Era tutto sommato inevitabile che il weekend del GP di Gran Bretagna di Lando Norris prendesse le mosse da lì, dal giro 64 della gara del Red Bull Ring. Presente alla tradizionale conferenza stampa che si svolge alla vigilia di ogni fine settimana del Circus, infatti, il #4 non ha potuto in alcun modo sottrarsi alle domande rivoltegli dai giornalisti in merito al contatto che l’ha visto coinvolto con Max Verstappen.
Che in Gran Bretagna si sarebbe ritrovato ancora a parlare di Austria, in cuor suo, Lando Norris lo sapeva sin da lunedì mattina. Impensabile dopotutto pensare che quanto successo nel corso del 64° giro del Gran Premio corso al Red Bull Ring non portasse con sé degli strascichi quantomeno mediatici.
Il duello – sfociato poi nel contatto – tra il #4 della McLaren e l’olandese di Red Bull Racing ha fatto versare fiumi d’inchiostro nei giorni scorsi. Tra chi ha accusato Verstappen di essere scorretto e incapace di duellare corpo a corpo e chi ha invece puntato il dito su Norris considerandolo lamentoso ed eccessivamente “morbido” nelle manovre di sorpasso, ognuno ha individuato a modo proprio le responsabilità di un incidente che ha fatto – e continua a fare – discutere.
A stemperare una polemica divampata sui social a seguito delle dichiarazioni rilasciate nel post gara austriaco tanto da Verstappen quanto da Norris ha provveduto proprio quest’ultimo. Se il #4 al Red Bull Ring era infatti parso assolutamente convinto della colpevolezza del proprio avversario, a Silverstone lo scenario sembra essere parzialmente cambiato.
“Penso che il trovare un modo per evitare un incidente causato da un movimento in frenata sia l’aspetto più importante. Spesso gli incidenti nascono per questo tipo di manovre, quindi è chiaro che dobbiamo farci attenzione” – ha detto l’inglese della McLaren – “La cosa però non sempre è così semplice. Max non è il tipo di persona che vuole causare incidenti di proposito andando così a rovinare anche la sua gara e le sue possibilità di vittoria. Ci sono sicuramente delle cose che devo fare in maniera differente, ma alla fine credo che né io né lui avremo bisogno di cambiare poi così tanto”.
“Avremmo potuto evitare l’incidente? Sicuramente. Io avrei potuto usare maggiormente il cordolo, ma in generale credo che ci siano state delle cose che sia io che Max vorremmo fare meglio” – ha proseguito Norris – “È chiaro come guidi Max: è duro, è al limite. Credo però che sia questo ciò che ci piace, o almeno è questo quello che mi piace. Mi sono davvero divertito durante la lotta con lui, ed è stato un peccato che sia finita nel modo in cui abbiamo visto tutti”.
“Non vedo l’ora di correre contro di lui di nuovo questo fine settimana” – ha aggiunto ancora il #4 – “Non credo che avesse bisogno di scusarsi. Alcune delle cose che ho detto nelle interviste post gara sono state figlie della frustrazione che stavo provando in quel momento. Avevo in corpo molta adrenalina, moltissime emozioni, e probabilmente ho detto alcune cose che non reputo vere, soprattutto nel corso della settimana”. “È sicuramente stato un qualcosa difficile da accettare. Credo oltretutto che sia stato un modo piuttosto patetico di concludere entrambe le nostre gare. Non c’è stato un colpo vero e proprio, quanto piuttosto una serie di lievi contatti. Probabilmente è stato l’incidente più leggero che potessimo avere, ma con delle conseguenze tremende per entrambi. Non ha bisogno di scusarsi e non mi aspetto che lo faccia. Davvero, non credo dovrebbe scusarsi. Riguardando il tutto credo che si sia trattato di un bel duello, seppure a volte molto vicino al limite. Però ne abbiamo parlato, ne abbiamo discusso e siamo contenti di poter correre l’uno contro l’altro anche questo weekend”, ha infine concluso l’inglese della McLaren.
Cortesia di facciata? Dichiarazioni sincere? Non ci resta che attendere l’arrivo del fine settimana per scoprirlo.