È trascorsa meno di una settimana dallo sventolare della bandiera a scacchi del GP di Singapore, eppure team e piloti sono già pronti per scendere di nuovo in pista. Scenario del 16° round della stagione 2023 sarà Suzuka, uno dei circuiti più affascinanti dell’intero calendario della Formula 1, che ancora una volta ospiterà il Gran Premio del Giappone.
Un giro di pista dello storico tracciato nipponico è lungo 5,807 km, ed al termine dei 53 passaggi previsti i piloti avranno percorso una distanza complessiva di 307,471 km. 18 sono le curve che caratterizzano il layout di Suzuka (10 a destra e 8 a sinistra) ma nonostante la sua tortuosità quello giapponese è un circuito piuttosto veloce, con i piloti che trascorrono il 60% del tempo sul giro con il pedale dell’acceleratore completamente pigiato. Oltre alla trasmissione (sono 48 i cambi marcia registrati in media nell’edizione 2022), anche i freni sono poco sollecitati. Brembo classifica infatti il tracciato nipponico come “scarsamente impegnativo”: vi basti pensare che in 6 curve il pedale del freno non viene neppure sfiorato, e che in altre 3 non si perdono più di 15 km/h di velocità. I piloti utilizzeranno pinze e dischi per poco più di 12″5 nell’arco di ciascun giro, vale a dire il 14% del tempo complessivo di gara.
A Suzuka la frenata più impegnativa è quella di Curva 16, la famosa chicane “del Triangolo”: lì i piloti passeranno da 304 km/h a 96 km/h, percorrendo 105 m in 2”29, esercitando un carico di 144 kg sul pedale del freno e subendo una decelerazione massima di 4,8 G. 4,3 G saranno invece subiti dai piloti in percorrenza di Curva 1, per percorrere a 80 km/h i 404 m di Pit Lane occorreranno 18” e il poleman, che guardando la TV scatterà dal lato sinistro della griglia, avrà a disposizione 197 m per difendersi prima della staccata della prima curva. Una sola sarà la zona DRS, con conseguente unico Detection Point: l’area di utilizzo dell’ala mobile verrà posta in corrispondenza del rettilineo di partenza / arrivo, con il Detection Point posizionato poco prima dell’uscita di Curva 15, la “130 R”. Sono stati solamente 11 i sorpassi andati in scena nell’edizione 2022 mutilata dalla pioggia, con le velocità massime previste per questo GP che dovrebbero invece essere nell’ordine dei 320 km/h. Nelle ultime cinque edizioni disputate, infine, la probabilità di veder scendere in pista la Safety Car è stata del 100%.
Dal punto di vista dei record, il più veloce a Suzuka è stato finora Lewis Hamilton, che nel 2019 ha fermato il cronometro sull’1’30”983. Lo scorso anno, nel GP che ha consegnato il secondo titolo mondiale in carriera a Max Verstappen che potrà matematicamente vincere l’iride in Giappone con queste combinazioni, a trionfare è stato Sergio Perez, che con la sua Red Bull RB18 ha preceduto le Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz.
I lunghi curvoni veloci di Suzuka rappresentano poi un severo banco di prova per le gomme. Pirelli, oltre alle solite Intermedie e Full Wet, ha messo a disposizione di team e piloti le Hard C1, le Medium C2 e le Soft C3. “Il Gran Premio del Giappone si svolge su una delle piste più affascinanti e impegnative della storia del Campionato del Mondo di Formula 1 ed è caratterizzata da una forma a otto che ha pochi eguali nelle competizioni automobilistiche: non è un caso che sia una delle preferite dei piloti per il piacere che dà quando si guidano monoposto dalle prestazioni straordinarie come quelle odierne” – ha dichiarato Mario Isola, Direttore Motorsport di Pirelli – “Così com’è impegnativa per i piloti, Suzuka lo è anche per i pneumatici, soggetti a carichi laterali e verticali assai rilevanti sia in termini assoluti che per la durata con cui vengono esercitati. Le sollecitazioni sono equamente distribuite fra tutte le gomme, con dieci curve a destra e otto a sinistra a caratterizzare i quasi sei chilometri di lunghezza del tracciato. Tutto ciò considerato, la scelta delle tre mescole da asciutto è spostata verso il lato Hard della gamma 2023. Infatti, portiamo in Giappone il tris C1-C2-C3 che solo nominalmente è uguale a quello dello scorso anno: la C1, come noto, è infatti una mescola introdotta in questa stagione che si è posizionata fra la C2 e la vecchia C1, oggi denominata C0. A proposito di C2, il venerdì di questo Gran Premio offrirà a tutte le squadre la possibilità di testare una nuova versione di questa mescola, con l’obiettivo di omologarla per la prossima stagione. Questa evoluzione dovrebbe fornire più grip rispetto all’attuale C2, posizionandosi così più correttamente tra C1 e C3. Ogni pilota avrà due set di gomme supplementari rispetto ai tradizionali 13 treni, da utilizzare nelle prime due sessioni di prove libere. Questo test fa parte di un programma di sviluppo definito nelle scorse settimane in vista del 2024 e proseguirà – per quanto riguarda l’attività in pista – in occasione del Gran Premio del Messico quando, con analoghe modalità, si potrà provare un’evoluzione della mescola C4”. A differenza di quanto successo nel 2022, Intermedie e Full Wet dovrebbero essere utilizzate solamente nella giornata di venerdì: sabato e domenica, invece, le previsioni meteo parlano di clima soleggiato con temperature nell’ordine dei 28°.
Il GP del Giappone sarà ancora una volta trasmesso in diretta esclusiva da Sky Sport F1 (canale 207), mentre TV8 proporrà qualifiche e gara in differita. Ecco tutti gli orari del weekend:
Venerdì 22 settembre
- 04:30 – 05:30 -> FP1 | diretta Sky
- 08:00 – 09:00 -> FP2 | diretta Sky
Sabato 23 settembre
- 04:30 – 05:30 -> FP3 | diretta Sky
- 08:00 -> Qualifiche | diretta Sky / differita su TV8 a partire dalle 15:30
Domenica 24 settembre
- 07:00 -> GP del Giappone | diretta Sky / differita su TV8 a partire dalle 16:30
Martedì 26 settembre
- 21:30 -> FuoriTraiettalking GP Singapore | diretta sul canale Twitch di Fuori Traiettoria