Saranno solamente 19 le monoposto che si schiereranno domani al via del Gran Premio d’Arabia Saudita, secondo appuntamento stagionale del Mondiale 2022 di Formula 1. All’appello, a seguito dello spaventoso incidente di cui è stata suo malgrado protagonista, mancherà la Haas VF-22 di Mick Schumacher.
È stato un Tweet pubblicato sul profilo ufficiale della scuderia statunitense a dare l’ufficialità di una notizia che, a dire la verità, era parsa nell’aria sin dal momento in cui Gunther Steiner aveva parlato del pilota tedesco facendo riferimento a una probabile sua presenza nel Gran Premio d’Australia. Il #47, lo ricordo, è stato vittima di un brutto incidente nel corso del Q2 delle qualifiche del GP saudita: Mick stava cercando di migliorarsi con il proprio secondo tentativo cronometrato quando, dopo essere finito con le gomme del lato destro al di là di un cordolo, ha perso il controllo della sua monoposto finendo con grande violenza contro le barriere che delimitano il velocissimo nastro d’asfalto di Jeddah.
Ci sono stati minuti di apprensione (dovuti anche al silenzio radio provocato dai danni subiti dalla Haas) ma, dopo una lunga bandiera rossa e l’ingresso dell’ambulanza, il paddock della Formula 1 ha tirato un sospiro di sollievo vedendo il giovane tedesco sorridere e scherzare nonostante fosse disteso su una barella. Estratto scosso ma indenne dall’abitacolo della sua VF-22, Mick è stato trasportato in elicottero fino al Link Fahad Armed Force Hospital di Jeddah per essere sottoposto a ulteriori controlli precauzionali che, fortunatamente, hanno confermato il suo buono stato di salute e l’assenza di conseguenze fisiche dovute a un incidente davvero spaventoso. La rassicurazioni fornite dai medici, tuttavia, non sono bastate per consentire a Mick di schierarsi sulla griglia in quella 14^ posizione che avrebbe dovuto occupare domani: il #47 – che ha fatto comunque sapere di stare bene con un post pubblicato sui suoi social – alla luce dell’incidente occorso durante qualifiche non prenderà dunque parte al GP d’Arabia Saudita, lasciando così libero il posto al fianco di Lance Stroll e consentendo a tutti coloro che lo seguivano di guadagnare una posizione sullo schieramento di partenza.