Dopo gli intensi rumors e annunci pubblicati negli scorsi anni, ecco la notizia: Il Qiddiya Speed Park Track sarà pronto entro il 2028, quando la Formula 1 saluterà il tanto discusso Jeddah Corniche Circuit per sfruttare il mastodontico progetto di un tracciato di nuova generazione che promette di rivelarsi un vero game-changer.
L’Arabia Saudita, che ha imparato a conoscere la Formula 1 dalla stagione 2021 con il debutto delle monoposto lungo i rettilinei e curvoni del Jeddah Corniche Circuit (sul quale si correrà il prossimo weekend, come da guida a questo link) si appresta a cambiare circuito di riferimento.
Consci che la soluzione di Jeddah non sarebbe stata quella destinata al lungo periodo (nonostante il rinnovo fino alla stagione 2027), i progetti facenti parte del piano di sviluppo del Paese (Saudi Vision 2023) avevano già previsto la realizzazione di una mega-struttura che fungesse da polo attrattivo per turisti, appassionati di musica, di adrenalina e di sport.
Come fare, in concreto? Semplice: ci si affida al solito studio di Hermann Tilke, si aggiunge una dose di consulenza tecnica da parte di Alex Wurz e si presenta il progetto per realizzare a Qiddiya (situata a 50km a sud della Capitale Riyadh) uno dei circuiti di FIA GRADE 1 più ambiziosi degli ultimi tempi. Dalla natura “ibrida” moderna, ossia con caratteristiche da permanente ma inserito in contesto “urbano” (es. il tracciato di Miami), quello di Qiddiya girerà in senso antiorario e sarà caratterizzato da un layout molto morbido e ricco di curve veloci e cambi di elevazione, di cui però non è ancora stata resa nota la lunghezza precisa.
Da alcuni render è possibile vedere addirittura porzioni sospese di pista, con elevazioni create ad hoc tramite supporti a pilastri (come fosse un ponte) per permettere la costruzione di strutture al di sotto. Quella che viene definita “The Blade” (“La lama”, a causa della forma “a coltello” in cui si presenterà di profilo) sarà chiaramente uno dei tratti più caratteristici del tracciato, con Curva 1 posizionata proprio sopra ad una zona adibita a concerti e eventi mondani. Pannelli led posti lungo i lati del ponte renderanno il tracciato di Qiddiya ancora più scenografico, attrattivo e moderno, nonchè simile a Pista Arcobaleno di Mario Kart (da verificare l’omologazione di quest’ultima, mancanti misure di sicurezza n.d.r.).
La caratteristica peculiare del circuito di Qiddiya, destinato a ospitare il GP di Arabia Saudita dal 2028, starà però nei 108m di dislivello tra il punto più basso della pista a quello più alto. Per fare un raffronto, basti pensare che un tracciato tanto acclamato come quello di Spa-Francorchamps presenta un dislivello di 104m. Dalle immagini ad ora disponibili non è possibile apprezzare al meglio tale caratteristica, ma le 21 curve sono ben visibili e permettono di farsi un’idea riguardo lo sviluppo di un tracciato che, a detta del Managing Director del Qiddiya Investment Company Abdullah Aldawood “Sarà una vera e propria incarnazione della filosofia “power of play” di Qiddiya e posizionerà la città come la casa dell’automobilismo saudita e una delle sedi più importanti del mondo per gli sport motoristici”. Una particolare attenzione sarà fatta poi alla disposizione dei punti di osservazione degli spettatori, previsti sia su gradinate che – soprattutto – su terrazze naturali che seguono la morfologia del territorio Saudita.
I progetti, in ogni caso, non si limitano alla sola massima categoria: il GP di Arabia Saudita di F1 a Qiddiya sarà chiaramente l’evento di punta, ma come riportato dal CEO di Qiddiya Investment Company a Motorsport.com, “Stiamo realizzando il circuito in modo da poter ospitare eventi di MotoGP, WEC, campionati regionali e nazionali, fino ovviamente alla F1“.