Abbiamo testato per una sessantina di ore F1 22 (il primo interamente dell’era EA) e vi raccontiamo tutte le nostre impressioni.
I giochi di Formula Uno dividono il pubblico da ben più di una decade: c’è chi si lamenta dello scarso realismo e fisica poco fedele e chi invece si gode nello spremere a fondo ogni modalità, fino a far arrivare a fine carriera il proprio protagonista.
Noi ci siamo limitati a provarlo nel suo intero, ed essendo il sottoscritto un appassionato dei giochi di guida – e soprattutto dopo non essersi perso nemmeno un’edizione di F1 dal 2010 ad oggi – possiamo darvi un giudizio complessivo di ciò che è al top, ciò che è migliorato e ciò che ancora necessita di qualche aggiustamento.
Le nuove modalità
La mano EA (casa che ha rilevato lo scorso anno Codemasters, la sviluppatrice e detentrice dei diritti per i giochi di F1 dal 2009) si è vista eccome. La prima cosa che ci ha lasciati però un po’ con l’amaro in bocca è l’assenza della modalità storia, che ci consentiva di vestire i panni di un pilota dalla F2 alla F1 con tanto di battaglie sia in pista che fuori. Al suo posto la modalità F1 Life, che ci consentirà di allestire la nostra casa, personalizzare le supercar che scegliamo di possedere (Mercedes AMG GT R Pro, Aston Martin DB11 AMR, Ferrari Roma, Aston Martin Vantage F1 Edition, Ferrari F8 Tributo, McLaren 720S, McLaren Artura e Mercedes AMG GT Black Series) e di guidarle in pista attraverso i Pirelli Hot Laps o sfide specifiche. Personalmente ritengo questa scelta abbastanza immotivata, dal momento che il modello fisico delle supercar non è nemmeno particolarmente realistico e non si può goderne appieno. Sarebbe stato a mio parere più divertente mettersi nei panni del protagonista di una nuova storia in ambito F1 piuttosto che scegliere l’arredamento e i sofà di casa nostra o testare delle supercar per cui – tra l’altro – ci sono ben tanti altri giochi/simulatori in commercio, ma tant’è.
Sono stati aggiunti tutti i circuiti della stagione 2022, con tanto dell’inedita pista di Miami e l’extra Portimao. Le gare sprint sono presenti nei weekend in cui le si corre anche nella realtà, oltre a poterle inserire a piacimento nei weekend personalizzati.
Nella versione italiana c’è l’esordio in cabina di commento di Davide Valsecchi al posto dell’ormai solito Luca Filippi, arricchendo ulteriormente un comparto audio che ha fatto passi da gigante: il sound delle monoposto è estremamente fedele, oltre ad una playlist musicale interamente dedicata al videogame che, nelle edizioni precedenti, aveva un unico tema. Il feeling di FIFA o NBA è chiaro e anche qui, la mano di EA si è vista gradevolmente.
Sono state riviste anche alcune animazioni, come le esultanze sul podio o le preparazioni in griglia prima della gara, le quali da qualche anno erano rimaste immutate. Si può anche controllare la vettura nel giro di formazione e schierarla in griglia interamente in maniera manuale, dettaglio che aumenta positivamente il livello di realismo delle procedure pre-gara.
A questo punto, vi chiederete: “Ma non hanno messo anche il Pit-Stop manuale?”
La risposta è “ni”. La vettura nella corsia box è ancora a guida ahimè automatica, ma possiamo scegliere il tempismo d’ingresso: comparirà infatti una porta in pit-lane attraversando la quale bisognerà premere all’istante il tasto designato. In base al tempismo con la quale il suddetto tasto viene premuto, la nostra sosta avrà una durata più o meno breve.
