Sono andate in scena sotto una coltre di nuvoloni grigi le FP3 del weekend del GP d’Australia 2023 di F1. Su un asfalto reso particolarmente infido e scivoloso nella parte finale della sessione dalla pioggia che ha iniziato a cadere sull’Alberto Park Circuit, è stato di nuovo Max Verstappen a conquistare la vetta della classifica.
L’olandese ha replicato il risultato maturato nel corso delle FP1 del venerdì grazie al suo 1’17”565, un crono messo a segno in occasione della simulazione di qualifica e che per ora si aggiudica la palma di migliore prestazione del weekend. Il #1 è così riuscito a precedere per 162 millesimi Fernando Alonso e per poco meno di quattro decimi un ottimo Esteban Ocon, 3° al termine delle FP3 davanti a George Russell e a Pierre Gasly, buon 5° al volante di una Alpine che ha iniziato il proprio sabato con il piede giusto.
Non è stata poi affatto una sessione lineare quella di Sergio Perez. Il messicano, 6° grazie al suo 1’18”123, è stato protagonista di una serie indefinita di escursioni fuori pista: il #11 ha patito in modo particolare una pista rimasta ancora piuttosto “green” per via della pioggia caduta tra ieri e oggi e, come se non bastasse, non è neppure riuscito a effettuare la propria simulazione di partenza. Perez si è infatti appropinquato all’uscita della pit lane in ritardo, incappando nel più classico dei semafori rossi proprio mentre si preparava a tornare in pista per l’out lap che l’avrebbe condotto sulla griglia di partenza. Nonostante quelle australiane non siano state le FP3 più felici della carriera del #11, il crono da lui messo a segno gli è comunque stato sufficiente per mettersi davanti alla prima delle Ferrari, quella con il #55 affidata a Carlos Sainz. Lo spagnolo, esattamente come fatto da Leclerc, non ha effettuato la simulazione di qualifica preferendo conservare un set di Soft in più in vista di qualifiche e gara, e dunque l’1’18”127 con cui ha terminato la sessione è un riferimento cronometrico puramente indicativo. Qualche brivido di troppo, invece, Sainz lo ha clamorosamente vissuto a FP3 ormai concluse: nel suo giro di rientro, con la pioggia che stava iniziando a cadere in modo sempre più copioso sulla pista, il #55 è infatti finito nella ghiaia della via di fuga di Curva 10 rischiando sia di colpire le barriere sia di rimanere invischiato nella gravel trap.
8ª posizione poi per Lewis Hamilton in 1’18”138, mentre Lance Stroll occupa il 9° posto davanti a Guanyu Zhou – fortunato nel non riportare danni a seguito di un lieve contatto con le barriere – e Nico Hulkenberg, primo dei piloti a non avere centrato un piazzamento nella top ten di queste FP3. Il tedesco della Haas ha chiuso la propria sessione in 1’18”410, precedendo Alexander Albon e Charles Leclerc: il monegasco ha accusato un ritardo di 1”126 dalla vetta della classifica, ma è lecito supporre che ci sia ancora molto nel taschino del #16 in vista di qualifiche che – peraltro – potrebbero andare in scena sotto la pioggia che a fasi alterne sta lambendo Melbourne in questo fine settimana. Oscar Piastri, investigato dagli Steward a fine sessione per non avere rispettato la procedura prevista per le prove di partenza, è 14° in 1’18”713, mentre Valtteri Bottas e la sua Alfa Romeo precedono Yuki Tsunoda e Logan Sargeant, finalmente tornato in pista dopo avere risolto i problemi tecnici che lo avevano afflitto nelle FP2 del venerdì. Resta finora impantanato nelle retrovie Kevin Magnussen, 18° in 1’19”056 davanti a Nyck De Vries, mentre a chiudere la classifica delle FP3 ha provveduto Lando Norris: il #4 della McLaren, in una sessione che è stata peraltro interrotta per pochi minuti da una bandiera rossa esposta per via di detriti in pista, si è accontentato di un ben poco esaltante 1’19”146 che lo ha relegato all’ultima posizione dello schieramento.