GP in cui si utilizzano unità di misure differenti per quantificare il peso delle vetture che, per questo weekend, non sarà calcolato in Kili ma in Chili;
- Nella hospitality della scuderia americana si mangiano solo Tortillhaas;
- È il Gran Premio di casa per Sergio Pérez, che approfitta dell’aria di casa per disputare una gara tirata dall’inizio alla fine.