Il pericolo, almeno per ora, sembra essere scongiurato: Charles Leclerc non dovrà sostituire la propria Power Unit in vista del GP della Cina, 3° appuntamento del Mondiale 2019 di Formula 1 ed in programma tra meno di due settimane sul circuito di Shanghai.
L’eventualità che sulla SF90 #16 potesse dover essere installato il secondo propulsore stagionale già al 2 GP dell’anno era sorta quando, dopo l’infelice domenica del Bahrain, Mattia Binotto aveva dichiarato che il problema occorso al giovane monegasco fosse dovuto ad un guasto non della parte ibrida della Power Unit bensì all’ICE, ovvero l’unità termica. Una volta riportato a Maranello, tuttavia, il V6 della Rossa è stato sottoposto a controlli più approfonditi da parte dei motoristi della Scuderia, che hanno evidenziato come tutto sia scaturito da un problema all’iniettore del cilindro 4: una componente che fortunatamente per Leclerc non rientra tra quelle punzonate dalla FIA e che dunque potrà essere sostituita senza problemi e senza incappare neppure in penalità di sorta. La PU che ha tradito il #16 in Bahrain tornerà dunque sulla SF90 anche in occasione del GP della Cina, le cui sessioni di prove libere saranno decisive per saggiare al meglio le condizioni di salute del V6 turbo ibrido made in Maranello.
Il 21enne monegasco, per quanto di magra consolazione ciò possa essere, dopo l’appuntamento del Bahrain può dunque cercare di guardare il bicchiere mezzo pieno: in una stagione da 21 gare e solamente 3 motori a disposizione dei piloti – salvo ovviamente l’arrivo di penalità in griglia -, essere costretto a montare il secondo propulsore già al terzo GP dell’anno avrebbe potuto essere un problema di non poco conto nell’ottica del Mondiale.