Il Gran Premio del Qatar è stato molto complicato dal punto di vista fisico per i piloti. George Russell e Lance Stroll, ad esempio, hanno raccontato che hanno rischiato di svenire in macchina nel corso della gara, a causa delle temperature e delle forze G laterali. Anche per Esteban Ocon la gara è stata difficile, tanto che lo stesso pilota francese ha rivelato di aver vomitato nel casco tra i giri 15 e 16.
Ocon ha concluso la gara al settimo posto, conquistando quelli che lui stesso ha definito come “i sei punti più sudati della mia carriera”. E ne ha ben donde, perché il francese dell’Alpine si è sentito male dopo appena 15 giri, resistendo però stoicamente fino alla bandiera a scacchi.
Già dopo la bandiera a scacchi, Ocon ha rivelato al suo ingegnere in radio di aver vomitato nel corso del giro 15, ma di averglielo tenuto nascosto sul momento. Il pilota transalpino ha poi spiegato meglio la situazione ai microfoni di Sky Sports UK nel ring delle interviste.
“Ho vomitato verso il giro 15 o 16, per due giri a dir la verità. Mi sentivo una m…a, è stata una gara lunga. Ho cercato di controllarmi dal punto di vista mentale, per concentrarmi su ciò che avrei dovuto fare, ma non mi era mai successo in passato. Di solito sono in grado di compiere una distanza di due gare, mi alleno per questo, ma oggi faceva caldissimo nell’abitacolo. Credo ci fossero 80 gradi (Celsius, ndr) nella vettura. Sono contento che l’anno prossimo torneremo qui a dicembre”.
“Sui rettilinei alzavo le mani per cercare un po’ di aria fresca e indirizzarla verso il casco, per respirare e cercare di entrare meglio nelle curve. Faceva caldissimo nel casco, era orribile. Ma sono contento che abbiamo massimizzato il risultato, e la settima posizione è stata davvero un ottimo risultato per noi oggi”.
Ad un’altra testata, Ocon ha rivelato come non avesse alcuna intenzione di ritirarsi. Il francese ha infatti dichiarato che: “Ritirarsi non era un’opzione, non c’ho mai pensato. Avreste dovuto uccidermi per farmi ritirare“ ha ironizzato il pilota dell’Alpine, comunque contento per la sua posizione al traguardo.