La notizia aleggiava nell’aria sin dalla mattinata di ieri e oggi, a seguito di un confronto interno andato in scena tra Formula 1, Federazione Internazionale dell’Automobile e scuderie, è arrivata l’ufficialità: la F1, salvo improvvisi cambi di rotta futuri, nel 2022 non farà tappa a Sochi per il Gran Premio di Russia.
A dare la notizia di questa decisione è stato lo stesso Circus, che in un comunicato diramato in contemporanea a un annuncio su tutti i social network ha annunciato di avere annullato il GP di Russia 2022. “Il Campionato del Mondo di Formula 1 tocca svariati Paesi del mondo con l’intento positivo di unire le persone, di avvicinare le popolazioni” – si legge – “Stiamo osservando gli sviluppi della vicenda ucraina con tristezza e sgomento, uniti alla speranza per un cambio di tendenza che possa portare a una risoluzione pacifica dell’attuale situazione. Nella serata di giovedì la Formula 1, la FIA e i team hanno discusso la posizione del nostro sport e la conclusione, condivisa da tutti i maggiori stakeholder, è che sia impossibile disputare il Gran Premio di Russia nelle attuali circostanze”.
Ora, per quanto riguarda il prossimo futuro, gli occhi sono puntati sul team Haas, che secondo alcune voci provenienti dal paddock di Barcellona starebbe prendendo in considerazione l’ipotesi di troncare i rapporti commerciali con il main sponsor Uralkali. A quel punto, considerata l’influenza avuta dall’azienda russa nella scelta di Nikita Mazepin come pilota della scuderia, si apriranno interrogativi non solo sulla sopravvivenza di una squadra che non ha molti altri partner su cui puntare ma anche sul prosieguo della carriera in F1 del #9, questa volta mero spettatore delle vicende negative che rischiano di travolgerlo.