Per quanto riguarda la grafica, in F1 22 è stata inserita la modalità VR, che va ad accompagnare l’ormai classica presenza del Track IR. Il motore EGO ha consentito agli sviluppatori di ottenere negli anni una buona fluidità nonostante l’ottima grafica, il gioco infatti scorre bene anche su PC di fascia bassa con un’adeguata riduzione dei dettagli.
Rimane il bug grafico dell’angolo volante che non rispetta i gradi di sterzata durante la guida automatica all’ingresso e uscita dai box, ma è migliorato leggermente rispetto agli anni passati.
La fisica
La fisica delle vetture è cambiata notevolmente dal titolo 2021. Le monoposto sono sensibilmente più pesanti, ed è più facile perderne il controllo ad alta velocità, rispettando il comportamento delle nuove vetture ad effetto suolo e garantendo molto divertimento alla guida. Inoltre, con la patch 1.06 è stata migliorata la curva di erogazione del motore, che è passata da piatta a una più realistica curva leggermente più bassa a giri inferiori. Fa quindi piacere che in questo nuovo corso, EA si presenti molto attiva nel migliorare il loro prodotto, cosa che in passato avveniva più lentamente e in maniera quasi macchinosa.
Purtroppo va segnalato un bug noto a EA ma sul quale la casa americana sta ancora investigando: comunque si setti il livello dell’IA, i rivali rimangono sempre velocissimi in rettilineo, rendendo a volte difficoltoso anche il sorpasso a DRS aperto e modalità sorpasso attiva.
Il comportamento sui cordoli – specialmente in fase di trazione – è ancora molto imprevedibile, aggiungendo molto pepe al tutto.
Rimane un peccato che alcune piste siano leggermente infedeli nei cordoli e nella riproduzione di alcuni dettagli che, titoli nei quali i tracciati vengono creati con laserscan, sanno offrire con maggior fedeltà.
I danni sono completi, si può danneggiare ogni parte della vettura, dall’ala anteriore e posteriore al fondo. Resta migliorabile il rendimento grafico del damage model, che lavora un po’ ancora a compartimenti stagni.
I modelli delle vetture sono fedelissimi e non presentano il minimo errore, resta però da vedere se gli sviluppatori saranno reattivi nel rilascio delle patch di modifica seguendo gli aggiornamenti reali delle monoposto.
La carriera e il multiplayer
La modalità carriera di F1 22 è una delle più ricche e personalizzabili come negli anni passati. Si può scegliere se partire dalla F2 o direttamente dalla F1, se prendere le redini del team o fare solo il pilota, come governare lo sviluppo della vettura, gestire i rapporti con gli sponsor…
Se però F1 22 offre una modalità carriera su cui si può dire ben poco al di fuori di giudizi positivi, la modalità Multiplayer (che offre anche la possibilità di sfide split-screen) risente ancora dei vecchi problemi nella gestione dell’online. I server non sono proprietari come ormai nella maggior parte dei giochi, ma rimangono affidati a un host scelto tra quei giocatori. Se tale host dovesse però avere problemi, si rischia di incorrere nei cronici bugs dell’online di F1: caricamenti infiniti da cui non si riesce a uscire, sessioni che non caricano, lag durante la gara e via dicendo. Resta quindi da rivedere le modalità di tale funzionalità, che rimane un lato negativo del franchise da tanti, troppi anni.
Importantissimo è però l’arrivo del Cross-Play: i giocatori potranno sfidarsi da ogni piattaforma per la prima volta su F1. Fino al 14 agosto sono state svolte sessioni di prova, ed il lancio previsto per questa modalità è a fine agosto.
Se siete dei fanatici dei giochi di guida potete anche testare le vostre abilità negli eventi settimanali: questi in weekend specifici consentono anche di cimentarsi nel provare a classificarsi per i F1 E-Sports.
Come giudizio complessivo, siamo rimasti soddisfatti dai passi in avanti fatti dal nuovo F1 22. Restano però da correggere alcune cose, che a lungo andare possono pesare sul gradimento complessivo del gioco.