E’ stato come da previsioni un asfalto sporco, scivoloso e poco gommato ad accogliere il Circus della Formula 1 nel corso della prima sessione di prove libere del GP dell’Azerbaijan. Non sono infatti state sufficienti le prime FP della Formula 2 per ripulire il manto stradale del tracciato di Baku, e più di un pilota è caduto in errore proprio a causa dello scarso grip offerto dall’asfalto azero.
Chi ha probabilmente risentito meno di queste precarie condizioni di aderenza è stato Valtteri Bottas, finito davanti a tutti al termine della prima ora e mezza di prove libere del weekend grazie al suo 1’44″242 messo a segno con un treno di UltraSoft. Il finlandese ha rifilato soli 35 millesimi a Daniel Ricciardo (2° allo sventolare della bandiera a scacchi nonostante non sia mai sceso in pista con la mescola fucsia) e ben 8 decimi a Sergio Perez, 3° al termine della sessione e chiara cartina al tornasole di come la maggior parte dei team e dei piloti abbiano preferito non prendersi troppi rischi nel corso di queste insidiose FP1.
Solamente 4° è infatti Lewis Hamilton, che anche a causa di un terzo settore volutamente più lento nel corso del suo tentativo con le UltraSoft ha accusato oltre 9 decimi di ritardo dal crono di Bottas, mentre davanti a Max Verstappen (6°) troviamo l’altra Force India di Esteban Ocon in 1’45″237. Proprio Verstappen è stato il pilota che meno ha fatto tesoro degli inviti alla calma rivolti ai piloti dai vari ingegneri: il giovane olandese infatti, mentre era impegnato in un run con gomme Soft, è finito a muro danneggiando la propria RB14, ed è certo che gli uomini di Milton Keynes non saranno troppo contenti di questo errore del #33. Alle spalle di Verstappen troviamo poi Fernando Alonso, buon 7° anche se a 2″2 di ritardo dalle vetta, e Sergey Sirotkin, a sorpresa 8° grazie al suo 1’46″480. Nona piazza poi per Pierre Gasly, mentre solamente decimo è l’attuale leader del mondiale Sebastian Vettel: il tedesco non è andato oltre un poco indicativo 1’46″513, ma la sensazione è che in Ferrari debbano ancora lavorare per trovare il set-up giusto e che quindi abbiano preferito non rischiare nel corso di questa sessione davvero poco indicativa.
Appena fuori dalla top ten virtuale troviamo poi Lance Stroll in 1’46″590, mentre alle sue spalle si piazza un Brendon Hartley alla scoperta delle insidie del tracciato cittadino di Baku. Il neozelandese ha preceduto per soli due millesimi Nico Hulkenberg, 12° con la prima delle Renault, mentre 14° è Romain Grosjean, autore di un lungo piuttosto clamoroso e di più di qualche passaggio rasente muro in uscita di curva. Solo 15^ è l’altra Ferrari, quella di Kimi Raikkonen: la SF71-H del #7 è stata rivoltata come un calzino da parte dei meccanici nel corso della sessione alla ricerca del giusto set-up, ed è per questo che il pilota finlandese in queste FP1 ha percorso solamente 10 giri non andando oltre un tanto deludente quanto poco indicativo 1’46″861.
Alle spalle del ferrarista c’è poi il duo Sauber, con Leclerc davanti ad Ericsson per poco meno di due decimi, mentre solamente 18^ è la Haas di Kevin Magnussen. Mestamente 19° è poi Stoffel Vandoorne, che con il suo 1’47″967 accusa 1″5 di ritardo dal crono di Alonso, ed ancor più tristemente 20° è Carlos Sainz, fanalino di coda con la sua Renault e non andato oltre un 1’48″741 che lo ha portato a quasi 4″5 di distacco dal tempo di Bottas.
Ecco la classifica completa al termine delle FP1: