La classifica del GP d’Austria di F1 è stata riscritta 5 ore dopo lo sventolare della bandiera a scacchi a seguito di numerose penalità per track limits: a farne le spese Sainz, Hamilton, Gasly, Albon, Ocon, Sargeant, De Vries e Tsunoda.
Le numerose infrazioni per track limits e una protesta ufficiale presentata da Aston Martin dopo la gara hanno portato la FIA a rivedere tutte le segnalazioni pervenute durante la gara, pare più di 1200. A seguito della revisione ben 8 piloti si sono visti comminare delle penalità in termini di tempo che si sono andate a sommare al tempo finale di gara. I commissari spiegano che 4 infrazioni per track limits sono state punite con 5 secondi di penalità, 5 infrazioni sono state punite con 10 secondi mentre per le successive il conteggio è stato azzerato per poi applicare lo stesso criterio. Di seguito tutte le penalità comminate dopo la gara.
Pilota | Penalità |
Carlos Sainz | +10 s |
Lewis Hamilton | +10 s |
Pierre Gasly | +10 s |
Alexander Albon | +10 s |
Esteban Ocon | +5 s |
Esteban Ocon | +10 s |
Esteban Ocon | +5 s |
Esteban Ocon | +10 s |
Logan Sargeant | +10 s |
Nyck De Vries | +10 s |
Nyck De Vries | +5 s |
Yuki Tsunoda | +5 s |
In totale Tsunoda è stato penalizzato di 5 secondi, Sainz, Hamilton, Albon, Gasly e Sargeant di 10, De Vries di 15 e Ocon di ben 30 secondi. A seguito delle penalità per track limits tra le posizioni in zona punti Sainz è scalato dalla quarta alla sesta posizione, Hamilton dalla settima all’ottava e Gasly dalla nona alla decima. Nel comunicato riportante le penalità i commissari hanno anche suggerito di trovare soluzioni alternative per il prossimo anno e non c’è da sorprendersi dal momento che solo durante la gara più di cento giri sono stati cancellati per infrazioni sui track limits. Sotto la classifica finale.