Una marea arancio attende il circus a Zandvoort per il weekend che segna il ritorno del Gran Premio d’Olanda dopo l’ultima edizione corsa nel 1985. Scopriamone assieme tutti i segreti con 10 cose che nessuno vi ha mai detto a riguardo!
Dopo il disastro di Spa i piloti non vedono l’ora di tornare a correre una gara – vera – e i tifosi non aspettano altro. Lo spiacevole weekend belga ha lasciato l’amaro in bocca a molti, con il solo Daniel Ricciardo a provare a regalare un po’di allegria a coloro che erano sugli spalti. L’Australiano, memore dell’accaduto e sicuro di poter puntare ai vertici della classifica, ha già annunciato che proverà a ripetere, ma più in grande, quanto fatto sulle Ardenne; se una settimana fa aveva diretto una ola, il #3 proverà a dirigere una intera Olanda.
Olanda che torna in calendario dopo anni di rumors e indiscrezioni che volevano il circus sì ritornare in terra orange, ma in un altro circuito; pista di cui, oggi, non si può che constatare l’Assen za dal calendario. Terra strana, quella olandese, con ben il 26% del suo territorio che si trova sotto il livello del mare: inutile dire che non appena Micheal Masi ha appreso tale notizia ha dato bandiera rossa a tutta la nazione e mandato la Safety Car lungo le strade di Rotterdam per verificare quanta acqua ci fosse.
Come se non bastasse, anche la cittadina di Zandvoort ha applicato misure di sicurezza in onore del padrone di casa Verstappen; tutti i cartelli che indicano i limiti di velocità sono stati sostituiti con cartelli recanti il numero del pilota RedBull, portando così a 33 Km/h la velocità Maxima.
Tornando a noi, vi avevamo promesso che, per celebrare al meglio il gradito ritorno a Zandvoort, avremmo preparato 10 cose che nessuno vi ha mai detto sul Gran Premio d’Olanda; ovviamente abbiamo mantenuto la promessa. Eccole di seguito!
- Il circuito di Zandvoort è un tracciato per competizioni automobilistiche che si trova nelle vicinanze dell’omonima cittadina, stazione balneare sulla costa olandese del Mare del Nord. Quello che non tutti sanno è che ne esiste anche una versione “digitale”, realizzata per il videogioco F1 2021, che si affaccia sul Mare del Nerd;
- Dopo aver percorso il rettilineo di partenza a tutto gas, la staccata per affrontare curva 1, “Tarzanbocht”, è da urlo;
- L’ultima curva, che ha la particolarità di essere sopraelevata, è un vanto per il circuito olandese. Non a caso è stata intitolata a Luyenduk, un pilota che amava darsi delle Arie;
- Per le recenti modifiche al circuito sono state prese come ispirazione quelle gare realizzate facendo scorrere palline di vetro dal peso di 100 grammi sulle ondulazioni create sulla sabbia. La visita all’intero impianto, realizzato su immense dune, vale dunque il costo del biglie-tto;
- L’ultima curva è sopraelevata. Nel caso piovesse, sopraèlavata;
- Se un pilota dovesse fermarsi a causa di problemi tecnici, siamo sicuri che alla domanda dell’ingegnere “Cosa è successo alla macchina?” risponderebbe laconico: “Si è Rotterdam”;
- Nei pressi del circuito cresce rigoglioso un incrocio tra il fiore tipico locale ed un ex-pilota di F1, il Trullipano;
- I Paesi Bassi sono comunque più alti di Yuki Tsunoda;
- Tra i tifosi di Verstappen sicuramente quelli presenti a Zandvoort costituiscono lo zoccolo duro;
- Non è raro che i furgoni con cui le squadre portano le attrezzature nel paddock non si trovino più. Insomma, Van Persie.