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Le 10 cose che nessuno vi ha mai detto sul GP dell’Emilia Romagna e del Made in Italy





Rullo di tamburell… ehm, di tamburi! La Formula 1 torna in pista per il secondo appuntamento stagionale in occasione del Gran Premio dell’Emilia Romagna e del Made in Italy. Da cosa è caratterizzato questo Gran Premio? E quali fastidiosi problemi incontrano i numerosi fotografi accorsi ad Imola? Scopriamolo assieme leggendo le 10 cose che nessuno vi ha mai detto a riguardo!

© LAT Images
© LAT Images

Dopo tre – lunghissime – settimane dalla prima gara stagionale in Bahrein, ad Imola si apre la stagione europea del Campionato Mondiale di Formula 1.  A differenza di quanto ci si potesse aspettare da un qualsiasi week-end di aprile, però, il clima all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari non è tra i più confortevoli: possiamo infatti dire che faccia effettivamente fredDino.

Temperatura non troppo calda anche tra i Tifosi della Rossa, che si prepara ad affrontare un primo GP “di casa” desiderosa di dare la fiducia ai propri supporters riguardo la risalita ai vertici della classifica con alcune innovazioni tecniche montate sulla SF-21. Curiosamente, tali modifiche portate in pista da parte degli uomini di Ferrari sono da attribuirsi proprio al fatto che si corra in Emilia Romagna: durante il venerdì imolese Mattia Binotto ha difatti commentato la coraggiosa scelta di dirigersi in direzioni tecniche diverse e più consone al mestiere che, ultimamente, riesce meglio bene ai tecnici di Maranello con queste parole: “Se le novità tecniche non funzioneranno, ci dirigeremo verso altri lidi“.

Quelli Ferraresi“, ha aggiunto poi.

Ma non perdiamoci in discorsi inutili. Siamo qui per imparare qualcosa di nuovo riguardo ad un Gran Premio ed una pista che trasudano storia; pensate forse di sapere tutto a riguardo? Siete davvero convinti di conoscerne tutti i dettagli e più reconditi segreti? Vi consiglio di leggere le 10 cose che nessuno vi ha mai detto sul GP dell’Emilia Romagna e del Made in Italy, perché sicuramente vi sarà sfuggito qualcosa. Buona lettura!

  1. Lewis Hamilton è il pilota più forte alla curva Acque Minerali: altissima, purissima, Lewissima;
  2. Ne esiste una versione identica ma totalmente virtuale, il Gran Premio dell’e-Milia Romagna;
  3. Quando si correva a porte aperte era la pista per eccellenza ove sugli spalti era consuetudine fare l’onda con le mani. Lo suggerisce l’autoreferenziale nome stesso della città ove la pista sorge, I’m ola;
  4. È un Gran Premio che offre magnifici spunti ai numerosi fotografi che accorrono per immortalare le vetture lungo i saliscendi. Sfortunatamente, le fotografie digitali scattate in formato grezzo nel circuito emiliano sono note per richiedere tantissimo spazio sulle memorie, che vengono quindi letteralmente “mangiate”; è per questo che spesso ci si riferisce al Gran Premio come quello dell’Emila Raw-magna;
  5. Si corre nelle vicinanze della catena montuosa che più spaventa Lewis Hamilton, gli Appennininininininininininininin;
  6. La scuderia francese ha insediato il suo motorhome in una vicina e tipicamente mediterranea zona boschiva in altura, l’Alpineta;
  7. Le prime gare organizzate ad Imola erano svolte su un circuito cittadino ricavato tra le strade della cittadina, con partenza e arrivo in Via Dante. Inutile dire che fossero un inferno;
  8. E’ la gara di casa per la Scuderia AlphaTauri, che ha la propria sede a poche centinaia di metri dal fiume Santerno. O, per dirla più poeticamente, dalla sua spHonda.
  9. Sulla curva Piratella non c’è nessuna benda e al suo lato purtroppo non c’è un pappagalluccio;
  10. La pista di Imola ha due famose chicanes. La Variante Bassa e…non me la ricordo. Vabbè, la Variante Altra.




Tags : 10 cosef1formula 1gp emilia romagna
Lorenzo Mangano

The author Lorenzo Mangano

Classe '97, appassionato di motorsport dal 2004. Con la tastiera scrivo di F1, IndyCar, GT World Challenge, nonché FIA WEC e FIA Formula E per cui sono accreditato FIA. Con il microfono commento campionati come European Le Mans Series, DTM e Intercontinental GT Challenge.