A mescolare un po’ le carte in tavola, nel corso delle FP2 del GP d’Australia 2023 di F1, è stata la pioggia. Le moderate precipitazioni che hanno colpito il circuito di Albert Park hanno infatti condizionato piuttosto pesantemente il lavoro delle varie scuderie: tutti i team hanno avuto a disposizione la pista asciutta solo per una manciata di minuti e sono stati pochi i giri completati sul bagnato nonostante lo spauracchio di una qualifica bagnata nella giornata di domani.
La classifica delle FP2 è dunque maturata nelle primissime fasi della sessione, prima che la pioggia iniziasse a cadere sul circuito australiano. Davanti a tutti, in 1’18”887, si è messo Fernando Alonso, che con la sua Aston Martin ha rifilato 445 millesimi a Charles Leclerc e poco più di sei decimi a Max Verstappen, 3° al termine di queste seconde libere. Grazie al suo 1’19”672 ha chiuso al 4° posto George Russell, mentre Carlos Sainz si è piazzato in 5ª posizione davanti a un Esteban Ocon in grado di compiere un enorme balzo in avanti rispetto alle FP1. Solamente 7° è invece Sergio Perez, il cui 1’20”083 gli consente di mettersi dietro Lando Norris – in top ten anche al termine delle FP2 -, Nico Hulkenberg e Pierre Gasly.
Appena fuori dai primi dieci troviamo invece Yuki Tsunoda e il suo 1’20”220, mentre Valtteri Bottas è riuscito a risalire leggermente la china portando la sua Alfa Romeo in 12ª posizione davanti a Lewis Hamilton, solamente 13° in 1’20”323. Alle spalle del #44 della Mercedes si è fermato Oscar Piastri, inseguito da Guanyu Zhou e Lance Stroll, con Nyck De Vries che compie invece un lieve passo indietro rispetto alla prima sessione di libere: l’olandese di AlphaTauri è infatti 17° al termine delle FP2, limitandosi a precedere Alexander Albon – anche lui sprofondato in classifica – e Kevin Magnussen, nuovamente ultimo tra i piloti con un tempo cronometrato. A chiudere la graduatoria della seconda sessione di prove del venerdì è infatti Logan Sargeant, che addirittura non è neppure riuscito a scendere in pista: il problema accusato dalla sua Williams al termine delle FP1 è stato infatti più grave del previsto, costringendolo così a vivere le FP2 vestendo i poco entusiasmanti panni del semplice spettatore.
Dato il peggioramento delle condizioni del tracciato, è stato pressoché nullo il lavoro svolto dai team in ottica passo gara. Le previsioni meteo non sembrano prevedere pioggia per la giornata di domenica e dunque, consapevoli del fatto che la gara si svolgerà in condizioni atmosferiche completamente differenti, tutti i team hanno preferito non simulare dei long run la cui utilità sarebbe stata davvero risibile. Sul fronte del passo gara potrebbe dunque rivelarsi molto importante la terza e ultima sessione di prove libere del GP d’Australia: in caso di meteo favorevole, infatti, è lecito pensare che tutti i team sfrutteranno l’ora a loro disposizione per accumulare quanti più dati e riferimenti possibili in vista della gara di domenica.